Il ponte del Bastei

di Giulia Bianconi

Forse non tutti sanno che la figura dello schiaccianoci ha un’origine sassone. Che l’attuale direttore d’orchestra del Gewandhaus di Lispia è l’italiano Riccardo Chailly. Che a Dresda è ancora in funzione la funicolare più antica al mondo. Che l’Audi, una delle case automobilistiche più note, è nata a Zwickau. Questo e molto altro c’è da scoprire in Sassonia. La regione occidentale della Germania offre tante località ricche di cultura e arte da vedere come Dresda, Lipsia, Chemniz e Zwickau. Ma anche differenti paesaggi da esplorare. Come la Svizzera Sassone, area montuosa (continuazione della Svizzera boema della Repubblica ceca) che propone al tempo stesso ambientazioni romantiche e selvagge.

Dresda, la Capitale della Sassonia, si presenta come città culturale e artistica. C’è l’imbarazzo della scelta tra i 44 musei, i 36 edifici per il teatro e la musica e le oltre 50 gallerie d’arte. Da non perdere il Militärhistorisches Museum, museo della storia militare, riaperto nel 2011 dopo l’intervento dell’architetto Daniel Liebeskind. E neppure la Gemäldegalerie Alte Meister (la Pinacoteca degli antichi maestri) che conserva opere del periodo rinascimentale e barocco come la Madonna Sistina di Raffaello e il San Sebastiano di Antonello da Messina. Oltre al centro storico, la città offre tanti quartieri da scoprire: la Neustadt, ad esempio, dove sono raccolti quasi 150 bar, locali e ristoranti. E’ qui che si trova la latteria più bella del mondo: la Pfunds Molkerei. E’ d’obbligo un giro sulla Schwebebahn, la funicolare più antica al mondo ancora oggi funzionante.

Lipsia, la seconda città della Sassonia, conosciuta anche per le fiere, si basa su una tradizione musicale pluricentenaria: Wagner, Mendelssohn, Johann Sebastian Bach. Riccardo Chailly, uno tra i direttori d’orchestra italiani più celebri, dal 2005 è alla guida del Gewandhaus. L’orchestra sinfonica della città tedesca ha eseguito lo scorso aprile in Vaticano, in occasione dei festeggiamenti dell’85esimo compleanno del Papa, la “Lobgesang” (Inno di Lode) per solisti e coro di Felix Mendelssohn. Chi ama l’arte non potrà fare a meno di visitare a Lipsia la Spinnerei, ex cotonificio oggi sede di gallerie e botteghe, e il Museo di Belle Arti, una delle collezioni più importanti in Germania. Ma la città va ricordata anche per la sua storia. La rivoluzione pacifica del 9 ottobre 1989, che vide 70mila persone manifestare contro la Ddr, portò alla caduta del muro di Berlino. Il centro storico testimonia ancora oggi questa protesta e ciò che è stato il regime, come si può vedere visitando il museo sulla Stasi.

Terza città per popolazione, Chemniz si trova nell’area centro settentrionale della regione. Il suo simbolo è il monumento che ritrae Karl Marx che è stato realizzato dove un tempo c’era la sede regionale del Partito socialista sulla Brückenstraße. Un pannello con la frase ‘’Proletariato di tutti i paesi, unitevi!’’ tradotta in tedesco, inglese, francese e russo è stato attaccato al muro dell’edificio dietro alla statua. Da vedere ci sono anche il nuovo e vecchio municipio e la torre rossa, di origine medievale.

Come Lipsia, anche Zwickau ha una tradizione musicale molto importante. Qui trovò i suoi natali Robert Schumann, al quale è dedicato un festival che si svolge ogni anno a giugno. Ma Zwickau è conosciuta anche per il settore automobilistico. Nel 1904 August Horch fondò nella città sassone la sua prima fabbrica di vetture con marchio Horch, che pochi anni dopo si trasformò in Audi. E’ sempre a Zwickau che si producevano le macchine della Ddr, le Trabant.

A soli 30 chilometri da Dresda, c’è la Svizzera sassone. Il parco nazionale si estende oltre i 36mila ettari, seguendo il corso del fiume Elba e offrendo non solo meravigliosi paesaggi da vedere, ma anche numerosi castelli e fortezze da visitare. Tra piccoli sentieri, valli e rocce, la Svizzera sassone è il luogo ideale per chi ama la natura. Da non perdere il ponte del Bastei, dal quale si gode una vista mozzafiato sul fiume Elba. Il parco è molto apprezzato anche dagli scalatori proprio per la sua caratteristica prevalentemente montuosa.