Lucilla Pesce

Vignaioli sempre più mecenati dell’arte, la cultura del vino dà ottimi frutti: il vino italiano migliora qualitativamente e anche dal punto di vista della presentazione. Il connubio con l’arte si manifesta con esposizioni estemporanee anche nei vigneti o nelle aree di produzione, oppure con etichette disegnate da artisti. Ne è un esempio la casa vinicola siciliana Principe Ibleo, che ha fatto disegnare le etichette dei suoi vini dall’artista veneta Lucilla Pesce.

Lucilla Pesce (1980) studia Tecniche Artistiche e dello Spettacolo e si specializza in Progettazione e Produzione delle Arti Visive a Venezia, consegue poi il master Paesaggi Straordinari Arte-Architettura alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) a Milano dove vive e lavora. La sua ricerca artistica spazia dalla videoarte alla fotografia, dalla grafica all’installazione fino alla performance con una particolare attenzione alle tematiche del rapporto tra uomo cultura e natura. Partecipa a mostre e festival in Italia e all’estero e ha vinto numerosi premi soprattutto nell’ambito del video ( tra i quali: Menzione Speciale al Festival Internazionale del Videoracconto di Promozione Territoriale alla Fondazione Pistoletto 2008, Premio Regione Veneto Videoconcorso Francesco Pasinetti Venezia 2010, Miglior video a tematica ambientale Filmmakers al Chiostro 2011).

“Collaborare alla realizzazione dei disegni per le etichette dei vini Principe Ibleo e’ stata un’ esperienza molto costruttiva proprio perche’ diversa dalle altre. Ho accettato, pur non essendo specificatamente una grafica pubblicitaria di professione, intuendo che si trattava di un lavoro davvero interessante dove avrei potuto dare un corpo a delle immagini che provenivano da una tradizione e da un passato affascinante a tratti tanto lontano da divenire quasi indefinito. E’ stato contemporaneamente un lavoro di scavi profondi e voli di fantasia dove mi sono lasciata suggestionare di volta in volta dagli originali nomi dei vini, dalle loro storie e dalle piu’ libere immaginazioni.”

SOVRANO “Ispirandomi all’iconografia delle carte siciliane ho realizzato un’immagine evocativa dello sbarco di Garibaldi, quindi con un protagonista uomo, cavaliere su cavallo bianco. Ho scelto lo sfondo su pergamena per suggerire un episodio passato, una tradizione. La Sicilia crea i confini del disegno che sono gli stessi confini del territorio che offre i frutti per questo vino. Infine le tre isole in alto a sinistra sono colorate con i colori della bandiera italiana”.

PROMESSA “L’idea nasce da un disegno che avevo fatto anni fa dove i capelli di una ragazza si trasformavano in rami di un albero. Ho pensato di rivisitare quell’idea facendo in modo che i capelli mossi dal vento divenissero dei tronchi di vite dai quali spuntano grappoli d’uva. Ho scelto un immagine onirica, surreale e femminile, dolce e profonda come il vino al quale è associata”.

MEMO RE “Il paesaggio in controluce mostra evidentemente il castello che rimanda alla memoria del re che non c’è ma è evocato; il pesce in basso è un elemento che si vede in trasparenza nel mare pulito della Sicilia, mi piaceva riuscire a trasmettere il concetto di trasparenza, pulizia, incontaminato… le ragazze in festa-danza è una scena che sviluppandosi in orizzontale risulta armonica nello spazio del panorama, ricongiunge il passato visualizzato dal castello all’oggi; rappresenta la convivialità. la gioia, il piacere il tutto in un atmosfera notturna di rievocazione”.

INCANTA “Mi sono lasciata suggestionare dal suo nome realizzando una scena “incantevole” e un pò surreale in bicromia gialla e viola; il tratto non coperto completamente dai colori evoca il movimento della danza e la bicromia lo rende molto elegante e leggero”.

AMOR OSA “Dalla suggestione del nome, ho realizzato infatti una scena a pelo d’acqua dove si vede il viso di una donna galleggiare assieme a boccioli di rosa; è semplicemente una ragazza che ama le rose e il loro profumo? Anche questo disegno come tutti gli altri disegni è permeato di un atmosfera incantata, surreale e con una protagonista femminile”.

  U.B.