La primavera è arrivata, e con essa la voglia di fare la prima gita fuori porta. A Beura Cardezza, piccola località del Parco Nazionale Val Grande, sabato 20 e domenica 21 aprile torna “Pane Formaggio e Pietra”, tra gruppi medievali, antichi mestieri, attività tradizionali, gruppi folkloristici, mostre d’arte e naturalmente i sapori dell’enogastronomia locale. La manifestazione è promossa dall’Associazione I Mulini in occasione della Festa Patronale di San Giorgio con il patrocinio del Comune di Beura Cardezza, la collaborazione del Parco Nazionale Val Grande e dell’Associazione Musei d’Ossola e il supporto del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli e di numerose associazioni culturali e di volontariato.

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Beura -Pane, Formaggio e Pietra

Un vero e proprio tuffo nel passato, un’occasione per andare alla scoperta dei prodotti tipici, del folklore, dell’artigianato e delle tradizioni di questo piccolo angolo dell’alto Piemonte. La manifestazione si svolgerà nel borgo medievale, nei cortili e nelle antiche case oggi disabitate, che per l’occasione apriranno al pubblico per ospitare mostre d’arte e per svelare i cimeli in esse conservati. Un programma ricco con antichi mestieri, gruppi medievali e folkloristici, visite ai vecchi mulini, degustazioni guidate di formaggi locali, mercatini tipici, animazioni e laboratori per i bambini, escursioni guidate alla scoperta dell’antico villaggio di Bissoggio.

“Pane Formaggio e Pietra” avrà un’anteprima sabato 20 al pomeriggio: a partire dalle ore 14.30 infatti, il pubblico sarà accompagnato in un viaggio alla scoperta del borgo medievale, della storia, delle tradizioni e dei sapori della Val d’Ossola. Si partirà con una visita nel borgo, guidata dall’archeologo Paolo Lampugnani, si andrà alla scoperta dell’architettura e della natura di Beura con le fotografie di Francesca De Filippi e Costanza Rampello per poi trasferirsi nel Museo dei Latticini, l’ex latteria sociale in cui fino allo scorso secolo veniva conferito il latte, dove il maestro assaggiatore ONAF Gian Mauro Mottini terrà una guiderà una degustazione di formaggi della Val d’Ossola. L’antropologo Luca Ciurleo, poi, parlerà di tradizioni e fakelore, illustrando il caso dei biscotti ossolani, che poi saranno offerti in degustazione al pubblico.

Domenica 21 invece la grande festa che coinvolgerà tutto l’antico borgo: saranno presenti anche il Gruppo Medievale Oscella Felix, il Gruppo di Ballo popolare in libertà e la Milizia Tradizionale di Calasca, un vero battaglione a guardia d’onore, nato nel 1614. Ci saranno anche le rappresentanze dei gruppi folkloristici della Val d’Ossola, che nel pomeriggio sfileranno accompagnate dalla Milizia Storica di Calasca, lungo le vie del paese. Cuore della manifestazione “Beura si mostra”, un itinerario d’arte, cultura e tradizioni che si snoderà nelle antiche case, nei cortili e lungo le rive del torrente Ogliana. Arte, pittura, scultura, fotografie e artigianato faranno rivivere per un giorno angoli dimenticati, creando atmosfere suggestive, dove la storia si intreccerà con l’arte moderna ed eclettica. Tra i nomi degli artisti che esporranno quelli di Renzo Foglietta, Fausto Pagliano, Pilar Dominguez, Alberto Stampanoni Bassi, Ubaldo Rodari, Pia Mariani, Francesca De Filippi, Costanza Rampello, Margherita Cassani, Emanuela Oldrini, Fernanda Taddei, Pietro Giovanola, Yoshi Nagasaka, Patrizia Piodella. “Beura si mostra” è curata dall’architetto milanese Paola Soranzo, da anni trapiantata a Beura Cardezza.

Tra i tanti eventi in programma nel corso della giornata, le esibizioni del gruppo medievale Oscella Felix, con duelli e combattimenti nella piazza centrale del borgo, e poi balli popolari e medievali, rappresentazioni teatrali, antichi mestieri con il gruppo Associazione Donne del Parco Val Grande e il gruppo folkloristico di Beura Cardezza, I Stciupatell, la mostra “Il corredo della nonna” curata dall’Associazione Navasco di Cosasca e la rappresentazione teatrale in dialetto a cura del gruppo “La Clessidra”.

Alle 14 l’arrivo della Milizia di Calasca e alle 15.00 la sfilata dei Gruppi Folkloristici della Val d’Ossola. E poi alle 16.00 sarà la volta del concerto di Salvatore Ranieri, il Cantante della Solidarietà. Tanto spazio anche per i bambini, che saranno impegnati in laboratori didattici, passeggiate in groppa all’asinello e giochi, grazie alla collaborazione di Associazione Somariamente, Forum di Omegna, Associazione Cuori di Donna, Parco Nazionale Val Grande e Sportway Megastore.

“Pane formaggio e pietra” prende il nome dai prodotti tipici della zona: il pane, fatto di segale, il formaggio, sia di latte vaccino che caprino, e la pietra, la beola, che viene estratta dalle montagne circostanti. Il pane e il formaggio, ma anche i salumi, saranno i protagonisti del gusto. Nell’ampia area ristoro, infatti, sarà possibile pranzare a base di polenta, salumi, formaggi e tapelucco. Per tutto il giorno poi sarà possibile assaggiare il piatto “Pane formaggio e pietra”: una selezione di salumi e formaggi serviti su differenti tipi di pane tipico, come pane nero di segale, pane credenzin (fatto con noci e uvetta) e pane bianco, e anche i “frigait”, la polenta in briciole da accompagnare con latte o panna. Assolutamente da non perdere i “Beurit”, i biscotti tipici di Beura Cardezza, a base di farina di mais.

Sul sito www.imulinidibeura.com sono disponibili i pacchetti turistici per trascorrere, a partire da 93 €uro a persona, due giorni in Val d’Ossola, partecipare a “Pane Formaggio e Pietra”, pranzare e cenare a base di prodotti tipici, pernottare in bed and breakfast di charme

In occasione di Pane Formaggio e Pietra l’Associazione I Mulini proseguirà la raccolta fondi a favore della Fondazione Comunitaria Vco e i proventi della manifestazione saranno destinati a questo scopo.

Per maggiore informazioni:
www.imulinidibeura.com – info@imulinidibeura.com – 366/7480819

parco Nazionale della Val Grande - S. Bernardino
parco Nazionale della Val Grande – S. Bernardino

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Beura Si Mostra
Un progetto espositivo a cura di Paola Soranzo

Il progetto “Beura si Mostra” nasce dall’idea di utilizzare il borgo antico medioevale del paese come scenario espositivo di ricerche espressive di artisti contemporanei.
Il percorso della mostra, attraverso sentieri, rampe e scale in pietra, si snoda su vari livelli tra le antiche abitazioni, in parte disabitate, e i ricoveri degli animali, fino a scendere ai mulini sul torrente Ogliana.

Elemento unificante è la pietra, estratta in loco, lavorata e utilizzata per secoli nella costruzione delle case e nell’architettura del paesaggio, per i recinti delle proprietà e per i sostegni dei pergolati. Allo stato naturale di roccia, la pietra crea scenografie a picco, rispecchiate nelle “lame” del torrente.

In questo luogo, carico di energia e di memoria, si confrontano e dialogano le più svariate espressioni artistiche: fotografia, pittura, scultura, videoinstallazioni, poesia, ceramica, artigianato, collages, design.
Sono presenti artisti legati al territorio dell’Ossola e del Verbano e artisti di Milano o trapiantati a Milano, arrivati da mondi anche molto lontani: il confronto tra culture e ambienti di vita differenti è un segno caratterizzante la mostra. Coesistono linguaggi legati alla tradizione e lavori di ricerca contemporanea, artisti figurativi e astratti. Ma l’elemento comune che si legge nel percorso attraverso il borgo di Beura è la ricerca che ogni artista persegue nel proprio ambito.

Un progetto espositivo a cura di Paola Soranzo

Il progetto “Beura si Mostra” nasce dall’idea di utilizzare il borgo antico medioevale del paese come scenario espositivo di ricerche espressive di artisti contemporanei.
Il percorso della mostra, attraverso sentieri, rampe e scale in pietra, si snoda su vari livelli tra le antiche abitazioni, in parte disabitate, e i ricoveri degli animali, fino a scendere ai mulini sul torrente Ogliana.

Elemento unificante è la pietra, estratta in loco, lavorata e utilizzata per secoli nella costruzione delle case e nell’architettura del paesaggio, per i recinti delle proprietà e per i sostegni dei pergolati. Allo stato naturale di roccia, la pietra crea scenografie a picco, rispecchiate nelle “lame” del torrente.

In questo luogo, carico di energia e di memoria, si confrontano e dialogano le più svariate espressioni artistiche: fotografia, pittura, scultura, videoinstallazioni, poesia, ceramica, artigianato, collages, design.
Sono presenti artisti legati al territorio dell’Ossola e del Verbano e artisti di Milano o trapiantati a Milano, arrivati da mondi anche molto lontani: il confronto tra culture e ambienti di vita differenti è un segno caratterizzante la mostra. Coesistono linguaggi legati alla tradizione e lavori di ricerca contemporanea, artisti figurativi e astratti. Ma l’elemento comune che si legge nel percorso attraverso il borgo di Beura è la ricerca che ogni artista persegue nel proprio ambito.