È al Teatro Astra di Torino che il festival Interplay inaugura mercoledì 21 maggio con due coreografi di punta della scena contemporanea.

Il giovane israeliano ROY ASSAF, formatosi negli Stati Uniti, ha lavorato come assistente a Emanuel Gat, vincendo con il suo primo lavoro We Came for the Wings, Stayed Because We Couldn’t Fly (2005) il premio della giuria e il premio del pubblico al concorso Shades in Dance di Tel Aviv. La sua nuova creazione The Hill vince invece ilprimo premio al prestigioso 27°concorso internazionale per coreografi Ballett Gesellschaft di Hannover. Il lavoro trae spunto da una canzone ebraica, Givat Hatahmoshetche, che parla della “Ammunition Hill”, campo di battaglia durante la Guerra dei Sei Giorni. Con musiche originali di Shlomi Biton, The Hill vede in scena tre danzatori: Igal Furman, Avshalom Latucha e Roy Assaf.
E ancora il folklore israeliano e quello spagnolo, la danza contemporanea e il balletto, linfa vitale del lavoro di SHARON FRIDMAN, uno dei nomi di maggiore risalto della danza israeliana, residente da anni in Spagna e vincitore di diversi premi quali il Certamen Coreografico de Madrid, il Certamen Coreografico di Hannover, l’Alicia Alonso CIC (2012), il premio per la migliore proposta di danza contemporanea all’International Dance and Theatre Fair of Huesca (2011) e il primo premio al Choreography Contest Burgos, New York (2011). La sua nuova creazione, selezionata per Interplay/14 in anteprima nazionaleCaida Libre / Free Fall, vede sul palcoscenico 6 interpreti e 15 performer ed esplora una delle caratteristiche essenziali della natura umana: la sopravvivenza.
MERCOLEDÌ 21 MAGGIO
TEATRO ASTRA

ORE 20.00
THE HILL 
Di Roy Assaf (IL)
Interpreti Igal Furman, Avshalom Latucha, Roy Assaf
Scelte musicali Roy Assaf
Costumi Roy Assaf
Musiche originali Shlomi Biton
Disegno luci Dani Fishof/ Omer Sheizaf
Direttore delle prove Malanie Berson
Consulenza Artistica Ronit Ziv

La sua nuova creazione, The Hill, trae spunto da una canzone ebraica, Givat Hatahmoshetche, che parla della “Ammunition Hill”, campo di battaglia durante la Guerra dei sei giorni. Con musiche originali di Shlomi Biton, The Israeli  Army March (eseguite dalla banda dell’esercito israeliano guidata da Yitzhak Graziani), YoramTaharlev, Bee  Gees e i costumi di Roy Assaf, The Hill vede in scena tre danzatori (Igal Furman, Shlomi Biton e Roy Assaf) che  rappresenteranno l’assurdità e l’essenza dell’occupazione. La loro danza, in un movimento circolare costante, dimostra  un loop di assurdità, un ciclo di paura e virilità, evocando risate, terrore e lacrime. Durante le celebrazioni della battaglia sono meccanici, un circolo festoso di cameratismo eseguito con una coordinazione perfetta e inquietante. La sua nuova creazione The Hill ha vinto il primo premio al 27° concorso internazionale per coreografi Ballett Gesellschaft di 
Hannover. 
Roy Assaf, nato nel 1982 in una comunità contadina nel sud di Israele, all’età di sedici anni entra a far parte di un corpo di ballo, guidato e formato da Regba Gilboa. Nel 2003 incontra Emanuel Gat. I due iniziano da subito a lavorare a stretto contatto e, un paio di mesi più tardi, Assaf fa il suo debutto sulle scene internazionali seguendo Gat nel Tour negli USA.
Nel 2004, Assaf balla insieme a Emanuel Gat in due première: Winter Voyage e The Rite of Spring. I due lavori vengono replicati in oltre 300 appuntamenti in giro per il mondo. Nel 2005, Assaf crea il suo primo lavoro sotto forma di un duo, We Came for the Wings, Stayed Because We Couldn’t Fly. Partecipa insieme al suo maestro Regba Gilboa al Shades in Dance, concorso ospitato dal Suzanne Dellal Center per la Danza di Tel Aviv, Israele. La loro performance vince il premio della giuria e il premio del pubblico. Nel 2006, Assaf lavora come assistente coreografo a fianco Gat, creando K626 – un lavoro con otto ballerini sulla base del Requiem di Mozart, in anteprima al Festival de Marseille. Nel 2009, è stato assistente di Gat nella creazione di Hark, spettacolo per l’Opera di Parigi. Dal 2010 è diventato artista associato della compagnia NND, che opera a Groningen, Paesi Bassi. Nel 2011 ha creato il duo Six Years Later per il Curtain Up Festival.
Il lavoro è stato presentato all’Israel Festival a Gerusalemme e gli è stato assegnato il primo premio coreografia al V International Choreography Competition di Copenhagen. Assaf creerà una nuova coreografia per Staatstheater Tanz Braunschweig, stagione 2014/2015. Oltre al lavoro coreografico, insegna danza in tutto il paese presso: Haifa Dance Training Center, Naomi Perlov and Ophir Dagan’s workshops, Bikurey HaEtim (Tel Aviv), Vertigo Dance Program (Gerusalemme), Kadima-Tzoran Community Dance Center, Extra Curricular Dance Major (Tel Aviv), Regional Council of Asher.

ORE 20.30 >> Time Break in partenership con Tramezzino.it

ORE 21.00
CAìDA LIBRE (CADUTA LIBERA)
Direzione artistica e coreografia Sharon Fridman (E/IL)
Assistente alla direzione Arthur Bernard-Bazin
Interpreti Pau Cólera, Jonathan Foussadier, Maite Larrañeta, Alejandro Moya, Melania Olcina, Léonore Zurflüh e 15 performer
Drammaturgia Antonio Ramirez-Stabivo
Musiche originali Luis Miguel Cobo
Set design e graphic design oficina 4play arquitectura
Disegno luci Sergio García Domínguez
Produzione Nacho Azagra Redondo
Ufficio stampa Laura Gil Diez
Coproduzione Mercat de les Flors, Theater im Pfalzbau Ludwigshafen
Con il supporto di INAEM, Comunidad de Madrid, Centro Danza Canal, Centro Comarcal de Humanidades Cardenal Gonzaga
Prima Nazionale

Caìda libre (caduta libera), il suo nuovo lavoro, presentato ad interplay/14 in anteprima nazionale, vede sul palcoscenico 6 danzatori e 15 performer ed esplora una delle caratteristiche essenziali della natura umana: la sopravvivenza. prima di un disastro, gli esseri umani si sono sempre uniti per sopravvivere, per recuperare e costruire un nuovo ordine. esiste in natura una forza primordiale, un’energia che diventa movimento ed una “velocità” che permettono di risalire dopo la caduta. la performance affronta due campi di riflessione: il contatto e la caduta. 
in occasione della prima italiana, il lavoro sarà arricchito dalla presenza di 20 danzatori del territorio locale, scelti dal coreografo tra i partecipanti al workshop organizzato da nuova officina della danza con il sostegno di fondazione piemonte dal vivo – circuito regionale dello spettacolo. il laboratorio, attraverso sessioni agili e sintetiche, ha portato i 20 performer a lavorare sui temi “paesaggi umani” e “scenografia viva”, ripercorrendo la strada del “contact” e creando composizioni di gruppi ispirati ai processi di vita vissuta. 

Sharon Fridman, giovane artista attivo a madrid e attualmente direttore del gruppo projects in movement, unisce il folklore israeliano e quello spagnolo, la danza contemporanea e il balletto. e’ interprete per prestigiose compagnie quali ido tadmor dance company di tel aviv, kibbutz contemporary dance company, vertigo dance company e per diversi progetti per il suzanne dellal center. il suo lavoro come coreografo ha avuto inizio nel 2000 con la costituzione del phrasal gruop, e le creazioni covered red (2000) e anna (2001), waiting (2003), the creation (2004), play boy (2005), carlos & me (2007), q project (2008), shakuff (2010) e al menos dos caras (2011). nel 2008 ha partecipato a dance lines ‘08, un progetto della royal opera house di londra per lo sviluppo di giovani coreografi, sotto la direzione artistica di wayne mcgregor. nel 2009 è invitato a prendere parte al choreoroam, un importante progetto di ricerca coreografica, durante il quale ha sviluppato il solo “beyond” rappresentato al dance week festival di zagabria (croazia) e a operaestate festival a bassano del grappa. tra le sue ultime partecipazioni spicca la collaborazione artistica con operaestate festival per cui ha creato “shalosh”, pièce per sei danzatori presentata al festival della città di montorso. durante la sua breve ma prolifica carriera, il giovane artista israelo-spagnolo sharon fridman ha ricevuto riconoscimenti quali l’alicia alonso cic´2012, il premio per la migliore proposta di danza contemporanea all’international dance and theatre fair of huesca 2011, il primo premio al choreography contest burgos, new york 2011.

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