In occasione dei 750 anni dalla nascita di DANTE ALIGHIERI

DANTE  MULTIMEDIALE

ROBERTO PROSSEDA
al pianoforte

musiche di Franz Liszt


projection mapping Adriano Mestichella
selezione e rielaborazione testi de LA DIVINA COMMEDIA Stefano Valanzuolo

concerto multimediale per piano e proiezioni
il personaggio di Dante Alighieri diventa REALE grazie alla mappatura tridimensionale del famoso graphic designer Adriano Mestichella

 prosseda

 Roberto Prosseda (protagonista di una recente incisione Decca dei brani di Liszt ispirati a Dante) è qui protagonista di in un “incontro al vertice” tra grande poesia e grande musica, proposto quest’anno PER LA PRIMA VOLTA NEL FORMATO MULTIMEDIALE.

In questo nuovissimo progetto, alle due tradizionali “dimensioni percettive” (la parte musicale e quella del testo recitato) si aggiunge una terza dimensione, costituita dagli effetti di REALTA’ AUMENTATA realizzati con la tecnica della projection mapping, a cura di Adriano Mestichella. Ciò renderà l’esperienza di ascolto ancor più coinvolgente, con una scenografia su più piani di profondità, calibrata sui temi danteschi e in sincronia con le musiche eseguite.

La presenza del volto parlante di Dante proiettata sul palco, che recita “in persona” alcuni estratti della Divina Commedia, arricchisce la scena, creando una singolare alternanza con le musiche di Liszt di ispirazione dantesca.

Programma

Dante Alighieri, Estratti dalla Divina Commedia, con proiezioni in scena.
Franz Liszt, Sonetto di Dante, Fantasia quasi Sonata “Après une lecture de Dante”

 “Avendo in questi ultimi tempi visitato molti paesi nuovi, luoghi diversi, molti dei quali consacrati dalla storia e dalla poesia; avendo avvertito che i vari aspetti della natura e le scene che vi si riferiscono non passavano davanti ai miei occhi come delle immagini vane, ma agitavano nella mia anima profonde emozioni; che si stabiliva tra loro e me una relazione immediata, un rapporto indefinito ma reale, una comunicazione inspiegabile ma certa, ho tentato di rendere in musica qualcuna delle mie sensazioni più forti, delle mie più vive percezioni” ( Franz Liszt)

La Fantasia quasi Sonata “après une lecture de Dante” è un affresco musicale di vaste dimensioni ispirato alla Divina Commedia e in particolare all’Inferno. Liszt riesce a rappresentare il clima cupo e sconvolgente dell’Inferno, i lamenti dei dannati, lo sguardo impaurito e sgomento di Dante. Non si tratta, però, di musica a programma. In questo caso, infatti, Liszt non ha dichiarato alcun esplicito riferimento a personaggi o episodi della Divina Commedia. Nella sezione centrale del brano, tuttavia, pare chiaramente individuabile l’episodio di Paolo e Francesca. Lo sguardo di Dio è altrettanto percepibile ed assume sempre maggiore evidenza nella parte conclusiva, in cui il tema del corale già ascoltato in precedenza ritorna con una luce prorompente, quasi a sottolineare l’onnipotenza di Dio e il suo definitivo trionfo sul Male.

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