C’era una volta un bambino, al suo risveglio voleva immediatamente disegnare e colorare i
suoi sogni per non dimenticarli più. Ogni notte erano diversi, tranne uno, ricorrente: “
Risvegliandosi al mattino si accorgeva di essere diventato uomo, tutto nella stanza era
diventato grande, il letto,la sedia, il tavolo, l’armadio, tranne i suoi vestiti, che erano rimasti
piccini. E non riusciva a capire il motivo, pensava, pensava, e piano piano si addormentava
di nuovo”. Al risveglio disegnava e colorava i suoi sogni, poi si preparava per andare a
scuola, luogo di scoperte e magie, di viaggi nel tempo e storie passate, di luoghi lontani e
lingue diverse, della natura e dei numeri infiniti…. i suoi appunti erano il blu, il rosso, il giallo,
nel suo taccuino annotava le immagini.

Un giorno i suoi genitori gli chiesero che regalo avrebbe voluto per il suo compleanno, lui li guardó con quei suoi occhi grandi e curiosi, ed esclamò: “ Vorrei un cavalletto, delle tele e dei colori, così potrò diventare un pittore e colorerò il mondo, e i miei scarabocchi diventeranno forme, immagini, poesia, e forse creerò qualcosa che dia emozioni a chi guarda”. I suoi genitori si guardarono e pensarono che forse il loro era un bambino davvero speciale. Per il suo compleanno gli regalarono quel cavalletto, quelle tele e quei colori che lui desiderava.

Il bambino dipinse dipinse e dipinse, finché un giorno capì il significato di quel sogno ricorrente: quei vestiti piccini erano l’ingenuità, la curiosità e la fantasia che ogni Artista ha dentro di sé…..e non dovrebbe mai perdere.

Umberto Pozzi

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