A dieci km dalla città di Barahona si trova “Los Chupaderos”, un piccolo villaggio che ospita l’unica miniera al mondo di Larimar (Pectolite Blu), un minerale semiprezioso originario della provincia di Barahona, nel sud-ovest dell’isola. La “pietra atlantidea”, così chiamata perché si dice che conservi le antiche conoscenze di Atlantide, è tra le più rare e apprezzate al mondo.

Dichiarato patrimonio culturale nel 2011, il Larimar si contraddistingue per i suoi colori tenui: le sue sfumature variano dalle tonalità dell’azzurro più intense a quelle più chiare, fino al verde. La pietra presenta inoltre le caratteristiche venature bianche e dei tocchi di grigio, marrone e rosso, dovuti alla presenza di ossido di rame all’interno del materiale.

La scoperta del Larimar è oggetto di numerose leggende: si narra che sia stato trovato da Padre Miguel Domingo Fuertes Loren nel 1916, ma fu successivamente dimenticato, fino a quando, negli anni settanta, Miguel Méndez e Norman Rilling, trovarono la pietra su una spiaggia ai piedi della catena montuosa di Bahoruco. Miguel decise di chiamare questa gemma Larimar unendo il nome della figlia, Larissa, e mar (mare in spagnolo), poiché i suoi colori ricordavano quelli delle acque cristalline del mar dei Caraibi.

Una volta estratto, il Larimar viene lavorato e utilizzato per creare gioielli di diverso tipo, spesso in accostamento con l’ambra della Repubblica Dominicana. Generalmente è possibile acquistare queste creazioni sia nei negozi di artigianato locale che nei musei, in particolare al Museo del Larimar di Santo Domingo, interamente dedicato a questo tesoro dominicano. Inoltre, dalla capitale partono tour alla scoperta della miniera di Larimar nei pressi di Barahona: Explora Ecotour, ad esempio, mette a disposizione macchine 4×4 e una guida per tutto il tour, che comprende anche una sosta presso la bellissima spiaggia di San Rafael e le vicine cascate.

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