Sì proprio così, un turismo esperienziale e sostenibile soggiornando in luoghi “da sogno” affittando nella maggior parte dei casi l’intera proprietà, è la proposta vincente della partnership tra Landmark Italia e FAI (Fondo Ambiente Italiano): prenotazioni on-line in luoghi d’interesse culturale, storico, artistico, architettonico e paesaggistico, in dimore altrimenti inaccessibili, o in altri casi visibili solo come visite guidate. I soggiorni vanno da un minimo di tre giorni ad un massimo di tre settimane ed i prezzi sono veramente interessanti. Esperienza unica nel suo genere e replicabile grazie all’ampia scelta d’edifici disponibili sia per le vacanze sia in altri casi per eventi del FAI a cui partecipare.

Due sono le proprietà del FAI affidate a Landmark Italia per la gestione turistica:
• dal 2013 le mansarde del vigneto e del frutteto, poste sopra il piano nobile di Villa dei Vescovi a Luvigliano, fraz. di Torreglia, Padova;
• dal 2016 la gestione di “Casa de Mar” presso l’Abbazia di San Fruttuoso, a San Fruttuoso, fraz. Camogli, Genova.

In Italia ci sono altre tre dimore di privati gestite da Landmark:
• Villa Saraceno ad Agugliaro in provincia di Vicenza, opera di Andrea Palladio;
• Casa Guidi a Firenze, residenza fiorentina dei poeti inglesi.
• L’ex convento di Sant’Antonio a Tivoli, Roma, costruito sulle rovine di una villa romana, pare di Orazio.

Affittando l’intera dimora, vi sentirete a casa vostra, potrete vivere tutti gli spazi interni ed esterni, quindi utilizzare la cucina accessoriata di tutto, le terrazze ed i giardini. A disposizione degli ospiti è sempre presente una piccola biblioteca con volumi che illustrano le caratteristiche storico-architettoniche e il contesto paesaggistico del luogo, nonché le cartine dei percorsi circostanti di trekking e bici. Non a caso televisore e wi-fi non sono presenti, in quanto si vuole proporre un soggiorno “nella storia”.
Un’atmosfera resa unica grazie all’attenzione nelle operazioni di recupero architettonico e degli arredi che rispettano le caratteristiche storiche originali degli edifici.
Prenotando on-line sul sito: https://www.landmarktrust.org.uk/italia/ come ospite delle foresterie del Fondo Ambiente Italiano si riceverà automaticamente in regalo la tessera del FAI, pur rimanendo libera opzione diventare “un vero landmarker amico” o sostenitore della Fondazione Landmark Trust. Entrambe le tessere portano vantaggi e sconti interessanti.

Villa dei Vescovi, è la dimora padovana d’inizio cinquecento ispirata alla villa patrizio-romana che anticipa l’estetica palladiana. La grandiosa opera architettonica è stata ideata per la residenza estiva del vescovo di Padova Francesco Pisani. Il progetto fu affidato all’architetto veronese Gian Maria Falconetto edificata tra il 1535 e il 1542. La vocazione originaria della villa era essere un luogo capace d’ispirare ed elevare lo spirito, destinata ad accogliere letterati, artisti del circolo di intellettuali radunato a Padova.
La villa subì successivi interventi di Giulio Romano nel raffinato esperimento della cultura umanistica in cui architettura e natura si fondono negli spazi delle logge e terrazze per realizzare il benessere dell’uomo. L’invito è a vivere arte e paesaggio negli ampi spazi interni ed esterni, fuori dalla routine cittadina e più vicini alla natura per assaporarne i benefici della rasserenante atmosfera.

Gli affreschi del pittore fiammingo Lambert Sustris ne arricchiscono le ampie stanze.
Immaginiamo di alloggiare nelle Mansarde del Frutteto e del Vigneto, di essere comodamente seduti sul divano in terrazza al calar della sera. Gli ultimi raggi del sole ambrato riscaldano ancora le colonne ed il colore rosato accentua il ricordo della storia che appartiene a questo luogo. Giungono i profumi portati dalla fresca brezza collinare. Vivere la location con familiari ed amici, ritornando ai valori di condivisione di spazi più ampi nel lento scorrere del tempo, grazie anche al grande giardino fruibile ed ai libri e mappe disponibili. Tutto contribuisce ad un maggiore relax, alle conversazioni, alla quiete e perché no… ad una cena consumata nella grande terrazza. L’arredo è curato nei minimi dettagli, sempre coerente con le caratteristiche storiche della dimora, i mobili sono tradizionali, dipinti ed incisioni appesi alle pareti. Piccole accortezze per rendere gli ambienti ancora più familiari a chi viaggia sulla “scia degli itinerari Lendamark”, sono gli elementi d’arredo come copriletti, saponette, piatti e bicchieri uguali in ogni residenza. Un vassoio di benvenuto con il set da tè, caffé ed un litro di latte in frigo, attende l’ospite al suo arrivo.

La formula proposta da Landmark è di self-catering, la cucina è attrezzata nel dettaglio e rende possibile la consumazione di pranzi e cene come a casa propria. La villa si presta anche per la realizzazione di eventi privati, cene aziendali, conventions e corsi di formazione. Qui a Villa dei Vescovi possiamo anche usufruire dell’accogliente Bistrò per colazioni, brunch e dolci delizie. Un salone accanto alla caffetteria è tutto dedicato ai bimbi.

La Villa può essere considerata come il fulcro che permette di vivere qualche giorno il territorio nella sua varietà tra: degustazioni vini, passeggiate, itinerari naturalistici ed enogastronomici e l’anello ciclabile (è attivo un servizio di guide specializzate). A meno di dieci chilometri si trova uno dei più importanti complessi termali d’Italia: Abano e Montegrotto Terme. Tra storia ed architettura si può visitare: l’Abbazia di Praglia, il Castello del Catajo, Villa Barbarigo, ed ancora i siti UNESCO dell’Orto Botanico di Padova e delle vicine ville palladiane della provincia vicentina.
L’altra proprietà del FAI gestita da Landmark è ubicata in un sito irraggiungibile con l’auto, ci si può arrivare solo a piedi o in battello, è l’Abbazia di San Fruttuoso, “Casa de Mar”, in provincia di Genova, nella splendida costa ligure. Luogo immerso nella natura silenziosa e lussureggiante, location romantica dove poter soggiornare con tutta la famiglia.
https://www.landmarktrust.org.uk/Properties-list/Casa-de-mar-italia/our-landmarks/

La filosofia di Landmark Trust è quella di mantenere in stato di buona conservazione e di restituire nuova vita agli edifici d’importanza storico-culturale che giacciono dimenticati o in rovina per renderli fruibili come luoghi di soggiorno. È quindi fonte di risorse per il loro mantenimento, garantendone così la sopravvivenza per le generazioni future e per i nuovi recuperi.
Landmark Trust, fondazione britannica no-profit nata nel 1965, possiede quasi 200 proprietà tra castelli, fortezze, torri, residenze di campagna, ville ed altro ancora. La maggior parte delle dimore sono in Gran Bretagna, altre si trovano in USA, Francia, Belgio e dal 2013 anche in Italia. Nel 2017 ha avuto più di 68 mila ospiti nelle dimore che gestisce.
Il FAI ( https://www.fondoambiente.it/luoghi/beni-fai ), fondazione senza scopo di lucro, opera grazie al sostegno di privati, aziende ed istituzioni illuminate per tutelare e conservare il patrimonio d’arte, natura e paesaggio italiano. Fin dalla sua fondazione nel 1975, si è ispirato al National Trusts inglese ed è affiliato all’INTO (International National Trusts Organization). Il FAI contribuisce alla protezione del paesaggio per quasi 7 milioni di mq, con i suoi 172mila iscritti, ed ha salvato 61 beni in Italia, di cui 30 ora sono aperti al pubblico, ha sensibilizzato due milioni di studenti alla tutela del paesaggio e molte altre iniziative… E’ possibile affittare sale per eventi, cene aziendali, partecipare alle iniziative artistiche, sportive e culturali in luoghi di bellezza straordinaria.

È nel 2013 che Giulia Maria Crespi inizia a collaborare con il FAI, portando il modello britannico nel nostro paese: Landmark Italia.
Ottima sinergia tra due organizzazioni in quanto, il FAI si occupa del recupero e conservazione degli edifici, mentre la grande esperienza di Landmark Trust ne gestisce le prenotazioni, organizzando tutto ciò che serve per un’ospitalità di qualità.
Obiettivo 2019: diffondere questa modalità di soggiorni storici tra il pubblico italiano (in quanto gli stranieri sono già frequentatori assidui delle dimore) e far conoscere il FAI all’estero. Come farsi sfuggire dunque l’occasione di soggiornare nella grande bellezza italiana come landmarkers? (Altierra)

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