Da duemila anni la Terra Santa catalizza l’attenzione del mondo intero. Questo volume è il quarto della collana interamente dedicata a Gerusalemme. Dopo il “Viaggio in Terra Santa, 1906. Il diario di un giornalista diventato Papa, volume di Angelo Roncalli (Papa Giovanni XXIII), e “Diario di una mistica nella Terra del Signore” di Maria Teresa Carloni, pubblicati nel 2016, e dopo la ripubblicazione, nel 2017, del volume di Mark Twain “Viaggio in Palestina. Un americano di frontiera in Terra Santa”, le Edizioni Terra Santa pubblicano il volume di Francois René, visconte di Chateaubriand (1768-1848), una delle figure di spicco del Romanticismo francese. Un libro prezioso che siamo lieti di presentare ai nostri lettori, cosi come preziosa è stata la scelta operata dalla casa editrice per riattivare l’attenzione dei lettori su un testo che tanto merita.

Perché questa pubblicazione oggi? Lo spiega l’editore: «per restituire un’opera che ha molto da dire in sé, come documento e testimonianza di un grande scrittore, della sua epoca e di una terra unica, a noi estremamente cara». Un testo, quello riproposto oggi nella traduzione dal francese di Francesca Cosi e Alessandra Repossi, che racconta le emozioni dell’autore, come descrive egli stesso nella prefazione alla prima edizione del 1811: «Se dicessi che questo Itinerario non era destinato alla pubblicazione, che lo offro ai lettori a malincuore e quasi mio malgrado, direi la verità, e probabilmente nessuno mi crederebbe. Non ho fatto questo viaggio per raccontarlo; il mio intento era un altro; questo intento, l’ho raggiunto con “I martiri”. Sono andato alla ricerca di immagini; tutto qui».

Nel luglio 1806 Chateaubriand partì da Parigi per un lungo viaggio alle radici dell’Antichità, con l’intento di raccogliere «immagini» di un mondo che poi avrebbe raccontato nella sua epopea I martiri (1809). Da Parigi, Chateaubriand raggiunse la Terra Santa passando per l’Italia, la Grecia, la Turchia, e rientrando poi attraverso l’Egitto. In questa edizione sono presentate solo le parti dedicate alla Terra Santa, vero e proprio «cuore» del viaggio. Raggiungeremo perciò l’Autore a Giaffa, sulla costa del Mediterraneo, saremo suoi compagni di carovana attraverso la Giudea e arriveremo quindi a Gerusalemme, per visitare ogni angolo di una città così diversa eppure così simile ad oggi. Un classico della letteratura di viaggio che ha ancora molto da dire, come documento storico e testimonianza di un grande scrittore, della sua epoca e di una terra unica.

La visita di luoghi celebri, legati alla Classicità e alla fede cristiana e quasi «mitici» per l’epoca, non poté che suscitare in lui profonde riflessioni. Da qui l’idea di metterle per iscritto in un’opera che vide la luce, con il titolo di Itinerario da Parigi a Gerusalemme (1811), dopo un profondo intervento di rielaborazione del Diario aggiornato in loco. Chateaubriand, infatti, è decisamente uno scrittore di inizio Ottocento: il lettore contemporaneo sovente non potrà che “scontrarsi” con la sua ricca prosa, fatta di lunghe descrizioni, digressioni, citazioni, elenchi di opere a stampa, riflessioni… Una prosa in cui l’«azione» non ha il ruolo cui siamo abituati oggi. Si tratta di uno stile, però, che nell’ottica della testimonianza storica rivela tutta la sua utilità.

Nelle opere di Chateaubriand ritroviamo spesso gli elementi ritenuti caratteristici del movimento romantico, quali l’insistenza sull’io e i sentimenti, la natura, il gusto per l’esotismo e l’antichità. La sua produzione letteraria comprende generi diversi: opere apologetiche (Atala, Genio del cristianesimo, I martiri), narrativa (tra cui il romanzo René), autobiografie (Memorie d’oltretomba), resoconti di viaggio (su tutti, il celebre Itinerario da Parigi a Gerusalemme) e saggi. Così, nella lunga descrizione della basilica del Santo Sepolcro, ad esempio, troviamo una fonte oltremodo preziosa per capire come si presentava la chiesa prima del devastante incendio del 1808, a seguito del quale fu pesantemente «restaurata» dai greco-ortodossi nelle forme attuali (perdendo parte del retaggio crociato). Analogamente riceviamo conferma dell’importante servizio svolto dai francescani nella regione: il letterato, loro ospite a Gerusalemme, non risparmia lodi ai frati, visti quasi ultimi difensori della Cristianità, «schiacciati» tra potenze avverse più grandi, spesso soli e «dimenticati» dagli europei.

Viaggio a Gerusalemme
Edizioni Terra Santa, Milano 2018
PAGINE: 288
COSTO: 16,00 €

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