Merano, 27 maggio 2019 – Ai Giardini di Castel Trauttmansdorff l’acqua è un elemento sempre presente che contribuisce a rendere i Giardini di Sissi un luogo accoglienteriposantericco di vita rigenerante. I numerosi corsi d’acqua, le cascate e i cinque stagni, fra cui spicca il grande Laghetto delle Ninfee che rappresenta il cuore dell’area dei Giardini Acquatici e Terrazzati, trasmettono al visitatore una sensazione di freschezza e di quiete naturale. L’acqua, infatti, è l’elemento che più ci ricongiunge al momento della nascita, alla pace e sicurezza all’interno della placenta con il liquido amniotico; è simbolo di vita che inizia e che continua, perché senza acqua non è possibile la sopravvivenza.

La maggior parte degli specchi d’acqua presenti nel Giardino di Sissi sono “fruibili” dai visitatori, che, nelle giornate di intensa calura, possono rinfrescarsi e massaggiarsi i piedi camminando nel fondo del ruscello con cascata del Giardino Giapponese fatto di sassi o raggiungere i tre padiglioni-isola nel Giardino degli Innamorati.
A Trauttmansdorff ci sono anche piante che possono immagazzinare acqua. Nell’area delle piante semidesertiche si stagliano cactus e altre succulente che superano l’altezza di un uomo. Le piante succulente sono delle vere e proprie artiste della sopravvivenza: possono resistere a lunghi periodi di siccità in regioni desertiche o semidesertiche e ad escursioni termiche tra il giorno e la notte fino a 40 °C. L’imponente corpo dei cactus a colonna può immagazzinare fino a 3000 litri d’acqua.
 
Per i bambini il divertimento con l’acqua è assicurato nell’area dei Paesaggi dell’Alto Adige in cui si trova il gioco “La campanella della Roggia”, un sistema di dighe azionato da una ruota idraulica che consente di indirizzare il corso d‘acqua verso due diversi canali, fino a quando la campanella inizia a suonare: un vero passatempo sia per piccoli che per grandi. 
Anche nel Bosco di Bambù con oltre 50 specie di varietà di bambù provenienti da Asia, America e Africa, c’è un gioco d’acqua molto affascinante, gli “shishi odoshi” (shishi: acqua e odoshi: martello), che in Giappone con la loro ingegnosa tecnica basculante, sono usati da secoli per spaventare gli aironi. Oggi questi giochi d’acqua, detti anche “bilance idrostatiche”, simboleggiano il trascorrere del tempo. Regolare il flusso dell’acqua per variare il basculare dei pezzi di bambù diventa un’attrazione quasi ipnotica.
Ecco perché i Giardini di Castel Trauttmansdorff possono definirsi multisensoriali, perché le esperienze che si vivono al loro interno coinvolgono tutti i sensi.
corsi d’acqua dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, lunghi in totale 700 metri e gli stagni (circa 15.000 metri cubi) sono collegati tra loro in un circuito acquatico chiuso, alimentato da tre sistemi di pompaggio, mentre l’acqua necessaria per l’irri­gazione in superficie e a goccia viene pompata da un pozzo profondo.
 
All’interno dei Giardini, infine, sono presenti innumerevoli fontanelle presso cui i visitatori possono rifornirsi di acqua potabile sempre fresca e di alta qualità, così come nei bagni e presso le apposite colonnine.
 
Per ulteriori informazioni: www.trauttmansdorff.it.

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