Merano, 2 luglio 2019 – Il supporto delle guide nell’esplorazione dei Giardini di Castel Trauttmansdorff rende la visita infinitamente più interessante, ricca di spunti e curiosità che resterebbero altrimenti non svelati. 

Le guide dei Giardini di Sissi, infatti, accompagnano gli ospiti in una vera e propria avventura, alla scoperta di paesaggi botanici tipici di paesi lontani, di piante dal comportamento inconsueto, di fiori dai colori inimmaginabili e dai profumi che fanno ricordare sostanze assolutamente non riconducibili alla botanica.  
 
Con la loro competenza ed esperienza le guide stimolano continuamente la curiosità dei visitatori e soprattutto li mettono nella piacevolissima condizione di imparare divertendosi.
 
Chiara Biancardi lavora come guida ai Giardini di Castel Trauttmansdorff da quasi cinque anni, dopo avere a lungo insegnato Scienze naturali presso il liceo classico Carducci di Bolzano. Quando ha visitato il giardino botanico meranese per la prima volta se ne è immediatamente innamorata, colpita non solo dalla bellezza così particolare e sorprendente del luogo, ma anche dalle persone che aveva visto all’opera mentre svolgevano il loro lavoro. “Ho visto persone sorridenti, i giardinieri – racconta Chiara – e poi le guide con i loro visitatori al seguito… mi sembravano tutti così divertiti! Mi è venuta subito la voglia di entrare a far parte di questa piccola comunità di persone che lavorano in un posto così bello!”.
Quando Chiara è andata in pensione, ha iniziato a collaborare con i Giardini occupandosi soprattutto di scolaresche di tutte le età, dalle scuole primarie fino alle superiori. “Lavorare con i bambini è particolarmente bello – dice Chiara – e per me è stata una cosa nuova, dal momento che ho sempre lavorato con ragazzi più grandi. I bambini sono freschi, pieni di curiosità e di entusiasmo. Sono instancabili e vogliono vedere e toccare tutto. E’ proprio quella l’età in cui è importante favorire il contatto con la natura; i bambini sono molto ricettivi e disposti a collaborare attivamente”.
 
Diversi sono i laboratori didattici proposti dai Giardini di Sissi“Piante utili tropicali: cacao, vaniglia & Co.”, ad esempio, si svolge tra la serra, il giardino e il laboratorio per la parte pratica. E’ un’esperienza che porta a conoscere da vicino e in modo giocoso diverse piante esotiche ed i loro utilizzi tradizionali; “Piante fossili viventi” è un’esperienza emozionante nel lontano passato del mondo vegetale; “Tutti frutti: bacche, noci e molto altro” in cui i frutti autunnali dei Giardini rappresentano lo spunto per capire a cosa serve l’invenzione del frutto e quali sono le strategie per la dispersione dei semi.
L’esperienza più nuova e particolare è quella legata alla mostra temporanea di questa stagione: “Piante Killer: le carnivore verdi”. E’ una sorta di tour tra le sale della mostra e la serra tropicale alla scoperta dei trucchi e degli stratagemmi sbalorditivi di queste piante per procurarsi il cibo: dalle trappole adesive o quelle a caduta ai complessi meccanismi “a scatto” o ad aspirazione. “E’ un laboratorio che funziona molto bene – commenta la guida Chiara -, è divertente e coinvolgente, grazie anche ai giochi di simulazione e ai piccoli esperimenti di laboratorio”.
 
Il laboratorio preferito di Chiara invece è “Amore in fiore”, “…perché è quello in cui più ti avvicini al fiore e al suo significato botanico e alle incredibili strategie di impollinazione. Insieme osserviamo fiori e infiorescenze diverse, soffermandoci in particolare sulle parti riproduttive che esaminiamo anche al microscopio. Alla fine rispondiamo insieme ad un questionario sulle attività e le osservazioni svolte. E’ un’esperienza didattica che offre molti e importanti spunti di approfondimento, soprattutto legati alle problematiche relative agli insetti impollinatori”.

COMMENTA