La scommessa è stata ampiamente vinta, tanto che Isola Bella Gioielli, a soli sei anni dal suo primo lancio sul mercato nazionale gode di un forte posizionamento interno e si accinge a conquistare anche il mercato europeo, presentandosi come ambasciatrice di un made in sicily virtuoso.

Nel 2013 fondate il brand made in Sicily, Isola Bella Gioielli. Com’è nata l’idea di raccontare il Mediterraneo e la Sicilia attraverso delle collezioni di gioielli?

Isola Bella Gioielli è nata da una reciproca stima professionale e personale e dalla comune voglia di lanciare una sfida: far indossare il Mediterraneo, creando dei gioielli artigianali in grado di raccontare visivamente il meraviglioso panorama naturale e storico-culturale siciliano.

Isola Bella Gioielli, ha sede a Catania. Quali sono i punti di forza di fare impresa in Sicilia e quali i punti deboli?

Tra i punti di forza vi è proprio l’essere in Sicilia perché, nonostante le tante difficoltà dovute al territorio, alla posizione geografica e quant’altro, il luogo in cui operiamo ha rafforzato la nostra idea di portare avanti un progetto ambizioso, qual’è la creazione di gioielli artigianali che s’ispirano alla bellezza paesaggistica, naturalistica, culturale, iconografica, architettonica che è l’altro punto di forza di Isola Bella Gioielli. Chiaramente, esistono tanti punti deboli ma la nostra prossima mission è proprio quella di trasformarli nel loro contrario.

Alessio Strano, lei è l’anima commerciale dell’azienda. Qual è la sua formazione o esperienza pregressa nel settore del gioiello e come l’ha “spesa” all’interno dl progetto Isola Bella Gioielli?

Personalmente provengo e appartengo al mondo della gioielleria. Da un trentennio a questa parte, grazie all’intuito di mio padre, fondatore della società, ho potuto mettere in campo tutto il mio Know-how derivato, appunto, dalla gestione dell’attività primaria. Continuo a trasferire, quotidianamente e già da sette anni, le mie conoscenze su Isola Bella Gioielli anteponendo sempre la perseveranza e il costante aggiornamento.

Isola Bella Gioielli ha una rete commerciale presente in tutta Italia attraverso i rivenditori e l’e-shop. A quale target vi rivolgete e quali strategie commerciali on e off line avete adottato in questi anni per penetrare il mercato?

Il nostro principale target sono le donne. Dal momento in cui una donna decide di volersi sentire affascinante, elegante, esuberante, raffinata, goliardica, è presente ISOLA BELLA GIOIELLI. Esistono diverse collezioni, appunto per le diverse personalità o gusti delle nostre clienti, come la collezione GIARDINO SEGRETO, LAPILLI, BALCONI DI SICILIA, senza mai dimenticare la collezione con la quale abbiamo iniziato, cioè quella dedicata alle iconografie siciliane.

Da quest’anno, inoltre, arricchiamo le collezioni con dei gioielli dedicati anche alle bambine, che insieme alla mamma potranno indossare i loro orecchini fashion preferiti. La nostra strategia commerciale si articola in due segmenti, quello gestito da una rete di agenti regionali (attualmente siamo presenti non solo in Sicilia, ma anche in Calabria, Puglia e Lazio), e una di vendita online, attraverso il nostro e-shop. Siamo presenti, quindi, online e offline.

Giuseppe Argurio, lei invece è l’anima creativa di Isola Bella Gioielli. Ogni linea racconta il territorio e la storia della Sicilia attraverso dei riferimenti alla letteratura, all’architettura, alla cucina, alla flora e alla fauna,ecc Come nascono le vostre collezioni, rigorosamente fatte a mano? Come scegliete i soggetti delle vostre linee e come li sviluppate?

La musa ispiratrice è la nostra Isola, le sue risorse, ma anche le sue contraddizioni. Tutto nasce da queste basi, ma il passaggio fondamentale è quello del confronto, della condivisione delle idee. Io mi occupo di associare il lato estetico alla storia e alle tradizioni. Raggiunto insieme l’accordo sui temi, si passa alla fase artistica, ovvero, al disegno e poi alla scultura dei prototipi. Ogni pezzo è realizzato rigorosamente a mano e poi reso unico dalla smaltatura. Negli ultimi tempi, sarebbe innegabile, ci avvaliamo anche di nuove tecnologie, come la prototipazione 3d, che ci fornisce le basi che poi vengono poi riviste e riprese sempre al banco da abili mani artigiane.

Per il Natale 2019 avete una Capsule Christmas Collection frutto di nuove creazioni, inedite rivisitazioni e implementazioni di celebri must have del brand. Raccontateci ogni pezzo.

Il must della collezione FW2019 è sicuramente “Fuochi D’artificio”, un’idea che nasce dalla tradizione dei colori della festa, interpretata con l’esplosione della gioia che donano le feste Natalizie. Altra proposta totalmente innovativa sono i bracciali rigidi con i simboli Solari che fanno parte della grafica del nostro Brand sin dalla sua nascita.  Anche qui, tradizione e rispetto dell’estetica delle radici siciliane richiamano i decori del carretto, icona della nostra storia. In ultimo, ma non per questo meno importanti, i bracciali cordino con i vasi antropomorfi che completano la linea Mori, Re e Regina e la proposta di nuove e esaltanti colorazioni per i rosoni “Balconi di Sicilia”.

Sempre per il Natale 2019 avete lanciato i “gioielli di gusto”, ovvero, avete disegnato e firmato le scatole e la tovaglietta americana (idea regalo presente all’interno dei panettoni al gusto cioccolato e arancia e pistacchio e limone) per Bonfissuto. Non è la prima volta che collaborate con altre realtà siciliane. Parlateci di questa nuova avventura che vi vede per la prima volta vicini al mondo del food.

Si, esattamente questa è la prima volta che lavoriamo con un’azienda del settore “food”. La realtà dei F.lli Bonfissuto ci ha subito colpito ed è per questo che abbiamo deciso di intraprendere questa partnership. L’affiancamento del nostro brand ad un’altra azienda amante della territorialità e che adopera materie prime selezionatissime è un buon punto di partenza verso uno percorso, a noi molto caro, quello rivolto alla cultura del buon cibo siciliano. Mantenendo sempre un tocco tradizionalista, speriamo, in futuro, di continuare a collaborare con questo settore.

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