Va in scena al teatro Argentina, fino al. 5 gennaio, una commedia pirandelliana scritta da Eduardo De Filippo, forse una delle più ardite per elevatezza, tanto che nel 49 la sua prima messa in scena non riscosse grandi slanci nel pubblico, abituato a commedie più semplici e meno sofisticate. Bravissimi gli attori.

Un grande omaggio a Eduardo firmato da Lluís Pasqual che porta in scena La grande magia, testo del 1948, fra i primi della lucida e cupa Cantata dei giorni dispari. Una lezione di verità strepitosa in cui la risata indulgente sui vizi e i difetti dell’umanità si trasforma in una caustica denuncia dei miserevoli comportamenti umani e delle loro conseguenze. Sul palco il «giuoco eterno» della tragedia della vita, con le sue atroci, brillanti e feroci illusioni.

Scritta nel 1948, fu rappresentata per la prima volta il 12 dicembre 1949 dalla compagnia ‘Il teatro di Eduardo con Titina De Filippo’ a Napoli, al Teatro Mercadante. Lo stesso Eduardo, all’epoca, la spiegò così: «Ho voluto dire, che la vita è un giuoco, e questo giuoco ha bisogno di essere sorretto dall’illusione, la quale a sua volta deve essere alimentata dalla fede. Ed ho voluto dire che ogni destino è legato al filo di altri destini in un giuoco eterno: un gran giuoco del quale non ci è dato di scorgere se non particolari irrilevanti».

La trama:
Durante uno spettacolo di magia, il Professor Otto Marvuglia esegue un numero con il quale fa “sparire” la moglie di Calogero Di Spelta, allo scopo di consentire alla donna di fuggire con il suo amante e facendo credere al povero marito che potrà ritrovarla solamente se aprirà, con totale fiducia nella sua fedeltà, la scatola in cui sostiene sia rinchiusa. Ma quando la donna, pentita del suo gesto ritorna sui suoi passi, il marito si rifiuta di riconoscerla, preferendo alla realtà della situazione l’illusione di una moglie fedele, custodita in quella magica e inseparabile scatola.

«È un Eduardo particolarmente vicino a Pirandello quello della Grande magia» scrive Lluís Pasqual in una sua nota. «La vita è come una finzione teatrale, ma anche come quelle scatole cinesi o quelle bamboline russe che stanno una dentro l’altra come un gioco illusionistico infinito… Chi è l’illusionista che inventa le nostre vite? E lui, da quale altro illusionista è dominato? E se volessimo vivere in un mondo di illusioni?
Se fosse meglio che vivere in una presunta realtà? Ilarità ed emozione si fondono nelle mani di questo genio del teatro napoletano che recitava per raccontare la vita sempre con un sorriso furbo sulle labbra, proprio come noi».

Personaggi e interpreti

Otto Marvuglia Nando Paone

Calogero Di Spelta Claudio Di Palma

Zaira Alessandra Borgia

Cameriere Gino De Luca

Marta Angela De Matteo

Gervasio Penna e Oreste Intrugli Gennaro Di Colandrea

Mariano e Roberto Luca Iervolino

Sig.ra Zampa e Sorella Di Spelta (O Rosa IntrugliIvana Maione

Brigadiere Francesco Procopio

Sig.ra Locascio e Matilde Antonella Romano

Arturo Recchia e Gregorio Di Speltai Luciano Saltarelli

Gennarino Giampiero Schiano


LA GRANDE MAGIA
di Eduardo De Filippo
regia, scene e costumiLluís Pasqual
con
 Nando Paone, Claudio Di Palma, Alessandra Borgia, Gino De Luca,
Angela De Matteo, Gennaro Di Colandrea, Luca Iervolino, Ivana Maione, Francesco Procopio,
Antonella Romano, Luciano Saltarelli, Giampiero Schiano
musiche dal vivo eseguite da 
Dolores Melodia, Raffaele Giglio
disegno luci
 Pasqual Merat – aiuto regia Rosario Sparno


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