Arriva nelle librerie giovedì 20 febbraio l’ultimo romanzo di Sabrina Campolongo: Il figlio, edito da Paginauno. Come nei due romanzi precedenti, Ciò che non siamo e Emma B, Campolongo gioca con i temi del talento e dell’eredità, all’interno dei sempre complessi legami famigliari.

Tommaso, il protagonista de Il figlio, è un giovane che deve fare i conti con la carriera di successo del padre e con il padre stesso. Il loro rapporto è viziato da silenzi e reticenze, retaggio di un’idea ancora molto radicata di mascolinità.

Spiega Sabrina Campolongo: «Al centro de Il figlio ci sono due grandi temi che erano già presenti nei miei romanzi precedenti: talento ed eredità. Il talento è uno dei misteri più affascinanti per me: c’è o non c’è, viene dal cielo, o da un qualche abisso. Cambia la traiettoria di una vita, non sempre è riconosciuto. Qui c’è un uomo, figlio di un grande attore, che rivendica il suo diritto a essere giudicato solo per il proprio talento, ma per primo non sa vedersi.

Ai figli d’arte riserviamo sempre diffidenza: certo, sono dei privilegiati. Oppure delle copie mal riuscite, poveretti. Uniamo a questa pressione l’illusione di conoscere l’uomo dietro il personaggio: il pubblico deve aderire per forza al privato. E allora c’è un figlio che non può dire, che fatica lui stesso a ricostruire l’uomo, suo padre. È un figlio arrabbiato, un ragazzino ammalato di risentimento nel corpo di un uomo adulto.

Ho giocato inserendo piccolissime citazioni dalla vita reale di grandi artisti, i cui figli più o meno faticosamente si sono misurati con la stessa carriera dei padri. Il requiem al funerale del padre del protagonista, per esempio, è lo stesso che ha accompagnato i funerali parigini di Marcello Mastroianni».

Fondamentali, nella storia di Tommaso, sono le figure femminili che lo circondano: ognuna di loro lo costringe a fronteggiare un lato diverso di sé e del suo passato.

Con la consueta abilità nella scrittura e nella costruzione di un oggetto narrativo perfettamente strutturato, Sabrina Campolongo torna a indagare la famiglia, gli affetti, le lacerazioni anche profonde che assillano l’animo umano.

Il figlio fa parte della collana Narrativa delle Edizioni Paginauno.

L’AUTRICE

Sabrina Campolongo è nata in provincia di Milano e vive a Monza, dove lavora come scrittrice, traduttrice e tiene corsi di traduzione letteraria e di scrittura creativa. Per le Edizioni Paginauno ha pubblicato i romanzi Ciò che non siamo (2016) e Emma B (2018).

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