Sostenibilità ambientale e inclusione sociale raccontate attraverso il linguaggio dell’arte, tra i colori e le contraddizioni della città di Napoli

È questo il tema del docufilm d’essai “Napoli Eden”, presentato ieri sera in anteprima a Milano. Un progetto artistico-cinematograficoideato dall’artista-protagonista Annalaura di Luggo, con la regia di Bruno Colella e realizzato con il supporto del CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio).

L’esclusiva anteprima milanese, presentata all’interno del palinsesto “I Talenti delle donne”si è svolta giovedì 17 settembre presso il cinema Anteo City Life. A presentare l’artista è stato Gianluca Comin e la platea ha accolto centoospiti selezionati tra cui: Nicola Nori, Federica Cesaretti, Ezio e Silvia Simonelli, Max Mandelli, Christina Montori; Riccardo Monti,  Stefano Stellini e Gennaro Galdo del CIAL, Michela Bruni Reichlin, Riccardo Gambaccini, Antonio Prezioso, Giampiero Campanelli, Giampaolo Todisco, Laura Morino, Adriano Teso, Stefania Baldan, Paolo e Maonica Grande Stevens, Sergio Colantuoni, Sandro Di Fusco e tanti altri.

Il film è ispirato alla storia reale dell’artistae racconta un’avventura che, attraverso l’esplorazione di depositi di rottami e scarti di produzione, porterà Annalaura di Luggo alla realizzazione di quattro installazioni in alluminio, posizionate in altrettanti luoghi simbolici di Napoli, con l’obiettivo di promuovere, attraverso la creatività, la tutela dell’ambiente e garantire un futuro più sostenibile. Un percorso segnato dalla partecipazione di tantissimi giovani, provenienti dai quartieri più difficili della città, coinvolti con l’intento di stimolare in loro un cambiamento di rotta, una visione nuova e ricca di opportunità.

Fil-rouge di tutto il racconto è l’alluminio, un materiale che per le caratteristiche di leggerezza, lucentezza e riciclabilità rappresenta un simbolo efficace dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare, capace di trasformarsi in molteplici manufatti e persino di diventare oggetto di moda se modellato da mani sapienti come quelle degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, i cui spettacolari abiti scultura sono stati presentati, con il coordinamento dell’artista e di Graziella Pera, nel suggestivo scenario barocco di Fideuram – de Magistris a Palazzo Nunziante a Napoli.

Il docufilm è diretto da Bruno Colella con la fotografia di Blasco Giurato, le musiche di Eugenio Bennato, il montaggio di Mirco Garrone e la consulenza internazionale di Stanley Isaacs. Ad affiancare Annalaura di Luggo compaiono in scena il curatore Francesco Gallo Mazzeo, il marito Olindo Preziosi, Nino Frassica, Patrizio Rispo, Enzo Gragnaniello, la piccola Caterina Allodi e tanti altri personaggi “veraci” dei quartieri spagnoli di Napoli che innescano empatia e strappano sorrisi agli spettatori, contribuendo a valorizzare l’immagine di una città che rinasce attraverso l’innocenza di una nuova visione di ciò che apparentemente è considerato scarto e degrado.

Napoli Eden sarà distribuito nelle sale da novembre 2020. Qualificato film d’essai, ha già riscosso vari riconoscimenti festivalieri tra cui: Impact DOCS Awards California; Hollywood Gold Awards 2020; L’Age d’Or International Arthouse Film Festival 2020; Venice Film Awards 2020. È attualmente nella selezione ufficiale dei prossimi festival: Social World Film Festival (Vico Equense); On Art Film Festival (Varsavia – Polonia); The New Fest -True Stories ( Los Angeles); The Scene Festival (Washington).

CONDIVIDI
Articolo precedenteMalta, ciak si gira
Articolo successivoMerano WineFestival 2020

COMMENTA