“Il bandinello è il figlio maschio di papà dato che io sono figlia unica. È un vino igp”, ci racconta Marta Valeriani, mentre cammina in mezzo ai suoi filari. Il nome, naturalmente, viene da palazzo Bandino. “Noi siamo l’ottava generazione. È dalla metà dell’800 che la mia famiglia è qui ed è dall’epca degli Etruschi che in questi campi si porduce vino ed olio”.

Siamo nelle verdi colline di Chianciano Terme, tra la Val d’Orcia e la Val di Chiana. Qui la famiglia Valeriani ha aperto un agriturismo con un orto Bio, un’area relax ed un ristorante.

Nell’azienda di famiglia si producono 60mila bottiglie l’anno, con le vinacce del Nobile fanno una grappa morbida, “tranquilla” la definisce Marta. Tutto ciò che viene servito a colazione agli ospiti di palazzo Bandino viene prodotto da loro (ottimo il miele millefiori).

“Chi lavora qui? Io e il mio babbo, mamma ha un altra azienda ma ci da’ comunque una mano. E poi abbiamo sei – sette persone che ci aiutano per l’agriturismo e la campagna. Non sono tantissime ma riusciamo a lavorare bene perché il lavoro si concentra in momenti diversi dell’anno”, ci spiega Marta.

Entriamo in cantina. Qui il babbo di Marta, Gabriele, ci spiega la vinificazione soffermandosi su un particolare molto interessante: il resveratrolo, un fungicida prodotto dalle viti per combattere l’infezione da muffa grigia (Botrytis cinerea). Si trova nella buccia dell’uva e migliora la salute del cervello grazie alle sue proprietà antiossidanti capaci di proteggere le cellule cerebrali dai danni dello stress ossidativo. Ed è per questo che ci sono diversi studi in corso sul vino rosso, anche per quanto riguarda l’Alzheimer e la riduzione del rischio di malattie cardiache.

Siamo arrivati tardi per la vendemmia ma giusto in tempo per la raccolta delle olive. “Stiamo per cominciare anche se mio nonno diceva che bisogna aspettare la Madonna per raccoglierle, cioè l’8 dicembre. In realtà si inizia sempre prima. Le spremiamo a freddo nel frantoio e così abbiamo grande qualità e poca resa”, ci racconta Marta.

In questo mondo totalmente autonomo al di fuori della città il pensiero va al lockdown: quasi quasi, se ricapita, veniamo qua. Ma come era qui nei mesi scorsi? “Il lockdown qui è stato un momento tranquillo. Era simile a quando nevica, era tutto molto ovattato ma non c’era la differenza che si è vista nelle città”.

Si può soggiornare a palazzo Bandino scegliendo tra quattro camere e undici appartamenti oppure si può optare per le casette autonome con giardino, se si vuole piu libertà.

Nel 2011 la famiglia ha aggiunto all’agriturismo una nuova struttura: il centro benessere Sensi Divini. “Grazie a mio papà – dice Marta – che ha 70 anni ma una mente di 20”. Un vero gioiellino a vetri con vista sul centro storico di Chianciano: piscina idromassaggio interna riscaldata, vasca salina esterna riscaldata, percorso Kneipp, sauna, hammam, doccia emozionale, area relax.

La particolarità è che qui le coppie possono prenotare tutta la spa, per un relax in totale privacy. La spa è stata concepita in modo ecologico con un sistema di riscaldamento della struttura e delle vasche attraverso il cippato. “Tutto trova il suo equilibrio dentro “Sensi Divini”: il classico ed il naturale si coniugano perfettamente con la novità e l’innovazione; siamo infatti tra le poche strutture ad offrire trattamenti naturali all’olio e al vino”.

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