Parco nazionale dello Stelvio e Val di Sole lanciano quelle virtuali

La pandemia causerà il blocco del turismo scolastico anche quest’anno. Il Parco Nazionale dello Stelvio trentino e l’Azienda per il Turismo della Val di Sole hanno quindi ideato StelvioLAB: una serie di videolezioni di didattica ambientale a distanza destinate ai ragazzi tra 11 e 15 anni con la possibilità di prenotare incontri virtuali con un team di esperti delle istituzioni culturali trentine e di partecipare a un concorso finale. I temi: acqua, boschi, fauna selvatica, turismo sostenibile

Val di Sole (Trentino), 13 novembre 2020 – Un settore economico importante, che vale 316 milioni di euro, secondo i dati di Federturismo Confindustria. Ma anche un’esperienza dall’enorme valore pedagogico, capace – se ben costruita – di far aprire bambini e ragazzi al mondo, suscitando curiosità e svelando realtà spesso ignote. Alzi la mano chi non ricorda con piacere e malinconia le gite scolastiche effettuate in Italia ed Europa. Momenti ludici ma anche straordinariamente educativi, in grado di adeguarsi ai tempi e alle esigenze di diffondere nuove sensibilità. Come quella ambientale. Tema caldissimo, visti gli effetti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici e l’esigenza di mutare rapidamente il modello di sviluppo. Non a caso, la didattica ambientale è stata oggetto di linee guida stilate dal Ministero dell’Istruzione ed è inserita nel Piano formativo di un numero sempre maggiore di scuole di ogni ordine e grado.

A mettere i bastoni tra le ruote in questo percorso di formazione alla sostenibilità e al rispetto del proprio patrimonio naturale ci ha pensato l’emergenza coronavirus che ha costretto ad annullare sia le gite programmate nella primavera scorsa sia quelle di questo nuovo anno scolastico.

Ma c’è chi non ha voluto arrendersi alla impossibilità di far incontrare studenti ed esperti dei territori che avrebbero potuto ospitarli. È il caso del Parco Nazionale dello Stelvio trentino, che, insieme all’Azienda del Turismo della Val di Sole, ha lanciato un’idea innovativa: StelvioLAB. Ovvero: una serie di “gite scolastiche virtuali” pensate per studenti delle scuole medie inferiori e dei primi due anni delle medie superiori.

Coinvolti 13mila docenti

“La didattica a distanza, fondamentale per portare avanti l’istruzione nei mesi di massima diffusione della pandemia, rappresenterà anche in futuro l’occasione per intraprendere percorsi di conoscenza attraverso nuove modalità” spiega Romano Stanchina, responsabile del settore trentino del Parco nazionale dello Stelvio. “Il Parco dello Stelvio ha pensato quindi a questo format didattico digitale che permetterà agli studenti di scoprire caratteristiche e segreti del nostro territorio, attraverso l’aiuto di scienziati e divulgatori scientifici”. Diverse le realtà culturali coinvolte: oltre agli esperti del Parco, anche quelli del MUSE (Museo delle Scienze di Trento), Federparchi e di altre istituzioni.

A oltre 13mila docenti di centinaia di scuole d’Italia verranno inviate nei prossimi giorni le lettere per presentare l’iniziativa. A loro verrà offerto, in modo gratuito, l’accesso a una piattaforma digitale nella quale troveranno un pacchetto di videolezioni. Si parte con quattro “puntate” su altrettanti temi: acqua, alberi, animali e turismo sostenibile.

“I documentari sono costruiti in modo da favorire un successivo momento di confronto tra il corpo insegnante e gli studenti” aggiunge Fabio Sacco, direttore dell’Azienda per il Turismo Val di Sole. “Inoltre, nella stessa piattaforma, docenti interessati potranno richiedere di fissare un incontro con uno degli esperti intervenuti in ciascuna puntata, per permettere un incontro diretto con i propri studenti che potranno rivolgere a lui domande o ascoltare approfondimenti sulle questioni che più hanno suscitato interesse”.

Un concorso per le “video-inchieste” degli studenti

Ma la piattaforma sarà anche una “piazza” nella quale le diverse classi che aderiranno all’iniziativa potranno pubblicare, successivamente alla visita guidata virtuale e all’incontro con l’esperto, anche i propri elaborati multimediali. Un modo per ampliare il confronto tra i diversi studenti e istituti scolastici. E anche per vincere il concorso ideato dai promotori di StelvioLab: una gita “in presenza” in Val di Sole per tutta la classe, non appena la brutta stagione dell’epidemia da Covid-19 sarà finalmente alle spalle.

“Se c’è un pericolo insito nelle limitazioni con cui gli studenti dovranno inevitabilmente convivere anche durante questo nuovo anno scolastico è di perdere il contatto con il mondo che li circonda e il dialogo con esperti dei territori” conclude Sacco. “Con questa iniziativa speriamo di ricordare a tutti che le bellezze naturali, come quelle ospitate nel Parco Nazionale dello Stelvio Trentino, sono gioielli da tutelare e sono pronte ad accogliere di nuovo i nostri ragazzi appena le condizioni lo permetteranno”.

La psicoanalista: “le gite virtuali favoriscono capacità cognitive e inconsce”

L’importanza di creare momenti di confronto con il mondo esterno e gli esperti dei territori italiani, benché virtuali a causa della condizione epidemica, è confermata dal parere degli psicologi. “Le gite virtuali sono una grande opportunità, lo sono naturalmente in tempi di isolamento o lockdown ma lo sono in termini assoluti. Innanzitutto, l’utilizzo di diversi linguaggi tipici del virtuale, le immagini, la fotografia, i video, la musica, le testimonianze dirette di coloro che parlano direttamente ai ragazzi permettono un avvicinamento a luoghi e persone anche in situazioni in cui è necessario rimanere confinati nella propria città, nella propria scuola o addirittura nella propria casa” spiega Adelia Lucattini, psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana e degli International Psychoanalytical Association.

“D’altro canto, bisogna pensare che l’inconscio funziona per immagini e libere associazioni, favorire lo sviluppo di queste capacità anche se private di alcuni aspetti sensoriali come gli odori e il tatto, favorisce comunque lo sviluppo di funzioni e abilità anche inconsce che hanno un ritorno immediato su qualità e capacità intellettuali e sul controllo emotivo. Non va però sottovalutata l’importanza della gita virtuale poiché di per sé getta proprio un seme destinato a crescere e germogliare nella mente dei ragazzi, proprio come i documentari di Jacques Cousteau, del National Geographic, della BBC, hanno fatto per la generazione precedente, spingendola ad esplorare mondi nuovi e paesi lontani, promuovendo la conoscenza e anche lo sviluppo del turismo, turismo consapevole e sostenibile di cui oggi si sente una particolare necessità”.

Le buone pratiche del Trentino al servizio della didattica ambientale

L’iniziativa di Parco dello Stelvio trentino e dell’Apt Val di Sole trova il consenso delle istituzioni: “Il Parco Nazionale dello Stelvio rappresenta un’eccellenza nella gestione sostenibile di un territorio e aiuta, con la sua azione, a diffondere buone pratiche nel rapporto uomo-natura.” dichiara Mario Tonina, assessore all’Ambiente e vicepresidente della Provincia Autonoma di Trento “L’iniziativa StelvioLAB è importante perché aiuta, attraverso la didattica a distanza, a consolidare questo approccio nella coscienza delle nuove generazioni che già stanno dimostrando sensibilità e lodevole attenzione a questi temi. StelvioLab rappresenta un esempio virtuoso di quella collaborazione tra sistema delle aree protette del Trentino e sistema della promozione turistico-territoriale nella quale crediamo fortemente e che abbiamo intensificato proprio in questi mesi, così segnati dagli effetti della pandemia, nei quali il bisogno di Natura è stato particolarmente sentito dagli italiani”. “Mentre siamo tutti doverosamente impegnati nella lotta al Covid-19, non dobbiamo perdere il contatto con le bellezze che i nostri territori possono vantare. Questo è un periodo particolarmente difficile per il turismo ma questa iniziativa permette ai ragazzi, anche a centinaia di chilometri di distanza, di scoprire le bellezze del Trentino e di ricordare quanto gli investimenti in sostenibilità, anche nell’offerta turistica e nelle attività produttive, siano lungimiranti per preservare la natura e migliorare il nostro benessere collettivo” aggiunge Roberto Failoni, assessore al Turismo della Provincia Autonoma di Trento.

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