Per gli amanti del food, ecco una chicca da non perdere. La pasta di Minori, sulla costiera amalfitana. È una storia antica: è da Minori che, nel corso del XVIII secolo, i pastai si trasferirono a Gragnano, oggi famosissima per l’industria della pasta.

Per capire bene di cosa si tratta, siamo andati da un pastaio famoso a Minori, Marco Della Pietra

Uno dei più particolari ed originari tipi di pasta, dalle origini antichissime, gli “ndunderi alla minorese”, ovviamente fatti a mano. Discendono dalle palline latine fatte dai Romani con farro e latte cagliato e vengono fatti, per tradizione, durante la festa della Santa Patrona Trofimena. Sembra che un tempo, per dimostrare l’avvenuto pasto, gli uomini di Minori seguissero indossando camicie bianche imbrattate di sugo.

Vediamo cosa ci racconta Della Pietra a proposito degli ‘ndunderi (video)

Ecco la ricetta: impastate la farina con la semola, aggiungete il sale, l’uovo, il parmigiano e la scorza di limone. Una volta ottenuta una consistenza simile a quella degli gnocchi di patate, fate dei cordoni spessi 2 cm e tagliateli a tocchetti di circa 3-4 cm. Passateli su un pettine rigato incavandoli leggermente e lasciateli su un canovaccio spolverato di semola. A questo punto, potete cuocerli in acqua bollente salata. Quando salgono a galla scolateli e conditeli come preferite.

Vediamo ora come si fanno i fusilli a mano con il ferro che si usa a Minori: quello, rotondo, degli ombrelli. Video

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