E’un Amleto moderno e antico quello messo in scena nel nuovo lavoro di Giorgio Barberio Corsetti, impegnato da decenni ad esplorare attraverso i suoi spettacoli il confine tra il teatro e le altre discipline della scena: arti visive, poesia, scrittura, musica, arti circensi, video-arte, danza.

Una produzione del Teatro di Roma in prima assoluta fino al 9 dicembre al Teatro Argentina. Architetture sonore, scatole sceniche che si compongono e scompongono portano nel 2021 l’eterna storia di Amleto. Bravissimo e convincente Fausto Cabra, raffinato nella complessità del suo modo di entrare in Amleto. L’equilibrio è in scena da tutti i punti di vista con architetture che fanno faticare non poco gli attori: scale verticali, piani inclinati, superfici complesse.


foto di scena Claudia Pajewski

Elsinore è un mondo rotante, mutevole, sdrucciolevole dove diventa difficile per tutti sopravvivere. La storia di Amleto è anche nelle scenografie: tutto scivola e sarà proprio attraverso il teatro che Amleto riuscirà a fermare i pensieri ed a fotografare davanti agli occhi di suo zio, diventato re, l’assassinio di suo padre, il vero re. Se siete stati abituati a vedere l’Amleto in costume, questo spettacolo vi sorprenderà e vi colpirà non poco.


foto di scena Claudia Pajewski

«Amleto accoglie il pubblico in teatro, il suo e nostro teatro intimo, profondo, nascosto» racconta il regista, che firma inoltre l’adattamento del testo. «È solo sulla scena, che è lo spazio della sua mente. Qui deve trovare la determinazione per continuare a vivere nel reale fatto di usurpazione e oltraggio. Come può farci entrare nei luoghi simbolici, corridoi e terrazze del palazzo di Elsinore? Come può popolarli di personaggi, creare per noi la macchina umana di desideri e pulsioni, atti mancati e violenti? Ecco che arrivano gli attori, gli amati attori, ecco che grazie a loro il teatro si mette in moto di fronte a noi. Elsinore appare nella sua terribile instancabile attività, come la fabbrica dei sogni che visitiamo ogni notte».

In scena con Fausto Cabra, Dario Caccuri, Michelangelo Dalisi, Adriano Exacoustos, Francesca Florio, Diego Giangrasso, Iacopo Nestori, Francesco Sferrazza Papa, Giovanni Prosperi, Sara Putignano, Francesco Bolo Rossini, e Mimosa Campironi, Ofelia, in scena anche come musicista, alla chitarra elettrica. Architetture sonore del maestro Massimo Sigillò Massara


foto di scena Claudia Pajewski

Giorgio Barberio Corsetti Regista autore e attore, fonda con Marco Solari e Alessandra Vanzi La Gaia Scienza nel 1976. Nel 1984 il gruppo si scioglie e nasce la Compagnia Teatrale di Giorgio Barberio Corsetti che assumerà nel 2001 la denominazione di Fattore K. Il territorio delle sue ricerche e delle sue opere in Italia e all’estero è di volta in volta definito da nuclei poetici molto diversi tra loro, ma ugualmente potenti, quali la scrittura di Kafka, Goethe, Kleist, Ovidio, Shakespeare, Pirandello, Chretien de Troyes, Labiche, la pittura rinascimentale e barocca, la drammaturgia contemporanea, Barker, Dimitriades, Lohle, il melodramma di Rossini, Verdi, Donizetti, Bellini, Guarnieri, Adams, Hoffenbach, Auber.

Nel corso della sua carriera ha diretto numerose opere liriche e progetti su scala internazionale con la sua compagnia e con altri teatri europei (tra i quali, La Fenice di Venezia, Teatro Alla Scala, Mariinsky Theatre, Théâtre du Châtelet, Opera de Lille, Odeon, Comedie Française, Theatre National de Strasbourg, Festival d’Avignon, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Massimo di Palermo, Latvian National Opera di Riga, Tokyo Festival). Nell’ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 Abitare l’Opera, ha firmato un nuovo allestimento di Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni diffuso sul territorio. Già direttore del Teatro di Roma, da marzo 2020 è consulente artistico dello Stabile Nazionale, per il quale mette al servizio la sua capacità di produrre e programmare, il suo lavoro di ricerca e sperimentazione, di direzione di attori, di messa in scena di grandi classici e di autori contemporanei insieme con la capacità di attraversamento della scena teatrale sempre in dialogo con le altre arti. Un nuovo incontro della città di Roma con il talento unico di Corsetti nell’aprire i teatri al pubblico, trovare nuovi modi di partecipazione per lo spettatore, creare dispositivi scenici che rompano l’isolamento dello spazio teatrale contaminando la realtà. Un teatro che si inscrive nel corpo della città coinvolgendone luoghi e abitanti, intessendo nel tessuto urbano parole, corpi e gesti che lo trasfigurino.

L’obiettivo è trovare inedite modalità di produzione per un teatro vivo, necessario, aperto, che interroghi il mondo, ne faccia risuonare gli enigmi nascosti, renda attiva la forza travolgente della poesia. Si iscrivono in questa traccia le produzioni per il Teatro di Roma: il format Metamorfosi cabaret ideato durante l’emergenza pandemica, La metamorfosi di Kafka e il progetto itinerante Cantiere Amleto attraverso le periferie romane con abitanti e territori in una ricerca artistica che convergerà nel debutto di Amleto (o la gioventù usurpata).

Fausto Cabra Nel 2004 è tra i selezionati al progetto MasterClass diretto da Luca Ronconi con Lev Donin e Anatolij Vassiliev, nel 2005 si diploma alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano e frequenta l’Ecole des Maîtres progetto Thierry Salmon direzione artistica Franco Quadri e lavora con Carlo Cecchi nel “Sogno di una notte di mezz’estate”. Ha lavorato con Luca Ronconi per diversi spettacoli prodotti dal Piccolo di Milano – tra cui “Le Rane” di Aristofane, “Infinities” di Barrow, “I soldati” di Lenz, è Bobby Lehman nella Lehman Trilogy di Stefano Massini – con Robert Carsen in “Madre Coraggio”, con Mario Martone è Saint-Just ne “La Morte di Danton”, poi ancora in diversi spettacoli con Claudio Longhi, è il Mercuzio di Gigi Proietti, l’arlecchino di Giorgio Sangati, lavora con Israel Horovitz, Valerio Binasco, Declan Donnellan – è il protagonista del primo lavoro del regista inglese in Italia “La Tragedia del Vendicatore” – con Giacomo Bisordi è il protagonista di “PENG” di Marius Von Maiemburg, appena andato in scena al teatro Vascello, poi ancora con Andrea Chiodi, Daniele Salvo, Loredana Scaramella, Le Belle Bandiere e molti altri. Per molti anni ha lavorato con Ricci/Forte come attore e assistente alla regia. Per il cinema ha lavorato come protagonista nei film “L’estate d’inverno” e “In Guerra” di Davide Sibaldi, con Jacopo Quadri in “La Scuola d’Estate”, con Paolo Franchi in “Dove non ho mai abitato”, con Firdoze Bulbulia per “Liberation”, con Agustina Macri per “Soledad”. Ha ricevuto i Premi Salvo Randone 2005 come miglior giovane attore neodiplomato italiano, Ernesto Calindri come miglior attore emergente 2007, Hystrio – Mariangela Melato come miglior RIVELAZIONE 2015.

Massimo Sigillò Massara Compositore, produttore artistico e musicale, fondatore, leader e arrangiatore della pluripremiata orchestra vocale SeiOttavi, docente di consapevolezza vocale, scat, vocal swing, preparazione vocale e concertazione di voci e strumentale. Come compositore scrive spettacoli musicali di respiro nazionale come “Boccadoro, the Traveller” (2005), “Corleone La Storia di Filippo Latino” (2006) e “Fantasmi a Roma – Una Favola Musicale”tratto dal celebre film di E. Scola ed E. Flaiano, recensito dallo stesso Scola su Rai2; scrive l’orchestrazione dell’opera edita da Casa Musicale Sonzogno “Mons Regalis, l’opera del Duomo” (2010) di L. Lanzara e S. Leone. Per Giorgio Barberi Corsetti scrive per la prima volta per orchestra vocale in “Streghe di Venezia” di P. Glass, in scena al teatro Massimo di Palermo (2016); nel 2017 scrive l’orchestrazione vocale ed è in scena ne “Le Rane” di Aristofane al teatro antico di Siracusa, e poi in tournée nazionale nel 2018. Scrive e conduce la realizzazione delle ambientazioni vocali e musicali del “Tiranno Edipo!” in scena a Spoleto (2018 Accademia S. D’Amico), e “I Sette Peccati Capitalisti” prologo alla “Cavalleria Rusticana” (Matera Città della Cultura 2019 – Teatro San Carlo di Napoli), conducendo un coro di circa 60 cittadini itinerante per i Sassi e una ventina di performer. Conduce e scrive le musiche per il progetto dei Teatri di Roma “Cantiere Amleto o la gioventù usurpata” realizzato a Roma nel 2020 presso il parco di Tor Tre Teste e nel 2021 a Tor Bella Monaca, progetto partecipativo aperto al territorio per l’inclusione delle zone periferiche nelle attività culturali del Teatro di Roma. Scrive e conduce le musiche per “La Metamorfosi” di Kafka sempre per la regia di G. Barberio Corsetti, in scena nel 2021 al teatro Argentina di Roma. Produttore esecutivo per la Fondazione Teatro Massimo dal 2015 al 2018. Tiene corsi e masterclass per l’Università di Palermo, di Modena, per l’Accademia Silvio D’Amico e INDA (Istituto Nazionale Dramma Antico – Siracusa).

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