Vlady, 13 anni, appassionato di cinema e di romanzi di avventura, ha occhi e mente da detective. Del resto, con la madre poliziotta e lo “zio” Lafortezza commissario… Curioso e scanzonato, gironzola spesso per le vie del centro della sua Torino, dove un giorno si imbatte nell’ombra che imporrà una svolta del tutto imprevista e mozzafiato alle sue giornate. Sotto Natale, le strade sfolgoranti di luci e le vetrine dei negozi come piccoli luna-park, una figura nebbiosa difatti si aggira seminando paura e morte. Due ragazzi dell’età di Vlady sono le prime vittime, e altre ne seguono a raffica. Il commissario Lafortezza e il suo braccio destro Vlady si rimboccano subito le maniche per dare un volto al serial killer, schivando silenzi complici, agguati, depistaggi e bastoni tra le ruote. Età di lettura: da 10 anni.

Dal Prologo: «Nella neve, su una slitta trainata da otto renne più l’immancabile Rudolph, la renna illuminante, c’è lui, faccione rubicondo seminascosto dalla barba bianca e sacco extralarge di regali. Ma dev’essere per forza così, Babbo Natale? «Buon Natale e Felice Anno Nuovo», lesse, infastidito. Tra “buono” e “felice” non avrebbe saputo dire quale l’indispettisse di più. Non poteva nemmeno immaginare che cosa avrebbe provocato, quella cartolina azzurra che se ne stava là sulla scrivania e lo sfidava. Ironia della sorte, quel luccicante biglietto d’auguri non era per lui: il fastidio stava montando in odio. Come poteva, quel semplice cartoncino, provocarne così tanto? Aveva fatto “una vita da mediano, a recuperar palloni per chi finalizza il gioco”, proprio come canta il “bestrocchettaro” Luciano Ligabue. “Fin che ne hai stai lì”, recita poi la canzone. Lui ne aveva, ma fin sopra i capelli, di starsene lì. Era venuto il momento di schiodarsi, di prendersi non le vendette, ma le sacrosante soddisfazioni che gli spettavano. Con una mossa fulminea, da rapace, afferrò quel pezzetto di cielo, se lo cacciò in una tasca del cappotto, uscì sbattendo la porta. E si spalancò l’inferno

FERDINANDO ALBERTAZZI Torinese di Bologna, firma per i bambini la fortunata serie di Camilla, sul proscenio da più di vent’anni e tradotta in diversi Paesi. Il suo primo giallo – noir per i ragazzi è stato Nomincodice: Nessuno, del 1993. Ne sono seguiti diversi altri, tra cui Il correttore di Destini (2005), Scomparso (201 5) e Il costo dei sogni (2019). Nei romanzi per ragazzi affronta sentimenti di forte spessore, decisivi nel percorso di formazione. Collaboratore di Tuttolibri, settimanale culturale di La Stampa, dalla fondazione, con articoli sulle letture per bambini, adolescenti e ragazzi. Collabora inoltre a Pepeverde, periodico specializzato in Letture e Letterature Giovanili, con articoli e interviste ad ampio spettro.

SEBASTIANO RUIZ MIGNONE nasce a Santo Stefano Belbo, un paese delle Langhe, il 7-12-47, ma è torinese di adozione. Insegnante di Lettere, pittore e sceneggiatore di cinema, diviene scrittore per ragazzi con il libro Guidone mangiaterra e gli sporcaccioni col quale vince il Premio Andersen. Altri Premi tra cui il Premio Cento e un secondo Andersen. Ha pubblicato più di 90 libri con i maggiori editori italiani ed esteri. I suoi libri sono pubblicati in una quindicina di paesi stranieri (Francia, Germania, Brasile, Corea, Spagna, Turchia, Grecia…). Preferisce il genere umoristico, avventuroso e surreale ma, a volte, scrive storie di maggiore impegno con temi come la malattia, la vecchiaia e la morte. 

L’editore: Chiaredizioni è una casa editrice abruzzese nata nel 2017, che negli ultimi anni si è specializzata in editoria illustrata per bambini e ragazzi. Fondata e diretta da Arturo Bernava, fa parte del Gruppo Editoriale Il Viandante-Chiaredizioni. Pubblica libri per tutti i tipi di lettrici e lettori, dagli albi, libri illustrati, graphic novel e romanzi storici con le collane Chiara Kids (5+), Chiara Young (10+), Chiara Young Adult (13+). La distribuzione è affidata a Messaggerie. Leggere un libro Chiaredizioni significa immaginare un gruppo di lavoro che crede nel fattore umano attraverso il confronto e l’ascolto reciproco.

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