di Anna Maria De Luca

Questo è sicuramente il periodo più suggestivo per scoprire, nella magica atmosfera natalizia, le evoluzioni di una delle città europee più interessanti del momento, recentemente eletta come destinazione dell’anno da The European Consumers Choice (il premio verrà assegnato nei prossimi mesi).

Copenhagen, regina d'inverno (foto Anna Maria De Luca)
Copenhagen, regina d’inverno (foto Anna Maria De Luca)

Tra gløgg (un mix forte di vino rosso caldo, acquavite, cannella, chiodi di garofano, uva sultanina e mandorle a pezzetti) e delicatessen natalizie scopriamo una Copenaghen che negli ultimi anni ha realizzato innovazione e sviluppo in molti settori. Nuovi alberghi, nuovi centri congressuali, grandi eventi internazionali, un nuovo terminal low cost e ampliamenti vari fanno di Copenaghen un luogo in perenne evoluzione dove operano architetti internazionali che lasciano la loro firma sulla città.

Dal designer americano Daniel Liebeskind, che ha progettato nel 2004 il Dansk Jødisk Museum (Il Museo ebraico), a Norman Foster, il creatore della nuova casa degli elefanti, inaugurata al Copenaghen Zoo nel 2008. Dal francese Jean Nouvel, che ha progettato la sala concerti dell’emittente nazionale danese DR (la Radio Concert Hall, aperta nel 2009), all’irachena Zaha Hadid che nel 2005 ha creato la nuova ala del museo d’arte, Ordupgaard appena a nord di Copenaghen. Nel febbraio del 2008 è stato aperto il nuovo Royal Danish Playhouse, a Kvæsthusbroen presso il porto di Copenaghen, realizzato dagli architetti Boje Lundgaard e Lene Tranberg.

Anche due dei musei più raffinati della capitale si mostrano oggi con nuovi ampliamenti. Innanzitutto l’ala francese del Ny Carlsberg Glyptotek, un capolavoro di luce e spazio creato da uno degli architetti più importanti al mondo, il danese Henning Larsen, famoso per il suo edificio del Ministero degli Affari Esteri a Riyadh, in Arabia Saudita. Da non perdere anche la monumentale estensione in vetro e cemento disegnata da Anna Maria Indro per il museo d’arte

Statens Museum for Kunst, e la recente estensione della Libreria Reale.  Progettata dallo studio danese Schmidt, Hammer e Lassen, l’edificio si riversa nella zona portuale con il suo riflesso costante nell’acqua, creando un mix di colore e movimento. Soprannominata “il diamante nero”, è stata aperta nel settembre del 1999 e oltre alla biblioteca, ospita anche una sala da concerto, una libreria, un cafè, uno spazio per le mostre e un meraviglioso ristorante con vista sul porto, Søren K.

Visitare Copenaghen nel periodo delle festività vuol dire anche attraversare mercatini di Natale tra profumi inebrianti e bianche luci scintillanti che illuminano ghirlande giganti di vero abete che circondano cuori rossi (qui non trovate né le luci sgargianti né alberi finti). Per una pausa tutta natalizia, vale la pena una passeggiata da Rådhuspladsen (piazza del municipio) al Tivoli, seguendo Vesterbrogade in un percorso di variopinte bancarelle con prodotti di artigianato e specialità natalizie.

Tra profumi di brunkager (biscotti allo zenzero sottili e croccanti ideali da accompagnare a una tazza fumante di cioccolata calda) e di torte, arrivate al mercatino di Nyhavn, la suggestiva zona dei canali dove potrete passeggiare tra le barche a vela ancorate. Dallo scorso anno anche Kødbyen,  l’ex quartiere dei macelli situato a Vesterbro, ha un suo mercatino dedicato a delicatessen e design. Vale la pena di curiosarlo per assaggiare lo spirito natalizio di Copenaghen in un’elegante combinazione di bancarelle gastronomiche,  arti, mestieri e design e carrozze con i cavalli.

Per gli appassionati di design d’interni, tappa obbligata è il Danish Design Centre, edificio di cinque piani sulla H.C. Andersen Boulevard, che regolarmente ospita mostre sui vari temi legati al design. Con la sua facciata di vetro e la sua imponenza, rappresenta uno dei capolavori di Henning Larsen. Il Kunstindustrimuseet (Museo danese dell’arte decorativa) delinea, invece, il progresso del design decorativo danese e internazionale nel corso dei secoli. E poi ancora: l’ Accademia Reale di Architettura a Holmen ospita regolarmente mostre nel Meldahls Smedie, mentre il DAC (Danish Architecture Centre), presso il Gammel Dok, propone un ricco calendario di mostre oltre ad un’ottima libreria e un cafè. Nel 2015 il DAC si trasferirà in un edificio progettato dall’architetto Rem Koolhaas. 

Infine, per un meritato viaggio gastronomico, fermatevi in uno dei luoghi di Copenaghen più ricchi di storia: la Hviids Vinstue che si trova di fianco all’Hotel d’Angleterre. E’ un locale che ha servito libagioni ai danesi fin dal 1723, tra tavoli di legno consumati dal tempo e foto ingiallite con gli anni, finestre con il vetro piombato e travi molto scure. Oltre al gløgg (si dice che qui ci sia il migliore della città) assaggiate la speciale birra di Natale scura e forte che viene prodotta dai microbirrifici della città.  E se avete ancora bisogno di energia, puntate sui ristoranti che propongono i tipici piatti natalizi danesi: prosciutto in gelatina e arrosto di maiale, oppure deliziosa anatra, servita con il cavolo rosso, prugne, cetrioli e piccole patate caramellate, accompagnate da un dessert chiamato ris à l’amande. Al suo interno è nascosta una sola mandorla intera. Il fortunato che la trova vince il mandelgave (il regalo della mandorla).
 
Potete raggiungere Copenaghen con voli Norwegian da Roma e SAS dagli aeroporti di Milano Linate/Malpensa, Roma e Bologna. Per dormire: Hotel Kong Arthur. Fa parte della prima catena alberghiera “CO2-neutral” del mondo: la Brøchner Hotel. Il Kong Arthur è l’albergo più esclusivo della catena e si trova nel cuore della città, con  vista sui laghi della capitale

(Pubblicato su Repubblica nel dicembre 2010)

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