Nella località umbra, dopo un anno di lavoro, fervono gli ultimi preparativi per accogliere degnamente il simbolo più sacro del Natale. Giusto preambolo all’inaugurazione della “Casa” del Piccolo Divino, pronta a breve, è la “XII Mostra Internazionale dell’Arte Presepiale”, allestita, dall’8 dicembre 2011 fino al 6 gennaio 2012, dall’Associazione Amici del Presepe del territorio. Con la partecipazione di artisti del settore, provenienti anche dalla Spagna, che, in onore dell’Infante e della Sua nuova residenza, portano in mostra capolavori, come la Natività ispirata al grande artista tifernate Alberto Burri.

Un anno fa il lancio dell’iniziativa, ancora in embrione: nel novembre 2010, a Città di Castello, in provincia di Perugia, un movimento spontaneo e senza fini di lucro o speculativi, con il motto “Riprendiamoci Gesù Bambino!”, ha scosso gli animi più sensibili d’Italia. I tifernati hanno riscontrato che, a differenza di Babbo Natale, residente in Finlandia, nella montagna Korvatunturi, e ormai ben sistemato anche alle nostre latitudini, il Divino neonato risultava “vacante”, senza fissa dimora, quasi caduto nell’oblio. Per passare dalle parole ai fatti e rivitalizzare la più bella delle nostre tradizioni, l’Associazione Amici del Presepe di Città di Castello ha pensato di offrire ospitalità perenne al simbolo autentico delle Festività e ha lavorato al progetto per un anno intero. Nonostante i tempi di crisi economica, i volontari sono riusciti nell’intento e stanno ultimando la Casa di Gesù Bambino in cui prenderà posto una particolare Sacra Famiglia e che sarà il fulcro di altri avvenimenti dedicati, in programma per il prossimo anno.

L’indirizzo e la data di inaugurazione della divina abitazione per il momento sono topo secret ma verranno rivelati nel corso dell’annuale manifestazione da cui è nata la lodevole impresa: la “XII Mostra Internazionale dell’Arte Presepiale”, allestita nella Cattedrale e in altri luoghi storici del paese perugino, dall’8 dicembre 2011 al 6 gennaio 2012, ad opera dalla stessa Associazione Amici del Presepe e promossa dal Comune. Per questa importante edizione, che sarà il prodromo all’accoglienza del Bambinello, gli organizzatori hanno coinvolto protagonisti internazionali dell’arte del presepe, come riferisce Gualtiero Angelini, presidente dell’Associazione tifernate: «Quest’anno sono presenti a Città di Castello quaranta artisti napoletani e, grazie alla collaborazione con varie Associazioni presepistiche, abbiamo attuato uno scambio di opere con quelle realizzate dai nostri associati. Come consuetudine, la Mostra ospita una Nazione, la Spagna, a forte tradizione/vocazione del presepe, forse seconda solo all’Italia. In esposizione, ci saranno venti diorami, provenienti soprattutto dalla Catalogna, le cui scenografie sono state realizzate in parte da due dei più grandi artisti del genere, Guido Raccagni e Antonio Bigozzi, con statue dei più famosi maestri spagnoli come Pedro Ramirez (Malaga) Lois Majo, i fratelli Castells e Monserrats. La partecipazione iberica è inoltre arricchita da quattro opere di grande valore del prestigioso artista spagnolo Manuel Serena, purtroppo scomparso».

Per la prima volta, a Città di Castello arriveranno gli artigiani della penisola sorrentina, con un presepe intarsiato e uno rotante e che saranno artefici, nei fine settimana, di dimostrazioni sulle moschelle, personaggi miniaturizzati di qualche centimetro. «Una nota a parte meritano le opere di Lino Agnini di Nove (Vicenza) che ha voluto dedicare al paese e alla nostra manifestazione un’opera dal titolo “Omaggio a Burri”», aggiunge il presidente, «Anche la nostra Associazione esporrà circa venti presepi e proseguirà l’attività di formazione, con un corso sulla terracotta, tenuto da Alessandro Giliberti». Altre particolarità da segnalare sono la sezione di presepi siciliani, di cui tre di grandi dimensioni; le opere in gesso, eseguite secondo le tecniche dei primi del ‘900, e Il Natale degli Artisti, realizzazioni dei maestri di San Giovanni Valdarno. Una novità di rilievo è rappresentata dal presepe di 20 metri quadrati del gruppo di Penna in Teverina, con oltre 50 statue, tutte in movimento.

Le tante location della Mostra si snodano lungo un suggestivo percorso dei presepi, all’interno del Centro storico: oltre al Duomo inferiore, sede della Spagna, si potranno visitare la Pinacoteca (che ha ispirato il logo della manifestazione: l’Adorazione dei Magi, terracotta invetriata della bottega di Andrea della Robbia), il museo del Duomo, la Tipografia Grifani Donati (con una collezione di circa duemila francobolli sul tema del Natale), la scuola di San Filippo, il laboratorio Tela Umbra, il Loggiato Bufalini, il Torrione e, per gli edifici sacri, il monastero delle Monache Clarisse Urbanistiche, Santa Maria Maggiore, San Francesco, Santa Maria Nova, Mattonata, Zoccolanti, San Martin d’Upò e il santuario di Belvedere. «La mostra per crescere deve espandersi», conclude Angelini, «In qualità ma necessariamente anche in quantità. Per questo stiamo approfondendo il rapporto di collaborazione con alcune realtà che sentiamo affini a noi, come il comune di Anghiari. Un doveroso ringraziamento va alla nostra Diocesi che anche quest’anno presta la sede principale, un elemento non secondario della magia della mostra». Tutto è quindi pronto a Città di Castello per conferire, nella cornice più consona e al più presto, la cittadinanza onoraria a Gesù Bambino.

Per informazioni:
Gualtiero Angelini c/o Comune di Città di Castello, p.za Gabriotti 1
tel. 075/8553926
angelini@cdcnet.net
www.presepicastello.org