Un calendario per pianificare un viaggio si utilizza sempre. Si sceglie il periodo delle ferie, compatibilmente con il lavoro e gli altri impegni, poi si fissano i giorni e quindi si organizza tutto il resto. Questo calendario è invece lo spunto per il viaggio: sono illustrati vigneti presenti nella regione Friuli Venezia Giulia e, a guardarli, viene subito voglia di andare per le campagne e i colli e scoprire dove sono ubicati. Sono vigneti che producono uva d’eccellenza, in piccole quantità ma grande qualità: quelle uve e i vini che se ne ricavano sono appunto l’eccellenza della regione.

La rappresentazione di questi impianti di viti è un gioco grafico: filari che corrono sui colli seguendo la curva del terreno, terrazzamenti che scalano i pendii, strade che intersecano filari disposti ad angolo, paralleli o perpendicolari, in pianura si ripete la simmetria e nella stagione invernale il vigneto diventa solo un grafismo di viti nude, essenziali che spiccano sul bianco della neve,  mentre l’autunno disegna con i colori un nuovo aspetto, l’estate è l’opulenza della vegetazione e la primavera il delicato verde dei germogli sullo sfondo dell’erba appena spuntata!

Quello che colpisce l’occhio è la simmetria, i giochi di luce e ombre, i colori che mutano nel tempo. Si capisce che chi ha fotografato lo ha fatto con cognizione di causa, cercando sempre il particolare, la tipicità, l’anima del territorio. E da queste immagini è chiaro  che il contadino non usa solo la tecnica vitivinicola per la coltivazione e la produzione del vino: c’è un disegno preciso anche nell’estetica della coltivazione. Non ho esperienze dirette di impianti di nuovi vigneti, generalmente trovo posto dalla parte opposta della filiera, sono il consumatore finale! Ma qui sembra che prima dell’impianto ci sia un architetto di giardini che disegna dove e come disporre le barbatelle. Il risultato è un susseguirsi di filari che sottolineano i profili dei colli, diritti o curvilinei, che delimitano strade bianche ed incroci perpendicolarmente o ad angolo, valorizzando colori e ombre!

Viene spontaneo notare come la natura diventi esempio dell’opera dell’uomo, il contadino plasma la terra e la trasforma in un nuovo paesaggio, quello che diventa il paesaggio che noi vediamo. E’ evidente che questo contadino è un uomo che ha orgoglio, riconoscenza e amore per la sua terra: è chiaramente un “tipico friulano!”

E’ una sfida quella che si può tentare per riconoscere dove si trovano i vigneti visti nelle pagine del calendario edito da ERSA, si possono dedicare giorni interi passeggiando su e giù per i colli, fermandosi per assaggiare i vini e gli altri prodotti della gastronomia di questa regione e se proprio non si trovano i vigneti che cerchiamo, sicuramente ce ne saranno molti altri, altrettanto affascinanti, da fotografare per testimoniare il nostro viaggio! Un aiuto per trovare ristoranti e vini è la Guida dell’Espresso – Friuli Venezia Giulia – Vini e Ristoranti 2012..  U.B.©2011

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