“Un’intesa perFetta”, talmente perfetta che questo era anche il titolo della campagna promozionale che vedeva insieme, in una collaborazione strategica, due realtà di assoluta qualità che storicamente identificano il territorio del Friuli Venezia Giulia, e cioè il Coltello QM di Maniago e il Consorzio Formaggio Montasio Dop: il sapere dei coltelli e il sapore del formaggio. 

L’importanza di questo sinergico connubio fra due prodotti tradizionali ed estremamente rappresentativi della storia, della cultura e della gastronomia regionale, che si presentano insieme per la prima volta alla ribalta nazionale dei consumatori.
Questa azione è nata dal convincimento che “un ottimo formaggio si deve tagliare con un ottimo coltello”. Questi due prodotti di eccellenza del Friuli Venezia Giulia hanno “scoperto” nella propria complementarietà un punto di forza atto a sottolineare la loro immagine e il valore di marca e a far accrescere la conoscenza dei prodotti presso il pubblico dei consumatori. Attraverso iniziative speciali di comunicazione, i due partner creeranno insieme nuove occasioni di business in Italia e all’estero con il risultato, inoltre, di promuovere la Regione Friuli Venezia Giulia e il territorio da cui provengono, che costituisce un fattore chiave di distinzione e la ragione prima del valore intrinseco dei due prodotti.
Primo passo del progetto di co-marketing è stata la progettazione e la realizzazione di un coltello appositamente studiato per tagliare il Montasio dai designer delle coltellerie maniaghesi e scelto, in base a un concorso, da una giuria di esperti. Il coltello vincitore è stato realizzato dalla ditta Maserin. Due spicchi di Montasio scelti fra le tre diverse stagionature (fresco, mezzano, vecchio) e il coltello saranno quindi confezionati insieme in un attraente packaging.

I protagonisti

Montagna Leader Scarl Proprietaria del marchio di qualità dei coltelli QM Qualità Maniago, è una società misto pubblico/privato volta allo sviluppo e alla promozione delle potenzialità economiche e culturali di un’area che oggi conta 26 comuni e corrisponde al territorio dell’intera Comunità montana del Friuli Occidentale.

QM_Qualità Maniago QM, che sta per Qualità Maniago, è la sigla scelta per contraddistinguere la produzione di forbici, coltelli e cavatappi del Distretto del Coltello, di cui fanno parte 9 Comuni della Pedemontana pordenonese: Maniago, Arba, Cavasso Nuovo, Fanna, Meduno, Montereale Valcellina, Sequals, Vajont e Vivaro.
Un progetto che nasce fissando standard e requisiti qualitativi che accomunino le imprese desiderose di crescere e farsi conoscere nel mondo.
Consorzio Tutela Formaggio Montasio Dop Si occupa della valorizzazione del marchio e del controllo dei 4 fattori fondamentali che garantiscono le caratteristiche del formaggio Montasio, una delle tre DOP del Friuli Venezia Giulia: zona d’origine, produzione del latte, tecnologia morbida, marchiatura.

MANIAGO – L’etimologia del nome deriva dal prediale latino Manilius più il suffisso in –acu. Le origini del nucleo abitato sono molto antiche. Però le prime notizie ufficiali risalgono quando l’imperatore Ottone II di Germania con un diploma datato da Ravenna 12 gennaio 981 conferma alla Chiesa di Aquileia i possedimenti della corte, del monte e della pieve di Maniago di cui definisce i confini. Nel 1195 i signori di Maniago ottennero l’investitura dal Patriarca di Aquileia e ne conservarono il possesso con giurisdizione civile sino al 1420. Del castello attorno a cui si era formato un nucleo abitato rimangono ancora qualche testimonianza di vicende gloriose. Questo era di notevoli proporzioni comprendeva la Casa del Patriarca, le abitazioni dei signori di Maniago e tre torri. Nel 1216 Ezzelino da Romano e Vecellone da Camino con i loro armati tentarono di prendere il castello ma furono respinti con gravi perdite. Nel 1309 Enrico di Prampero e Gulatierpertoldo da Spilimbergo assieme a quelli di Fanna piombarono su Maniago, bruciarono il paese e assaltarono il maniero: il conte di Montepace che vi soggiornava con alcuni armati del Patriarca, respinse gli assedianti infliggendo loro gravi perdite. In seguito i di Maniago fecero pace con i feudatari vicini, e nel 1335 il Patriarca Bertrando concesse a loro tutti i diritti feudali con la Casa del Patriarca. Nel 1377 essi ottennero l’investitura dei castello diventando così conti.

Nel 1363 il duca d’Austria con i ribelli della Patria del Friuli devastarono il territorio di Maniago fin sotto il castello. Dal 1395 al 1397 Maniago prese parte alle lotte intestine per il conferimento del Patriarcato al Cardinale Filippo d’Alençon schierandosi contro il cardinale francese. I Carrara, signori di Padova, con molti armati invasero per tre volte il territorio di Maniago, ma gli abitanti guidati dai conti Luchino, Odorico e Bartolomeo, respinsero gli attaccanti dopo una sanguinosa lotta. Il Carrara rimase ucciso assieme a 120 uomini, mentre 300 furono i feriti. In quei anni, gli armati Maniaghesi, conquistarono e saccheggiarono 12 paesi alleati al Patriarca. Essi furono scomunicati dal Patriarca d’Alençon (1386) e perdettero i loro beni. Il nuovo patriarca Giovanni V, nel 1393, restituì loro ogni avere.

Nel 1420 giurarono fedeltà a Venezia e, per l’incursione turca del 1477, rinforzarono il Castello. Per le scosse dei terremoti a partire da quella terribile del 26 marzo 1511 il maniero ne risentì notevolmente finché verso il 1630 fu definitivamente abbandonato Dal 1420 Maniago seguì le sorti del Friuli, partecipando attivamente ai moti insurrezionali del Risorgimento sino alla sua annessione al Regno d’Italia nel 1866. Nella seconda metà del Novecento, a Maniago è decollata in maniera consistente l’antica arte della fabbricazione dei coltelli, passando da piccola realtà artigianale a affermata realtà industriale.

MONTASIO – Il formaggio Montasio è un formaggio a pasta cotta, semidura, ottenuto esclusivamente con latte bovino prodotto nella zona di produzione.
il suo utilizzo è caratterizzato da tre stagionature:
– Fresco oltre i 60 giorni di stagionatura
– Semistagionato oltre i 4 mesi di stagionatura
– Stagionato  oltre i 10 mesi mesi di stagionatura
– Stravecchio oltre i 18 mesi di stagionatura.
Le caratteristiche organolettiche del Montasio sono diverse a seconda della stagionatura. Infatti mangiato fresco, ha un sapore morbido e delicato che ricorda il latte da cui viene prodotto; mezzano, i sapori risultano essere più decisi con caratterizzazioni di pienezza particolari; stagionato, assume gusti particolarmente aromatici con piccantezza non eccessiva adatto ai consumatori che preferiscono gusti forti e decisi.
La pasta del Montasio presenta una caratteristica occhiatura che risulta essere omogenea su tutta la sezione, con occhi di piccola grandezza, regolari e lucidi all’interno (occhio di pernice). Nel Montasio giovane la crosta è liscia, elastica e compatta, di colore marron chiaro; la pasta è compatta bianca o giallo paglierino.
Man mano che aumenta il periodo di stagionatura la crosta si fa più secca e la pasta diviene granulosa e friabile.
Le forme di Montasio si identificano mediante i marchi di origine che sono posti sullo scalzo della forma, mediante la ripetizione della scritta “Montasio” in senso obliquo. Un secondo marchio, quello di qualità, impresso a fuoco dalla commissione del Consorzio, identifica il prodotto con più di 100 giorni che risulta privo da ogni difetto di maturazione.
Sullo scalzo è indicata la data di produzione ed il codice del casello produttore.