ROMA – Il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini ed Enit, stamani, nella biblioteca di Castel Sant’Angelo, hanno lanciato “Borghi – Viaggio Italiano” (video:https://youtu.be/JX_QciLY4Q4), un progetto per mettere in rete mille borghi in diciotto regioni. Obiettivo: valorizzare il patrimonio dei luoghi definiti nel Piano Strategico di Sviluppo del Turismo come una componente determinante dell’offerta culturale  del Paese.

Secondo molti esperti di turismo internazionale, nella riscoperta dei centri storici italiani oggi meno conosciuti rispetto alle grandi città d’arte in cui però è conservata una parte consistente del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese si cela un asset strategico per il futuro. Un vero e proprio “tesoro nascosto” che può essere fortemente competitivo a livello globale, rivolgendosi a un target raffinato e colto. La creazione di un sistema di promozione coordinata tra 18 Regioni italiane per meglio competere sul mercato turistico internazionale ha infatti un potenziale enorme e in buona parte ancora da esplorare, in grado di avanzare proposte che vadano oltre il classico soggiorno: un viaggio esperienziale che oggi viene fortemente richiesto dagli appassionati, alla ricerca di sensazioni autentiche in luoghi meno conosciuti, anche in periodi destagionalizzati, attraverso la riscoperta di prodotti tipici e
tradizioni, e in definitiva del “benessere” come qualità del vivere. Persone che arrivano con l’idea di sentirsi parte di una comunità, seppur per un breve periodo.

Il Ministro punta alla riscoperta dei centri storici italiani meno conosciuti rispetto alle grandi città d’arte:  “Dopo il 2016 anno nazionale dei cammini dedichiamo il 2017  ai  borghi, che sono un patrimonio straordinario del nostro paese: sono i luoghi in cui si conservano l’identità, i saperi, i mestieri, un patrimonio materiale e immateriale di tradizione e storia formidabile, unico al mondo”. La direttiva firmata a dicembre per indire il 2017 “l’Anno dei Borghi in Italia”.  costituisce anche un Comitato per i Borghi turistici italiani ed avvia l’elaborazione di linee guida e modelli per favorire l’organizzazione di un Forum Nazionale sui Borghi, realizzare l’”Atlante dei Borghi d’Italia” e lanciare il riconoscimento annuale di borgo smart per la comunità locale dimostratasi più attiva nell’ambito dell’innovazione dell’offerta turistica. Le potenzialità di “Borghi – Viaggio Italiano” si rivolgono in primis a un turismo consapevole, “alto”, attento al “made in Italy” inteso non soltanto come produzione nazionale, ma come desiderio di avvertire la sensibilità e la storia, con quello spirito di scoperta che era ad esempio alla base del “Grand Tour”, il viaggio di formazione che dal XVII al XIX secolo portava i giovani da tutta Europa a scoprire il nostro Paese.

 

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