All’interno del programma MaB dedicato all’uomo e alla biosfera, l’UNESCO ha appena approvato l’ampliamento e la riqualificazione della Riserva della Biosfera di Minorca, aumentando in modo considerevole la sua estensione fino al mare ai fini di incrementare la protezione dell’isola. Minorca, riconosciuta riserva già dal 1993, è un territorio con un paesaggio rurale molto ricco che ospita una notevole varietà di habitat mediterranei in cui vivono specie di animali e piante che si possono trovare solo sull’isola.

Nello specifico, la riserva è stata estesa fino a 514.485 ettari rispetto ai 71.191 attuali, grazie all’incorporazione della zona marina che circonda l’isola, dalla costa fino a 12 miglia nell’entroterra, delimitando due aree di grande valore di S’Albufera des Grau, una laguna di acque libere separata dal mare da una barriera di sabbia e paradiso per gli amanti dell’ornitologia, e la Riserva Marina del nord dell’isola, uno spazio marittimo con un alto grado di biodiversità. Questa nuova espansione trasforma Minorca nella riserva della biosfera con la superficie più estesa del Mediterraneo, contribuisce alla tutela del mondo marino e consente l’attuazione di nuove politiche all’insegna della sostenibilità.

Il presidente in carica del Consiglio dell’isola, Susana Mora, ha voluto sottolineare che questo obiettivo è stato raggiunto grazie allo sforzo di tutti gli abitanti dell’isola e al grande impegno intorno alla Riserva della Biosfera. Mora ha inoltre affermato: “Il Consell intraprende questa nuova sfida con responsabilità sia per contrastare il cambiamento climatico e per rendere il nostro territorio, terrestre e marino, un punto di riferimento in materia di politiche di sostenibilità e di equilibrio tra attività umana e ambiente“.

Nella zona marittima della Riserva della Biosfera sono stati identificate dieci tipologie differenti di habitat,che possono essere suddivisi in 24 categorie.  Il loro stato di conservazione è considerato tra buono e molto buono, soprattutto se paragonato agli habitat delle coste continentali, costituendo una valida rappresentazione degli eco sistemi marittimi del Mediterraneo occidentale. L’area presa in considerazione include un’ampia presenza di habitat infra litoranei, dei piani circalitorali e batiali. Risaltano il fondo corallifero e i fondi rocciosi di gorgonie, i boschi di Laminaria e i boschi di alghe della specie Cystoseira, fondali di litotomni, costituiti da alghe calcaree dalla crescita lenta e, di conseguenza, molto vulnerabili all’impatto dell’uomo, soprattutto della pesca.

Per quanto riguarda le specie animali, c’è una gran quantità di volatili e cetacei che vivono in forma permanente oppure sfruttano la zona per il passaggio o il nutrimento. In quanto ai cetacei, si sottolinea la forte presenza del tursiope (Tursops truncatus), la stenella striata (Stenella coeruleoalba), il capodoglio (Physeter macrocephalus) o il globicefalo (Globicephala melas). Nonostante non sia sempre facile, può essere avvistato anche il delfino comune (Delphinus delphis) e lo zifio (Ziphius cavirostris), si possono riuscire a vedere anche le balenottere (Balaenoptera physalus), sebbene siano più comuni in zone del Mediterraneo più produttive come il Golfo del Leone. Inoltre il Canale di Minorca rappresenta, probabilmente, l’area principale di nutrimento dei gabbiani nelle Baleari, soprattutto della specie della berta grigia (Puffinus mauretanicus) e delle berta maggiore (Calonectris diomedea), del cormorano (Phalacrocorax aristotelis) e del gabbiano corso (Larus audouinii). Altre specie di interesse sono la berta minore (Puffinus yelkouan), presente anche di allevamento a Minorca, così come il mignattino (Chlidonias niger) durante la sua migrazione.

Minorca è un paradiso naturalistico tutto da preservare e ancora da scoprire.

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