Nervosismo e agitazione, ma anche stress e disturbi del sonno. Sono le “sensazioni da pandemia”, quelle accusate dalla maggior parte delle persone e dovute dalla nostra condizione “casalinga” in cui tutte le attività della routine quotidiana sono sospese a favore di un’altra routine a cui però il nostro corpo fatica ad abituarsi.

A dirlo sono i dati: secondo una rilevazione sullo stress degli italiani condotta dall’Istituto Piepoli, l’indice di disagio psicologico è di 62 su 100. Oltre il 40% delle persone, cioè, evidenzia un livello di stress tra 80 e 100. Non solo. Lo Studio di Fisioterapia e Psicoterapia Bioequilibrium ha indagato anche lo stato di salute rispetto al sonno attraverso un questionario a 843 persone di età compresa tra i 16 e i 67 anni. Dai risultati del sondaggio è emerso che il 75% ha difficoltà a rilassarsi e il 63% dorme meno di sette ore a notte.  


“Dati che dimostrano le conseguenze che la situazione che stiamo vivendo ormai da un anno ha su di noi – dicono dallo staff dello Studio Bioequilibrium – Ovviamente in una situazione di stress generale, ci sono dei casi più preoccupanti, ma i dati ci dicono che molti soffrono di uno stress diffuso e leggero, non per questo sottovalutabile”.

“In questi casi – continuano dallo Studio Bioequilibrium – consigliamo alcune semplici ma importanti regole da seguire: mantenere una routine fissa del sonno e della veglia, così il nostro orologio biologico si abituerà allenando il nostro corpo a capire quando è il momento di rilassarsi e quando ci si deve attivare; mantenere una corretta alimentazione mangiando leggero e almeno 2-3 ore prima di coricarsi; fare attività fisica o anche un bagno caldo almeno 2-3 ore prima di andare a letto. A questo aggiungiamo – dicono gli esperti- l’importanza di ritagliarsi dei momenti per sé non solo per dormire in serenità ma anche per coccolarsi un po’, con un buon libro o un bel bagno caldo, circondati dal silenzio”. 

Ed è proprio sull’importanza di prendersi del tempo per sé che nasce l’idea della staycation: “Una soluzione sempre valida, ma oggi più utile che mai – dice Simon Botto, ceo di DayBreakHotels (www.daybreakhotels.com), la start up che conta oggi 2500 hotel in tutta Italia e 5000 nel mondo, che permette di usufruire di stanze e servizi degli hotel di lusso di giorno – grazie alle quale chiunque può prendersi una pausa dalla routine quotidiana in tutta sicurezza”.

Andare in vacanza nella propria città: non la panacea di tutti i mali ma una soluzione per alleviare almeno parzialmente lo stress da routine casalinga. “Se le cose che possiamo fare sono ridotte al minimo, allora questo è un motivo in più per usufruire di quei servizi ancora possibili che ci permettono di vivere un momento di “viaggio apparente” e regalarci un respiro di normalità – dice Botto – rispettando tutte le norme e in totale sicurezza”.

È proprio la sicurezza infatti un fattore importante per le persone, come dimostra un’altra ricerca dello Studio Bioequilibrium: su un totale di 784 intervistati, l’81% dichiara di essere molto spaventato da possibili contagi e il 76% ammette che riprenderà i normali contatti sociali, oltre che mantenendo le dovute precauzioni, anche con una certa diffidenza.

“Con DayBreakHotels, la staycation è in totale sicurezza: che si tratti di prenotare una bella stanza, magari con un pasto servito in camera o, ancora, una spa dove possibile, tutto è pensato rispettando le norme anti Covid. Il nostro obiettivo – dice il ceo di DBH – è fornire una soluzione alla necessità di prendersi un break e al tempo stesso alla paura del contagio”. 

Una formula che sta avendo fortuna: “Usufruire degli hotel di giorno si sta rivelando molto utile per allontanare lo stress: oggi registriamo centinaia di prenotazioni ogni giorno, segno che moltissime persone hanno bisogno di comfort e sicurezza e trovano nella nostra offerta una risposta a questo loro bisogno” dice Botto. Inoltre, è anche un modo per aiutare un settore in ginocchio come quello alberghiero: “Un comparto abituato a tassi di occupazione medi delle camere del 65-70% che adesso deve affrontare tassi del 20-30% e che, anche grazie alla domanda di staycation, può avere dei ricavi che speriamo possano aiutarlo a uscire meglio dalla crisi” conclude il ceo di DayBreakHotels. 

Oltre al servizio di staycation, DayBreakHotels offre un servizio business ai liberi professionisti e alle aziende che possono prenotare stanze e servizi per uso smart working. 

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