Le grandiosità dell’Italia in scena al Duco Travel Italy, il primo evento con focus su un’unica destinazione per esaltare l’eccellenza dell’ospitalità italiana ai più importanti buyer del mondo.  Enit partecipa al summit di viaggi boutique per incentivare l’incontro tra gli esperti dell’ospitalità di fascia alta e i consulenti di viaggio selezionati provenienti da diversi mercati. Si tratta di consulenti di viaggio in prima linea e un mix di opinion maker, top seller esperti e professionisti altamente qualificati di nuova generazione. Il settore dell’alto di gamma è tra quelli principali nell’ambito della campagna internazionale Enit di branded content: si sta puntando sul concetto di lusso come autenticità dell’esperienza dell’eccellenza italiana con il payoff “The luxury of beauty”, che vuole esprimere l’idea che il vero lusso italiano è la possibilità di poter fruire della meravigliosa bellezza italiana. L’Italia comunica il lusso in modo differente a seconda delle nazioni. La sensibilità culturale nel declinare i diversi messaggi abbraccia il lusso nascosto nei Paesi Bassi, un lusso raffinato e non scontato in Francia, un lusso ecosostenibile in Svezia e così via. Anche nella pianificazione delle campagne influencer, il mondo del lusso è una costante per Enit. La scelta di partecipare a Duco porta al centro anche l’enogastronomia italiana tra le esperienze più esclusive e già presente all’interno delle campagne dell’Agenzia Nazionale del Turismo che da sempre investe sulle fiere del lusso, compresa ILTM Cannes che saranno traino per rinverdire un turismo di cui l’Italia ha già il primato. L’evento è un poi la celebrazione della rinascita del viaggio in Italia ed è stato organizzato nel rispetto dei provvedimenti emanati dal governo italiano e dalle autorità locali fiorentine. L’evento vede la partecipazione di Enit l’ente responsabile della promozione del turismo in Italia con uno spazio dedicato per far conoscere la Penisola.

“Il settore del lusso dovrebbe essere il primo a ripartire. Esperienze personalizzate e ricche di ogni possibile comfort fanno sì che il luxury travel avrà un’impennata nel corso degli ultimi anni anche per i nuovi trend dettati dalla pandemia e saranno di incentivo per richiamare nuovamente i big spender che hanno, come tutti, voglia di tornare a viaggiare e godere delle bellezze dell’Italia” dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci. Duco ospiterà anche i famosi Lemon Awards, progettati per celebrare la creatività e il fascino intrinseci dell’Italia. Ogni albergatore ha condiviso un video o una foto, creata e prodotta dai membri del proprio team. Con “Duco Galleria” è stata inaugurata quest’anno anche una vetrina online che offre approfondimenti sugli hotel nonché i segreti per ogni regione. E infine Duco Virtuale, un programma di incontri online che ha attinto alla rete per un evento di presentazione tanto atteso.

L’interesse per i viaggi in Italia da parte degli americani ha vissuto un’impennata. Nel periodo tra il 16 gennaio e il 16 febbraio gli statunitensi hanno mostrato un picco di interesse per i viaggi in Italia (volo + alloggio) in base alle ricerche Google con un picco di interesse massimo il 6 febbraio. 

Tra gli americani più appassionati emergono al primo posto i newyorkesi seguiti da californiani e dagli abitanti della Florida. I viaggiatori da Usa puntano principalmente su Roma dove si concentra il maggior volume di interesse, seguita da Milano, Venezia, Firenze, Catania, la Costiera Amalfitana, Sorrentina e Napoli a pari merito con Palermo. Tra il 16 gennaio e 16 febbraio si fanno avanti anche altre località specifiche: crescono le ricerche ad esempio per il lago di Como, Polignano a Mare, Ischia, Bellagio. 

Le prenotazioni aeree dagli Stati Uniti fanno ben sperare e restituiscono dati confortanti con un +1498%) rispetto a febbraio 2021. In salita netta anche per marzo e aprile (marzo +1548,5%; aprile +1.038,6%) in confronto agli stessi mesi del 2021. Anche in questo caso gli americani prediligono le grandi città come Roma, Milano, Firenze, Venezia e Napoli. Gli americani viaggiano soprattutto per leisure (74,9 %) o per business (5,9%) e si fermano per lo più fino a 8 notti ma anche fino a quasi un mese nell’11 per cento dei casi.

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