Winedering.com, il marketplace enoturistico di Winedering Srl, startup tutta italiana cofondata nell’aprile del 2021 ma attiva dal 2016, in soli 15 mesi è risultato essere di gran lunga il portale enoturistico più visitato d’Italiabattendo addirittura Tripadvisor Italia sul terreno della visibilità organica ed annichilendo la concorrenza nazionale. Alla fine del 2022, Winedering.com conterà mezzo milione di utenti organici, più di 700 cantine partneroltre 1300 esperienze in cantina ed avrà permesso a circa 10.000 turisti di cercare, scegliere e prenotare online l’esperienza in cantina perfetta per loro. I numeri, rilevati e certificati da Semrush, società americana quotata al NYSE, non lasciano scampo ad interpretazioni quando si parla di presenza organica in termini di parole chiave e traffico organico. Winedering, semplicemente, non ha rivali e conquista ogni singolo mese nuova visibilità a discapito dei suoi competitors.

“Ci confrontiamo con le cantine dal 2016 e conosciamo meglio di chiunque altro le loro problematiche” dichiarano i cofounder Stefano Tulli e Denis Seghetti. “Sin dall’inizio ci hanno chiesto soltanto una cosa: aiutarle più visibili online. Non desiderano software complicati o strane applicazioni, vogliono solo e soltanto fare marketing su google senza spendere un occhio della testa. Abbiamo messo quindi in campo tutte le nostre competenze ed oggi, grazie a noi, centinaia di loro sono uscite dall’anonimato”

I cofounder di Winedering hanno saputo coniugare competenze di web marketing ed enoturismo all’interno del marketplace winedering.com, il miglior marketplace enoturistico a livello nazionale per visibilità (marketing) e performance.

“Stiamo tracciando da gennaio 2022 un insieme di 140 parole chiave organiche tra le più competitive, come degustazioni vini in toscana o degustazioni vini nelle langhe e, su questa base, già alla fine di Maggio siamo riusciti a superare la visibilità organica su Google di un gigante come Tripadvisor.it.” dichiara Denis Seghetti, CDO e cofounder di Winedering.com. “Come abbiamo fatto? Qualità dei contenuti, performance della piattaforma, semplicità di utilizzo ed un pizzico di inventiva. D’altronde è ciò che Google chiede ai webmaster di mezzo mondo da 20 anni, non è poi così difficile riuscirci.”

“Il futuro è più che roseo” dichiarano i cofounder, che aggiungono “ogni singola metrica è in crescita esponenziale e stiamo soltanto grattando la superficie del mercato enoturistico online, un mercato che complessivamente varrà 30 miliardi di dollari nel 2030.”
A partire da ottobre inizieremo la nostra scalata in altri Paesi europei e potenzieremo il software, per dare alle cantine la possibilità di investire tempo e denaro nella cosa che amano di più fare: deliziare ed accogliere i loro clienti. Al resto pensiamo noi.”

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