L’Hotel 5 stelle alle porte di Firenze, parte del Gruppo Villa d’Este Hotels, dà il via ad una nuova stagione all’insegna del cambiamento, e al tempo stesso rendendo omaggio alla storia e bellezza della Villa e del suo parco. Numerose le novità.
La prima, a inizio anno, con l’ingresso di Elisa Peroli come nuovo General Manager: sua la responsabilità dell’organizzazione, della gestione e del coordinamento di tutta la struttura, forte della pluriennale esperienza nel settore degli eventi e del Food & Beverage in un grande nome dell’hotellerie di lusso internazionale.
La riapertura segna anche un importante lavoro di restauro di alcune aree della struttura, in particolare del Villino, edificio risalente all’inizio del XX secolo dall’atmosfera rinascimentale, con letti a baldacchino in ferro battuto, tessuti classici ma informali, boiserie, soffitti affrescati, che ha visto un intervento di ristrutturazione degli esterni e in particolare delle facciate e un restyling di alcune camere.
Il Villino, che dispone in totale di sette camere e suites, può essere prenotato per intero per ospitare famiglie o gruppi di amici, che qui potranno godere di privacy e di una location sul fiume Arno con anche un ampio spazio esterno privato. Altrettanto la Casa Colonica, un casale immerso nel parco con quattro suite una cucina e una corte interna: una “villa dentro la villa”, risalente alla metà dell’Ottocento e completamente ristrutturata e inaugurata nel 2019.
Quella del 2023 sarà una stagione all’insegna della sostenibilità, tema fondamentale per un ospite sempre più attento ai temi ambientali. Un’importante iniziativa è la nuova navetta totalmente elettrica che collegherà Villa La Massa al centro di Firenze e a disposizione degli ospiti dell’hotel gratuitamente con diverse corse durante tutta la giornata. Un quarto d’ora di tragitto per arrivare nel centro storico di una delle città più belle e romantiche del mondo, per poi fare ritorno in quell’oasi bucolica a strapiombo sull’Arno che è Villa La Massa, con ulivi, viti e cipressi che animano il paesaggio con colori e profumi inconfondibili.
Il Bar Mediceo, che con i suoi affreschi risalenti al XIX secolo è il luogo ideale per sorseggiare un aperitivo o uno dei signature cocktails che raccontano la storia di Villa La Massa, vede l’arrivo di un nuovo mixologist: Alessio Baneschi, che ha rivisto l’offerta con nuove proposte drink e invitanti snack conviviali. Uno tra questi nuovi cocktail? “Like a Virgin”, dedicato a Madonna, ospite dell’Hotel in passato: un Cosmopolitan rivisitato, ma cromaticamente fedele all’originale grazie all’infusione di Ibisco.
Rinnovate anche le carte dello Chef Stefano Ballarino per il ristorante Il Verrocchio e per il Bistrot L’Oliveto: quella de Il Verrocchio sarà una cucina italiana classico-contemporanea, con un’attenzione ai prodotti del territorio, mentre L’Oliveto propone una cucina toscana con anche dei classici internazionali. Punto di incontro dei menu sono le proposte vegane, sempre presenti in carta, come la Bistecca di sedano rapa, cicoria, barbabietola alla brace al Verrocchio e l’insalata di farro, verdure dell’orto, lenticchie croccanti all’Oliveto.
Immancabile poi la proposta per Pasqua, all’insegna dell’ospitalità toscana e della buona cucina: dalla prima colazione alla messa pasquale fino al tradizionale pranzo, un percorso di gusto tra le uova di cioccolato, le soffici e fragranti colombe e le prelibatezze dello Chef Ballarini.
Maggio sarà il mese dedicato all’Iris, fiore simbolo della Toscana, di Firenze e di Villa La Massa, che vanta uno splendido giardino ricco di iris alte rifiorenti, iris medie e iris nane e che si apre sull’Arno come un belvedere, regalando agli ospiti una vista mozzafiato.
A celebrazione di questo il Bar Mediceo propone l’“Iris cocktail”, dedicato alla Contessa Bierliska, della famiglia che acquistò la proprietà nel 1856, e a base di vodka con liquore all’iris, e orange bitter.
Sempre ispirati all’Iris anche due trattamenti alla Arno SPA: dal massaggio rilassante con note floreali al trattamento viso anti-age a base di olio d’oliva e petali di iris.
