Antonio il Greco viene da Carafa Nuova, oggi una città fantasma sull’Aspromonte. Da quando è arrivato tutti parlano della sua fortuna: è sopravvissuto alla fame, al bombardamento di Napoli, allo scontro tra una truppa Alleata e un manipolo di tedeschi in fuga durante l’ultima Guerra, a una caduta di sette metri sul Monte San Pietro, a una faida sanguinosa e alle follie di suo cugino, Antonio il Tòzzolo. Alla fortuna del Greco, però, sembra mancare qualcosa. Qualcosa di essenziale.
Forse è ciò che ha nascosto ottant’anni prima in montagna e che, ormai al crepuscolo, decide di andare a riprendersi. Forse sono tutte quelle vite che ha visto spezzarsi nel tempo. Forse, a mancare, è proprio il tempo. Ultimo testimone di un passato straordinario e favoloso, ricco di spiriti, briganti e magia, per quasi cento anni Antonio il Greco guarda il mondo attorno a sé cambiare. Ma resiste a tutto, anche ai lutti più dolorosi, pur di riuscire in un suo unico, grande intento. La fortuna del Greco è un romanzo onirico e mirabolante, avvolto in un’aura da poema epico, tra l’eroico e il tragico.
Vincenzo Reale
Appassionato di letteratura ispano-americana si è laureato in Lettere a Siena. Attualmente vive a Firenze dove insegna lingua italiana agli stranieri. È autore di libretti d’opera e di racconti, uno dei quali, La fortuna del Greco, profondamente riscritto e ampliato, è adesso il suo romanzo d’esordio (finalista al Premio Flaiano).