In libreria dal 31 gennaio

Scegliere, vivere, rischiare, amare. E prendere il volo. Dalla Prima guerra mondiale agli anni di piombo, quattro figure femminili ci ac­compagnano lungo il Novecento: storie di donne dentro la Storia, per affermare il diritto al presente e al futuro, alla di­gnità e all’utopia. Rachele, Livia e Anna crescono e matu­rano durante le drammatiche e com­plesse stagioni della grande guerra, del fascismo, della Resistenza e poi della Liberazione, mentre Emma compie la sua scelta nel periodo più cupo della Re­pubblica. Quattro donne forti – colte in fasi drammatiche e cruciali, ma anche di grandi passioni e tensioni ideali – che testimoniano l’incrollabile volontà di es­sere padrone del proprio destino.

Volare talvolta richiede sofferenza e sacrificio, talvolta appare impossibile, eppure non ci si deve arrendere mai: è questa è l’e­redità ideale che verrà trasmessa da Ra­chele, Livia, Anna ed Emma alle genera­zioni che guardano al futuro.

Antonella Sbuelz ci trasporta in un viag­gio indimenticabile, dall’esito emble­matico e inaspettato, intrecciando le microstorie con la Storia del Novecento europeo. Un potente affresco narrativo che esplora, interroga, coinvolge e com­muove, riconciliando con la grande tra­dizione del romanzo italiano.

La nota dell’Autrice

«Raramente a un libro viene offerta l’opportunità di una seconda vita. Ma a volte accade. Ci sono romanzi ultracentenari che continuano a coinvolgerci e a parlarci, mentre altri esauriscono la propria carica vitale molto prima di raggiungere l’adolescenza. Inutile tentare di individuare i motivi di fugacità o longevità di un’opera. Nessun romanzo è orfano: ogni storia è figlia del proprio tempo, ma a volte intercetta tensioni etiche e slanci civili che tendono a farsi universali. Il movimento del volo venne pubblicato dall’editore Frassinelli nel 2007: 17 anni, 7 romanzi, 5 raccolte poetiche, molti racconti e una ricerca di dottoratofa.

Accolto con attenzione dalla critica, il libro ricevette il Premio Biblioteche di Roma, il Premio Città di Predazzo e il Premio Caterina Percoto, risultando finalista al Rhegium Julii e al Domenico Rea. Ma c’è altro, e forse conta di più. A questa storia devo l’esordio dei miei incontri con i ragazzi e le ragazze: venni infatti invitata a portare la Storia e le microstorie de Il movimento del volo nelle scuole superiori di tutta Italia e cominciai a dialogare con migliaia di studenti e studentesse.

Fu l’inizio di un’esperienza appassionante, che da allora non si è mai interrotta. Anzi, è andata crescendo, ha preso slancio, ha ampliato i propri orizzonti: gli inviti a parlare con ragazzi e ragazze mi stanno conducendo ormai anche in Austria, Germania, Croazia, Svizzera, Ungheria. Grazie a quegli incontri continuo a sorprendermi, a dialogare con le generazioni più giovani, a cercare riposte alle loro domande, oltre che alle mie. E non smetto di sorprendermi, di emozionarmi, di imparare.

Ma tutto è partito da qui, da questo libro. Sono dunque grata ad Alessandro Bacci, Direttore editoriale di Vallecchi, che ha voluto un nuovo volo per Il movimento del volo. A questa edizione ho lavorato in modo importante. Alcune parti sono cambiate in modo significativo. Ma la storia di Rachele, di Livia, di Anna e di Emma – e degli uomini al loro fianco – è rimasta sostanzialmente la stessa, perché si inscrive nella Storia che dalla grande guerra del secolo scorso ci ha traghettati negli anni Duemila.

Ora l’affido a lettori e lettrici vecchi e nuovi. Raramente a un libro viene offerta l’opportunità di una seconda vita. Ma a volte accade. E a me pare bellissimo.»

Antonella Sbuelz vive a Udine, dove è nata. Ha condotto studi universitari a Trieste e Verona, conseguendo un Dotto­rato in Letteratura Moderna presso l’Uni­versità di Losanna. È autrice di romanzi, racconti, raccolte poetiche e saggi. Alle sue opere, tradotte in molte lingue, sono stati assegnati numerosi premi, tra cui il Premio Fiuggi Storia, il Biblioteche di Roma, il Camaiore, l’Alda Merini, il Rhe­gium Julii, il Colline di Torino. Svolge un’intensa attività culturale pres­so Scuole e Istituzioni italiane e stranie­re, continuando a dialogare con ragazze e ragazzi: grazie a loro, non smette di sor­prendersi e imparare.  Tra i suoi ultimi romanzi, Questa notte non torno (Feltrinelli, 2021; Premio Cam­piello Junior, Premio Selezione Strega Ragazzi e Ragazze), Il mio nome è A(n) sia (Feltrinelli, 2023) e Mariam (Vallecchi, 2023, Premio Palmastoria

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