Il Lugana DOC nasce dalle colline che circondano il Lago di Garda, dove il terreno argilloso e il clima mite favoriscono la coltivazione della Turbiana, uva autoctona che dà vita a vini freschi, eleganti e longevi. La denominazione, riconosciuta nel 1967 e regolamentata dal Consorzio dal 1990, copre oggi 2.600 ettari con 214 produttori, esportando oltre il 60% della sua produzione in 65 paesi. Il Lugana si distingue per la sua varietà di espressioni, che spaziano da fresche e giovani versioni a complesse riserve. Il Consorzio promuove anche pratiche di sostenibilità e un crescente turismo enologico, con esperienze immersiva nelle cantine e percorsi enoturistici certificati. Il territorio del Lugana, ricco di storia e bellezza, è una destinazione ideale per gli appassionati di vino, cultura e benessere.

Photo Credits_Consorzio Lugana 

La 57° edizione di Vinitaly si chiude con bilancio più che positivo per il Consorzio Tutela Lugana DOC, confermando la forza identitaria e attrattiva del bianco del Lago di Garda, sempre più al centro dell’attenzione di appassionati, professionisti e nuove generazioni di consumatori.

Lo stand consortile ha visto una partecipazione importante, con circa 2.000 calici versati nel corso della manifestazione: ben 100 etichette di vino di 70 aziende hanno raccontato la ricchezza e la versatilità della denominazione, affermandola come una delle realtà più dinamiche e apprezzate del panorama enologico italiano e internazionale.

Novità assoluta di questa edizione, la Secret Tasting Room ha conquistato oltre 500 persone tra giornalisti, operatori del settore ed eno-appassionati, offrendo un’esperienza di degustazione intima e immersiva, un modo coinvolgente e innovativo per conoscere ed approfondire la Doc.

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Numeri importanti anche per Vinitaly and the City, dove il Lugana ha dominato la scena in cima alla Torre dei Lamberti: circa 1.300 visitatori hanno potuto brindare con una vista mozzafiato sulla città scaligera.

“Il Lugana si dimostra ancora una volta capace di parlare e coinvolgere pubblici diversi – commenta Edoardo Peduto, direttore del Consorzio Lugana – grazie a un linguaggio moderno, competente e inedito, che valorizza l’identità del nostro territorio. Con iniziative come la Secret Tasting Room abbiamo voluto dare spazio a un’esperienza unica: un viaggio sensoriale che ha trasportato il visitatore nelle terre del Lugana, il tutto accompagnato da un ottimo calice di vino”.  

Durante la manifestazione è stato dato spazio anche a un approfondimento sull’annata Lugana DOC 2024. Le condizioni meteorologiche hanno reso la gestione agronomica particolarmente impegnativa, ma hanno anche contribuito alla nascita di vini dotati di freschezza, acidità ben integrata e intensità olfattiva, lasciando intuire un eccellente potenziale di longevità.

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Il Lugana continua così il suo percorso di crescita e promozione, portando avanti con coerenza un progetto fondato su qualità, identità e valore.

La 57° edizione del Salone dei Vini e dei Distillati si è riconfermata infatti momento clou del panorama vitivinicolo italiano e internazionale: si è conclusa con 97.000 presenze complessive e con un’incidenza degli operatori esteri che sale al 33%, da Stati Uniti, Germania e Regno Unito, mercati strategici per Il Consorzio Lugana.

Dopo il Vinitaly, il Consorzio sarà protagonista di un tour proprio negli Stati Uniti (New York, Miami e San Francisco), prima di tornare in Italia a giugno con il grande evento Armonie Senza Tempo, per la terza edizione Romana, per un’estate all’insegna dell’eleganza di questo bianco dai diversi volti nel cuore della Capitale

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