Gela, 4 Giugno 2025 – In un panorama mediatico spesso dominato da analisi geopolitiche e strategie militari, emerge una voce necessaria e profondamente umana: “L’Inverno Ucraino” di Andrea Valesini. Questo libro, un diario-reportage, ci invita a un viaggio intimo e straziante nel cuore di un popolo travolto dall’invasione russa, offrendo uno sguardo che trascende la cronaca e la politica per concentrarsi sull’indomita resilienza dell’anima umana.
Valesini, caporedattore de L’Eco di Bergamo e giornalista di vasta esperienza internazionale, ci conduce attraverso le città e le storie di un’Ucraina ferita. Dalle testimonianze agghiaccianti dei sopravvissuti agli eccidi di Bucha e Mariupol, a chi vive sotto la costante minaccia dei missili, fino al dolore straziante di chi ha perso un figlio deportato in Russia, il libro non lesina nel mostrare l’orrore del conflitto. L’inverno ucraino, metafora e realtà, simboleggia il gelo nei cuori di un popolo risvegliato il 24 febbraio 2022 dal fragore di una guerra che ha infranto la loro sovranità.
Il volume raccoglie una trentina di reportage scritti direttamente dall’Ucraina invasa, focalizzandosi sugli effetti devastanti dell’aggressione piuttosto che sulle cause. Il primo reportage, datato 7 marzo 2022 da Uzhorod, svela lo stupore iniziale per l’inattesa violenza e la speranza, presto disillusa, di una rapida risoluzione. Attraverso le storie di Kiev, Bucha, Mariupol, Leopoli, Odessa e Kharkiv, si delineano le diverse sfaccettature della sofferenza: il terrore dei bombardamenti, le ferite psichiche e psicologiche, e la desolante statistica della morte per mano delle armi. Le vite spezzate non possono essere recuperate, ma il tormento dei sopravvissuti, doloroso da ascoltare, genera anche una sorprendente forza.
Accanto al male indicibile, Valesini illumina anche il bene che emerge con prepotenza. Le pagine del libro raccontano il coraggioso soccorso dei volontari e delle ONG, la solidarietà che fiorisce tra le macerie, e l’inizio ostinato della ricostruzione, un segno tangibile di una vita che resiste e si rigenera nonostante la guerra.
“L’Inverno Ucraino” è la voce autentica degli ucraini, un grido di dolore ma anche un inno alla speranza. Ma è anche, e soprattutto, un monito potente contro la violenza della guerra, definita da Valesini come “la più vasta, profonda e impunita forma di sopraffazione”. Un libro essenziale per comprendere, empatizzare e non dimenticare.