L’inverno nelle Fiandre porta con sé una doppia verità. Da una parte, le luci, la festa, quella familiar tenerezza che accompagna i mesi più scuri dell’anno. Dall’altra, un silenzio più profondo, una città che respira con ritmo diverso, che invita chi sa ascoltare a scoprire quel che gli altri non vedono.

Da Bruges a Lovanio, da Anversa a Gent, questi borghi fiamminghi si trasformano. Non è un cambiamento esteriore – sebbene le luci e i mercatini giochino la loro parte – ma piuttosto una rivelazione. L’inverno qui non nasconde la verità dei luoghi, la espone.

Christmas-lights-in-Ghent-c-Stad-Gent-Dienst-Toerisme-Photo-by-Martin-Corlazzoli

Bruges, quando la luce diventa una guida

Dal 21 novembre 2025 al 4 gennaio 2026, Bruges si accende di una luce particolare. Il Winter Glow – il Bagliore d’Inverno – non è semplice illuminazione. È un’invito a seguire un percorso segreto, attraverso dieci installazioni luminose che conducono nei luoghi dove la città dorme davvero. Ogni luce non illumina soltanto, ma apre una porta verso un nuovo mondo, verso un’esperienza che tocca tutti i sensi.

In questa Bruges fiabesca convive però un’altra città, quella che guarda avanti. Chi sa attendere scoprirà il Concertgebouw, percepirà quell’aria di innovazione che il progetto Brusk porterà nel 2026. L’incanto e il contemporaneo qui non si escludono. Si guardano negli occhi.

Wintergloed (Bagliore invernale) | https://www.visitbruges.be/en Arte contemporanea e architettura | https://www.visitbruges.be/en

Gent, un dipinto che prende vita

A Gent, durante le feste, sembra di muoversi dentro un quadro di Bruegel. Sulla piazza Emile Braunplein, i pattinatori si muovono sul ghiaccio come figure pensate a pennellate, avvolti in tessuti caldi dai colori saturi. E se alzi lo sguardo, scopri che anche l’architettura moderna del City Pavilion sa stare al suo posto in questa scena medievale.

Non lontano, il Castello Gravensteen si trasforma. Il Winter Wonderland lo penetra come una possessione gentile: il fascino del medioevo incontra la magia del Natale, i mercatini respirano fra muri antichi, e la famiglia ritrova qui quel senso di continuità che il mondo moderno tende a erodere.

Quando il gelo morde troppo, i musei della città offrono rifugio. Il Museo di Belle Arti MKS o il Museo di Arte Contemporanea S.M.A.K. sono lì, silenziosi e accoglienti. E se sei un notturno, sappi che il primo giovedì di ogni mese le loro porte restano aperte fino alle dieci di sera, quando la città appartiene a chi sa vederla nell’oscurità.

Christmas Market | https://www.visitgent.be/en Late Thursdays at the Ghent museums | https://www.visitgent.be/en

Anversa, il calore della comunità

Dal 5 dicembre, Anversa accende i suoi fuochi. Cinque piazze si riempiono di piste di pattinaggio, e accanto a ogni lastra di ghiaccio, piccoli rifugi – i winter bar – offrono riparo e calore. Quest’anno, sulla piazza Hendrik Conscienceplein, il Devin by Sepi, nome rispettato della ristorazione anversese, prepara il suo winter bistro. Non è lusso, è condivisione.

Ma il vero riscaldamento viene dai musei. Le loro mostre autunnali e invernali indagano il mondo femminile con la serietà che merita – Women’s Business/Businesswomen al Plantin Moretus, GIRLS. On Boredom, Rebellion and Being In-Between al Momu – e si spingono fino al modernismo di Marthe Donas’ al KMKSA.

Per chi invece desidera fuggire dalla frenesia, il parco-museo Middelheim offre qualcosa di raro: sculture a cielo aperto, bellezza silenziosa, lo spazio per respirare veramente.

Exhibitions and more in Antwerp this autumn | https://www.visitantwerpen.be/en Winter in Antwerp 2025 | https://www.visitantwerpen.be/en

Lovanio, il silenzio illuminato

Il 13 dicembre 2025, il Grande Beghinaggio di Lovanio – patrimonio dell’Unesco – si accende di migliaia di candele. Non è uno spettacolo nel senso comune del termine. È una rivelazione. Le facciate antiche, illuminate da fiammelle tremolanti, accompagnate dal suono delle campane del carillon, creano un’atmosfera che tocca qualcosa di profondo. È come se la città stessa iniziasse a parlare nella lingua che capiamo solo in certi momenti della vita.

E se vuoi vedere Lovanio da una prospettiva nuova, nei giovedì di dicembre – il 4, l’8 e il 18 – puoi salire in cima alla torre della biblioteca universitaria. Quando cala la sera e le luci della città iniziano ad accendersi dal basso, comprenderai qualcosa che non potrai mai spiegare a chi non l’ha visto.

L’art trail And so change comes in waves – progetto nato per celebrare i seicento anni dell’Università – si dipinge di tinte diverse in questa stagione. Le installazioni che costellano i luoghi dell’Ateneo non guidano soltanto, invitano a perdersi. E perdersi nell’arte, durante l’inverno, è uno dei modi più sinceri per ritrovarsi.

Discover Winter Season in Leuven | https://www.visitleuven.be/en And So, Change Comes in Waves | https://www.kuleuven.be/english

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