Da Roma a Lipsia (solo andata) a partire da 20 euro (e 99 cent) per viaggiare a dicembre, gennaio e febbraio.  La nuova iniziativa di Ryanair per promuovere il turismo italiano a Lipsia merita di essere sfruttata: Lipsa è una città che vale la pena vedere. Non come punto di passaggio per altre mete, ma come destinazione turistica in sé.

Rinata dopo la caduta del Muro, oggi Lipsia vanta più di quindicimila palazzi liberty restaurati ed una grande cultura musicale che esplode in molti punti della città. Le vecchie fabbriche sono diventate loft per artisti, le case dei musicisti sono state trasformate in musei d’avanguardia dove il virtuale si lega alla storia per portare nel futuro la musica che ha fatto grande la città.

Da vedere il Museo della Stasi (dove sicuraente penserete al film Le vite degli altri). Tutto è rimasto come all’epoca: le tende, i colori, le carte, le finestre. All’interno si respira un’aria pesante ma che offre una importante documentazione storica. Proprio da Lipsia  partì infatti, il 9 ottobre 1989, la rivoluzione pacifica che portò alla caduta del Muro di Berlino.  Quel giorno, più di settantamila cittadini del Leipziger Ring scesero nelle strade al grido “Noi siamo il popolo”. Le immagini della “Dimostrazione del Lunedì” dell’ottobre ’89 fecero il giro del mondo: Lipsia, la cenerentola della DDR, stava posando la prima pietra della Germania unita.

a.m.d.l.

La Gewandhaus di Lipsia