“La sensazione di libertà, di immedimarsi nella natura, di correre con il vento in faccia e tra il profumo dei fiori e dell’erba solo la bicicletta può darla. In bici si ha il tempo di vedere il paesaggio, di scorgere la lucertola  che quasi ti taglia la strada, di sentire il canto assordante delle cicale e quello più armonioso dei grilli”

“Sei per Binda o sei per Guerra?”

Per la collana O2 di Edicicloeditore, Margherita Hack ci racconta la sua vita in bicicletta, dall’infanzia a Firenze, ai ciclisti del Giro d’Italia d’anteguerra, e poi gli studi e il lavoro come astrofisica, la politica e la visione ecologista, lo sport da giovane e quello della terza età.

La bici è molto presente anche se a volte Margherita Hack parla di motocicli e automobili come mezzi di trasporto, ma la bicicletta torna sempre, prepotentemente amata per raggiungere il luogo di lavoro o per divertimento.

Questo è un libro dove passano i ricordi di una donna anticonformista, sportiva e con un forte impegno civile, il racconto comprende anche gli animali di casa Hack, amata compagnia tra le mura domestiche e di passeggiate nella natura. Tutta la visione di Margherita Hack è volta a un’ambiente da conservare, anzi da recuperare per un migliore stile di vita.

“La bicicletta è sempre l’esercizio fisico più consigliato a persone da rottamare come me. Ma fare le giratine da qui a Barcola e indietro non mi diverte, d’altra parte anche la dolce salita della Costiera mi dà troppo affanno. Devo concludere che non avrò una quarta giovinezza e dovrò decidermi ad attaccare la bicicletta al fatidico chiodo:”   U.B. ©2012

MARGHERITA HACK in Alfonsina e la bici ©

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