Domenica 4 marzo si rinnova l’appuntamento con la Giornata Nazionale delle Ferrovie dimenticate. Decine di eventi si svolgeranno durante la giornata in tutta Italia, dal Piemonte alla Sicilia, con l’obiettivo di tramandare alle giovani generazioni il valore e l’importanza della ferrovia come mezzo di trasporto sostenibile, di promuovere la conoscenza del patrimonio storico delle ferrovie italiane, di spingere alla riattivazione, come ferrovie turistiche, delle piccole ferrovie soppresse o scarsamente esercitate. Sarà come sempre la riscoperta popolare del patrimonio ferroviario minore da tutelare e salvare nella sua integrità, trasformandolo in percorsi verdi per la riscoperta e la valorizzazione del territorio o ripristinando il servizio ferroviario con connotati diversi e più legati ad una fruizione ambientale e turistica dei luoghi.

La Domenica vedrà la partecipazione di migliaia di persone (circa 20 mila nell’edizione dello scorso anno) che faranno escursioni a piedi e in bicicletta su tratte ferroviarie in abbandono, con treni storici speciali, visite guidate agli impianti. Ci sarà chi per questa domenica effettuerà un viaggio speciale a bordo di un treno storico al traino di una locomotiva a vapore FS di inizio Novecento, per celebrare i 150 anni dell’inaugurazione della tratta Rimini – Ancona, percorrendo l’attuale linea ferroviaria sulla quale sarà possibile osservare la “nascita” delle città turistiche adriatiche che devono il proprio sviluppo all’arrivo della ferrovia; chi farà la corsa sull’antica Avellino – Rocchetta Sant’Antonio, ora a rischio di chiusura definitiva; chi sulla Sulmona-Carpinone in Molise, tratta dalla valenza turistica formidabile servendo da accesso al Parco Nazionale d’Abruzzo, che ha fatto l’ultima corsa il 12 dicembre 2011; chi allestirà mostre con foto d’epoca e rotabili storici. Si potrebbe continuare a lungo citando tutte le regioni italiane: l’elenco completo degli eventi è pubblicato e costantemente aggiornato sul sito www.ferroviedimenticate.it dove sono riportati i programmi di tutte le iniziative legate alla quinta Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate.

La Quinta Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate è indetta da Co.Mo.Do. (Confederazione per la Mobilità Dolce), con la partecipazione di un nutrito gruppo di Associazioni (FAI, WWF Italia, Legambiente, Italia Nostra, Touring Club Italiano, Società Geografica Italiana, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Aipai-ICSIM, Club alpino italiano, Ferrovie Turistiche Italiane, Ass. Italiana Greenways e tante altre realtà nazionali e territoriali). Alla giornata hanno inoltre conferito il proprio patrocinio le Regioni Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Puglia.

L’edizione del 2012 sarà anche contrassegnata dall’appello delle Associazioni ambientaliste, di utenti e della mobilità sostenibile riunite sotto l’egida di Co.Mo.Do., contro la chiusura di alcune linee ferroviarie sia a servizio delle comunità locali, sia quale strumento di valorizzazione dell’escursionismo compatibile con la tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale italiano. Fra le linee colpite vi è la Sulmona – Castel di Sangro, la più alta ferrovia italiana, che costituiva una possibilità di accesso al Parco Nazionale d’Abruzzo nel pieno rispetto del paesaggio e delle compatibilità ambientali, la Mortara – Casale – Asti, itinerario che costituiva un prezioso collegamento diretto tra Milano il Monferrato e le Langhe, la breve tratta tra Castellamare e Gragnano, nell’area metropolitana di Napoli, o ancora la Caltagirone – Gela realizzata per rimediare all’isolamento della Sicilia meridionale ed ora interrotta per il crollo di un ponte non ripristinato.

Evento collaterale alla Giornata sarà il Concorso fotografico “Le Scuole in treno”, organizzato da Co.Mo.Do. con il Ministero della Pubblica Istruzione e sponsorizzato dall’Associazione ambientalista Alpine Pearls: un viaggio reportage attraverso le linee ferroviarie secondarie d’Italia, rivolto a studenti/ fotografi e appassionati viaggiatori delle ferrovie locali e secondarie in genere con lo scopo di documentare lo stato di salute del nostro patrimonio ferroviario minore.