La 22ª edizione organizzata in sinergia con Trentino Marketing

«SETTEMBRE ROTALIANO» SVELA IL PRINCIPE DEI VINI

“Alla scoperta del Teroldego” è la manifestazione, organizzata a Mezzocorona, che dal 31 agosto al 2 settembre ci accompagna alla scoperta del prezioso vino autoctono trentino, del buon cibo e dell’enologia di qualità  

Il principe dei vini trentini torna dal 31 agosto al 2 settembre con un evento ad esso dedicato. “Alla scoperta del Teroldego”, che trova spazio nella cornice della 22ª edizione di “Settembre Rotaliano”, è un tributo al prezioso rosso, prodotto di eccellenza della Piana Rotaliana e del Trentino.

“Settembre Rotaliano” è tante manifestazioni in una: musica, aggregazione, enogastronomia, spettacolo, grazie alle associazioni di Mezzocorona che, per tre giorni, nei propri stand allestiti in altrettanti scorci del centro accolgono i visitatori e coinvolgono l’intero paese. A cominciare dal “buon mangiare”, in compagnia di Slowfood, che propone alcuni presidi strettamente legati al territorio provinciale, come la Mortandèla e il Casolet, itinerari enogastronomici aventi come comune denominatore l’eccellenza e la riscoperta della genuinità e della tracciabilità alimentare.

All’interno della kermesse il vero protagonista è il rosso rotaliano, grazie alla manifestazione “Alla scoperta del Teroldego”. Nella splendida corte di Palazzo Conti Martini, rinnovata e appena riaperta al pubblico dopo una ristrutturazione dei particolari architettonici, ventuno cantine propongono le proprie etichette di Teroldego Rotaliano D.O.C., dando l’opportunità ai visitatori di assaporare questo nobile vino in un ambiente davvero suggestivo, accompagnati da sommelier professionisti che li seguono e li consigliano nel proprio percorso di degustazione proposto nella duplice veste di wine bar o al tavolino. Accanto alle degustazioni è in programma l’incontro con i produttori, nella giornata di venerdì 31, dalle 16 alle 22.30, per conoscere i segreti e i procedimenti che stanno dietro la produzione di un vino di qualità. Il Teroldego Rotaliano D.O.C. è infatti un vitigno autoctono conosciuto fin dall’antichità come “principe” fra i vini trentini che, grazie alle sue qualità, si è saputo ritagliare un ruolo di grande prestigio nell’ambito enologico.

La leggenda narra che a fecondare la Piana Rotaliana, terra del prezioso nettare, fu il sangue di un drago che albergava nelle grotte dell’eremo di San Gottardo sulla montagna che sovrasta Mezzocorona, colpito a morte da un cavaliere che voleva liberare la sua terra dal giogo dell’inquietante rettile. Caratteristiche come colore rosso scuro, profondità, ricchezza, riflessi granati, lo rendono un nettare davvero intrigante, da conoscere in queste tre serate, con il sottofondo musicale della voce calda e sensuale dell’artista Lorena Longo, cantautrice di talento che sa sprigionare emozioni. Uscendo dal palazzo, per conoscere il Teroldego “sul campo”, ecco invece sabato e domenica alle ore 18.30 due incontri per scoprire come viene coltivato questo “rosso” corposo, con l’opportunità riservata ai visitatori di partecipare alle fasi della vendemmia.

Tra le altre manifestazioni di contorno, da segnalare l’iniziativa della Strada del Vino e dei Sapori della Piana Rotaliana, che propone un appuntamento con “Doc, denominazione di origine cinematografica” per giovedì 30 agosto alle ore 20, presso la distilleria G. Bertagnolli di Mezzocorona con visita all’azienda in compagnia dei padroni di casa, per continuare con una degustazione di vini e di grappe della cantina abbinati a un’accurata selezione di prodotti gastronomici del territorio. Finiti gli assaggi, sullo schermo iniziano a scorrere le immagini di “I giorni della vendemmia” di M. Righi. Sempre in tema di vino e film, da segnalare che nei prossimi giorni proprio la Piana Rotaliana sarà il set per la fiction Rai “Una buona stagione”, diretta da Gianni Lepre con Ottavia Piccolo.

“Settembre Rotaliano” è una manifestazione organizzata dalla Pro loco di Mezzocorona in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e Trentino Marketing.

Palazzo Martini

sorge nel cuore del paese di Mezzocorona (TN), avvolto nel verde dei vigneti e del giardino, e ben rappresenta una tipica dimora di nobiltà di campagna del tempo.

Di semplice e garbata eleganza, l’edificio padronale a due piani, risale alla seconda metà del XVII° sec., e nello stile concilia il decoro della nobiltà con il temperamento contadino, semplice e concreto.

Fu edificato dalla Casata De Vescovi, e passò poi alla famiglia dei Conti Martini, nobili originari di Riva del Garda, ma all’epoca residenti a Calliano, portato in dote da Teresa De Vescovi che si congiunse in matrimonio con il Conte Carlo Martini (1714). Gli affreschi, le decorazioni e gli arredi che animano gli interni del palazzo, riassumono secoli di storia e di stili, che vanno dal 1700 ad inizio 1900.

Prospiciente al Palazzo è il giardino, gradevole e gentile dove una grande quercia boema vigila imponente. Dal giardino si accede verso sud alla più ampia delle due vigne che circondano il complesso architettonico, verso ovest invece un cancello conduce ad un cortile interno, lastricato dove si sviluppa il nucleo primitivo che faceva parte di uno dei numerosi masi fortificati della piana Rotaliana, antecedente perciò all’edificio padronale a cui si appoggia lungo un lato.

Qui le cantine voltate a botte, la scuderia, ampi fienili e granai al piano superiore, si sviluppano attorno al cortile quadrato, con caratteristiche scale e ballatoi in legno che percorrono gli edifici in tutta la loro lunghezza. La continuità degli edifici è interrotta ancora verso nord-ovest dall’accesso ad un secondo vigneto.

L’ultima generazione dei Conti Martini ha ceduto la proprietà nel 2003 alla Cassa Rurale di Mezzocorona, che in alcune significative occasioni ha aperto al pubblico questo gioiello architettonico della borgata.

Palazzo Conti Martini