Il 3 febbraio 2013 si svolgerà nuovamente il noto Schellerlaufen di Nassereith vicino al passo Fernpass nel Tirolo austriaco. Si tratta di una sfilata di carnevale insolita, un’usanza antica che coinvolge tutto il paese e che si svolge solo ogni tre anni.

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Il carnevale di Nassereith è una delle usanze più sofisticate e più colorate di tutto il Tirolo. Essa è conosciuta soprattutto per la “sfilata dei belli” (Schöne-Zug) con i suoi favolosi costumi, una sinfonia di colori realizzati con impegnativa arte manifatturiera. Gli insoliti vestiti del carnevale di Nassereith sono anche espressione della storia del luogo. Situata sull’antico percorso romano della Via Claudia Augusta, qui passarono molti artisti e commercianti con prodotti fini e costosi. Nell’antico castello di Fernstein che si trova a poca distanza da Nassereith, ebbero luogo molti balli in costumi e feste sfarzose. Di queste attivitàsi trovano tracce nei costumi odierni di chi sfila nel carnevale di Nassereith. Le enormi maschere facciali vengono tutte costruite a mano dalla famiglia Kranewitter, una nota famiglia locale di artisti. La sfilata del carnevale ha una grande importanza nella vita sociale del paese. Tutti si uniscono per lo scopo comune di fare una sfilata eccezionale, indipendentemente del colore politico, delle differenze di età, dalle differenze sociali e professionali. Il carnevale le cancella tutte. Ogni mano serve e ognuno fa del suo meglio per far sì che lo Schellerlaufen si svolga al meglio. Solo gli uomini possono mascherarsi, mentre le donne creano a mano preziosi costumi e accessori.
Il “gruppo degli orsi“, il cuore della sfilata del carnevale di Nassereith
Fra le figure centrali del Schellerlaufen ci sono l’orso e il suo domatore. Quest’ultimo rappresenta l’inverno che tiene ancora forte nelle grinfie la primavera, rappresentata dall’orso. L’enorme maschera del domatore di orsi è la più preziosa della sfilata. I suoi tratti ricordano i gruppi slavi con gli orsi, che passavano da paese a paese per far divertire la gente. Il domatore porta in testa una parrucca con cappelli neri striati di grigio e un piccolo cappellino rosso mentre il costume dell’orso è realizzato interamente con pelli di pecora. I due vengono accompagnati da un fischiatore, che con un piffero suona sempre la stessa breve melodia e dal “raccoglitore”, una figura che raccoglie monete sfilando con una piccola borsa simile a quelle usate in chiesa per le offerte. La lotta simbolica tra l’orso e il suo domatore è il centro della sfilata carnevalesca.

La sfilata dei belli: “Schöne-Zug“
Tra le maschere della sfilata spiccano anche “i belli”, ovvero “schöne”, che a buon diritto portano questo nome. Si tratta del gruppo più numeroso e colorato della sfilata. Ne fanno parte tre caratteri carnevaleschi: Scheller, Roller e Kehrer. Lo Scheller deve il suo nome alla Schelle che è un enorme campanaccio che può pesare fino a 30 kg e che ha dato anche il nome alla sfilata. Vestita di molti colori, la figura porta un’immensa maschera di legno con enormi baffi e un cerchio a forma di corona in testa. La sua controfigura è il Roller, caratterizzato da una cintura con mille piccole campane che suonano mentre si esibisce salterellando davanti allo Scheller in preciso rituale. Il suo viso è coperto dalla maschera di un uomo giovane con baffetti sottili. Il Kehrer, ovvero “colui che spazza” ha in mano una enorme scopa naturale riccamente ornata che precede le figure del Roller e dello Scheller. A differenza dalle altre, la sua maschera porta una barba sul mento. Queste tre figure vengono inoltre accompagnate dal Ruaßler, vestito con una camicia ed un pantalone allegro pieno di colori. Il suo nome significa fuliggine e lui deve il suo nome al fatto che ogni visitatore non attento riceve da lui un marchio di fuliggine in viso. Se gli riesce, lui esprime la sua gioia tenendo in orizzontale una scopa e facendo un grande salto con tutti e due i piedi. La figura più incisiva del gruppo dei Scheller è il cosiddetto Sackner. La figura, più alta delle altre, porta la maschera di legno di una brutta vecchiae una gonnellina di ben 20 metri di stoffa che si chiama Wifling. Il suo compito è di creare spazio per le altre maschere e per farlo la figura danza in cerchio facendo così svolazzare l’enorme gonna. Il nome Sackner deriva da sacco, una sacca di pelle riccamente ornata e piena di turaccioli che batte contro gli spettatori per farli indietreggiare. Mentre le altre maschere sfilano in silenzio, lo Sackner si esprime con alte grida di gioia, il caratteristico grido del Sackner.

Altri carnevali in Tirolo

La sfilata degli “Schleicher” a Telfs
Nell’anno 2015 gli abitanti di Telfs festeggeranno nuovamente il loro Carnevale. Grazie allo sfarzo dei loro colori, all’antichità di questa tradizione ed alla sua vivacità la sfilata degli Schleicher di Telfs è una delle manifestazioni carnevalesche più importanti dell’arco alpino. http://www.schleicherlaufen.at

La sfilata “Schemenlauf” e la “Buabefasnach” a Imst
Accade solo ogni 4 anni che gli abitanti di sesso maschile di Imst indossino costumi carnevaleschi. Per un giorno danze e spettacoli nelle vie e nei vicoli di Imst scandiscono la vita della cittadina. Il prossimo appuntamento è nel 2016. Per preparare i ragazzi a partecipare al Carnevale, due anni prima (allora nel 2014) che si tenga la Schemenlauf vera e propria viene organizzato un Carnevale dei piccoli, cui partecipano i ragazzi dai 6 ai 16 anni. Tutto si svolge esattamente come nella manifestazione dei grandi, ma più in piccolo. http://www.fasnacht.at

L’usanza del Blochziehen a Fiss
Al centro del Blochziehen di Fiss si trova un tronco di pino cembro. L’usanza del Blochziehen vuole che il tronco sia trasportato attraverso il villaggio. Questa manifestazione carnevalesca viene organizzata, con grandi preparativi, ogni quattro anni e il 26 gennaio 2014 ritornerà finalmente a farci gioire. www.blochziehen.at

Corsa dei “Wampeler” ad Axams, 07.02.2013
Ogni anno il giovedì grasso Axams invita alla tradizionale “Corsa dei Wampeler”: giovani uomini che indossano cappelli neri, spaventose maschere e camice bianche imbottite attraversano il paese da “Wampeler“ (nell’idioma locale “Wampeler” significa “colui con la grossa pancia“). I cavalieri a cavallo fanno da antagonisti e cercano di osteggiare i Wampeler per sporcare loro la camicia. Più Wampeler riescono ad arrivare alla fine con la camicia non imbrattata, migliore dovrebbe essere il raccolto dell’anno.
Chi non ha tempo di assistere alle manifestazioni e desidera sapere di più su queste usanze tradizionali può visitare tutto l’anno tre musei tematici dedicati al Carnevale: il “Haus der Fasnacht“(casa del carnevale) ad Imst (http://www.hausderfasnacht.at), il “Noaflhaus“ a Telfs (http://www.telfs.com/noafl) e il “Fasnachtsmuseum” (museo del carnevale) a Nassereith (http://www.fasnacht-nassereith.at).

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