Dopo il successo ottenuto al Palazzo delle Esposizioni di Roma, con una media di oltre 1.000 visitatori al giorno fin dalle prime settimane, arriva allo Spazio Oberdan di Milano, dal 20 febbraio al 1° maggio 2013, la grande rassegna antologica dedicata a Robert Doisneau.

1950_copyright © atelier Robert Doisneau

Per iniziativa della Provincia di Milano, dell’Atelier Doisneau, della Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia e di Civita, con il patrocinio della Ville de Paris, la mostra, dal titolo Paris en liberté, presenta oltre 200 fotografie originali, scattate da Doisneau nella Ville Lumière tra il 1934 e il 1991.

Il percorso espositivo, organizzato per aree tematiche, ripercorre i soggetti a lui più cari, e conduce il visitatore in un’emozionante passeggiata nei giardini di Parigi, lungo la Senna, per le strade del centro e della periferia, e poi nei bistrot, negli atelier di moda e nelle gallerie d’arte della capitale francese.

I soggetti prediletti delle sue fotografie in bianco e nero sono infatti i parigini: le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali e il loro modo di vivere questa città senza tempo.

Quella che Doisneau ha tramandato ai posteri è l’immagine della Parigi più vera, ormai scomparsa e fissata solo nell’immaginario collettivo; è quella dei bistrot, dei clochard, delle antiche professioni; quella dei mercati di Les Halles, dei caffè esistenzialisti di Saint Germain des Prés, punto d’incontro per intellettuali, artisti, musicisti, attori.

In mostra, si possono ammirare alcuni dei suoi capolavori più famosi, tra cui il Bacio dell’Hotel de Ville, divenuta l’icona più riconoscibile della sua arte. La foto, scattata nel 1950, ritrae una coppia di ragazzi che si bacia davanti al municipio di Parigi mentre, attorno a loro, la gente cammina veloce e distratta. L’opera, per lungo tempo identificata come un simbolo della capacità della fotografia di fermare l’attimo, non è stata scattata per caso: Doisneau, infatti, stava realizzando un servizio fotografico per la rivista americana Life, e chiese ai due giovani di posare per lui.

Selezione per il Concert Mayal, 1952_copyright © atelier Robert Doisneau

Robert Doisneau (1912-1994), che amava paragonarsi a Eugène Atget, uno dei maestri della fotografia del Novecento, percorre fotograficamente le periferie di Parigi per “impossessarsi dei tesori che i suoi contemporanei trasmettono inconsciamente”.

È una Parigi umanista e generosa ma anche sublime che si rivela nella nudità del quotidiano; nessuno meglio di lui si avvicina e fissa nell’istante della fotografia gli uomini nella loro verità quotidiana, qualche volta reinventata. Il suo lavoro di intimo spettatore appare oggi come un vasto album di famiglia dove ciascuno si riconosce con emozione.

Noto oggi al grande pubblico, Doisneau, dopo essersi diplomato alla École Estienne, scopre la fotografia da giovane, mentre lavora in uno studio di pubblicità specializzato in prodotti farmaceutici. Nel 1931 è operatore da Vigneau e nel 1934 è fotografo per le officine Renault da dove viene licenziato cinque anni più tardi per assenteismo. Nel 1939 diviene fotografo-illustratore free-lance e nel 1946 entra definitivamente nell’agenzia Rapho. Nel 1974 la Galleria Chateau d’Eau di Toulouse espone le sue opere e, a partire dagli anni Settanta, ottiene i primi importanti riconoscimenti. Da allora le sue fotografie vengono pubblicate, riprodotte e vendute in tutto il mondo.

Autore di un grande numero di opere (gli archivi di Robert Doisneau comprendono circa 450.000 fotografie), Doisneau è diventato il più illustre rappresentante della fotografia “umanista” in Francia. Le sue immagini sono oggi conservate nelle più grandi collezioni in Francia, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna e sono esposte in tutto il mondo.

La mostra giunge allo Spazio Oberdan di Milano, dopo essere stata presentata a Parigi all’Hotel de Ville, in Giappone al Mitsukoshi di Tokyo e all’Isetan Museum di Kyoto e a Roma.

Durante tutto il periodo di apertura, l’esposizione sarà accompagnata da una serie di eventi collaterali dedicati a Parigi e alla fotografia, a partire da una inedita rassegna cinematografica a cura della Fondazione Cineteca Italiana e altri incontri culturali.

Informazioni: tel. 02.4335.3522; servizi@civita.it

www.provincia.milano.it/cultura

 

Autoportrait au Rolleiflex, 1947_copyright © atelier Robert Doisneau

ROBERT DOISNEAU. Paris en liberté – Milano, Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) – 20 febbraio – 1 maggio 2013

 La mostra è promossa da Provincia di Milano

 con il patrocinio di: Mairie de Paris

 ideata da Atelier Doisneau

Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia

prodotta e organizzata da Civita

La mostra è accompagnata dalla pubblicazione in edizione italiana del libro Robert Doisneau-Paris en liberté, edito da Ippocampo (Milano, 2010) e distribuito da Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia. 400 pagine; 560 foto b/n, formato 25 x 32 cm, rilegato in tela, prezzo in mostra 50,00 Euro.

 Informazioni e prenotazioni 02.4335.3522; servizi@civita.it

 Orari martedì e giovedì h 10 – 22; mercoledì, giovedì, venerdì, domenica h 10 – 19.30; lunedì chiuso

Biglietti  € 9,00 intero – € 7,50 ridotto, minori di 18 e maggiori di 65 anni, minori da 6 a 18 anni, studenti fino a 25 anni, gruppi di almeno 15 persone, titolari di apposite convenzioni e coupon – € 3,00 ridotto speciale scuole – Gratuito per minori di 6 anni, portatori di handicap e accompagnatori, giornalisti e guide turistiche, un accompagnatore per gruppo, due insegnanti accompagnatori per classe

Audioguida della mostra, gratuita per tutti i visitatori