La capitale  è una meta irresistibile per gli amanti dello shopping, offrendo innumerevoli occasioni a prezzi convenienti nei grandi magazzini, nei mercati tradizionali e nelle strade notturne movimentate e vivaci. Se si vogliono concludere buoni affari si deve tener presente che innanzitutto bisogna sapere con precisione cosa cercare e, una volta effettuata la scelta, è d’obbligo contrattare il  prezzo.

Molto popolare è sicuramente l’artigianato locale: l’offerta è molto ampia, dalle sete pregiate ai vasellami e ceramiche di qualità, legno intagliato (TEAK) e oggetti di vimini.

In Thailandia la tessitura della  seta  è una tradizione secolare che a metà del secolo scorso però ha attraversato un periodo difficile. Per preservare questa arte antica, nel 1976 la Regina ha istituito un  programma per promuovere i centri dove vengono insegnate le tecniche per l’uso del filarello e del telaio a mano, secondo gli antichi metodi. Esistono varie qualità di seta: la seta “mudmee”, i cui caratteristici motivi geometrici sono ottenuti mediante un particolare procedimento di tintura del filato, le sete trasparenti e velate, e quelle per abiti o per tappeti, per citarne alcune.

Come la seta anche il legno di  teak  ha quasi rischiato di scomparire, a causa dello sfruttamento sregolato del legname che veniva utilizzato per la creazione di qualsiasi tipo di oggetto. Oggi infatti  nessun pezzo di legno può essere esportato se non sottoforma di prodotto finito, per preservarne l’utilizzo e mettere in risalto il talento degli artisti thailandesi. Che si tratti di una miniatura di elefante di pochi grammi, o di una statua a grandezza naturale alta due metri e pesante come un vero pachiderma, la precisione dei dettagli risulta essere l’elemento caratteristico che distingue il minuzioso lavoro di questi scultori del legno. Gli incisori thailandesi sono anche famosi per la loro abilità nel costruire mobili e pezzi di arredamento, alcuni dei quali con realistiche scene di vita thailandese scrupolosamente ricreate nel legno: questo materiale è così prezioso che nessun pezzo viene sprecato e persino il più piccolo frammento è riutilizzato. Le naturali irregolarità del legno vengono stuccate con l’argilla e poi levigate fino a rendere liscia la superficie. Poi, in diversi mesi, vengono applicati sette strati di smalto e alla fine aggiunto un motivo decorativo in lamine d’oro.

Un altro ambito in cui i thailandesi esprimono la loro creatività è nella pittura a mano di  ombrelli  e ventagli, che oggi vengono usati soprattutto come oggetti decorativi. Sono ancora fatti con materiali usati in origine come bambù, rayon o cotone: la carta viene estratta dalla corteccia degli alberi di gelso, i listelli sono preparati a mano e i forellini vengono praticati con punzonatrici azionate a pedale e solo alla fine vengono dipinti a mano.

E’ il nord della Thailandia il luogo adatto per acquistare artigianato tribale come stoffe pregiate, singolari capi di abbigliamento e accessori delle tribù delle montagne.

Anche gli arazzi  “kalaga” di velluto nero, ornati in rilievo con filamenti metallici, lustrini e pietre semipreziose sono un prodotto molto popolare e particolare. Alcuni di questi drappi ornamentali possono raggiungere i 5 metri di lunghezza, altri sono stati adattati per fare cuscini, quadri e borse a tracolla. Le figure che luccicano sui kalaga descrivono scene e personaggi delle antiche leggende sanscrite, le vite di Buddha e le vicende mitologiche del Ramayana.

Un altro prodotto tipico sono le ceramiche  “Bencharong” che un tempo venivano prodotte esclusivamente per i Re della Thailandia. Si tratta di oggetti in porcellana smaltata dalle luminose decorazioni simmetriche. Le ciotole, i vasi e i centrotavola sono bordati in oro 24 kt.

Anche le scatolette per la noce di betel sono prodotti tipici thailandesi e fanno parte degli oggetti in uso nelle corti reali, o anche regalo di nozze tramandato di generazione in generazione presso le famiglie rurali. Il “kit” porta betel  consiste in vari piccoli contenitori per ognuno degli ingredienti necessari: la noce di betel, la foglia, la scorza e la calce color corallo.

Sono diverse le grandi marche che producono pregiati manufatti thailandesi:


  • Jim Thompson House

Questo marchio prende il nome dall’uomo che lo fondò spirandosi a magnifici esempi di architettura domestica thailandese. Jim Thompson giunse in Thailandia con l’esercito USA alla fine della seconda guerra mondiale e riuscì a rivitalizzare l’industria della seta thailandese, prima di sparire misteriosamente in Malesia. Sin dagli anni ‘50 è il nome di riferimento per la seta thailandese più pregiata. Oltre al negozio principale, si trovano 17 boutiques a Bangkok più numerose altre in Thailandia e nel mondo. Vende tessuti al metro, abiti e accessori confezionati con sete dai colori sgargianti.


  • H.M. Silk Factory.

Offre una vastissima scelta di seta artigianale mutmee, realizzata con fili di seta tinti solo con procedimenti naturali.


  • Shinawatra.

    Dopo i negozi di Jim Thompson, ecco un altro marchio dedicato alla seta di qualità.



  • Lambert Industries

    E’ uno dei più raffinati conoscitori di gemme della Thailandia ed è noto soprattutto per zaffiri e rubini.



  • Institute of Gemological Sciences.

    Situato in Silom Road a Bangkok è l’Istituto dedicato alle  gemme thailandesi.

Per avere la certezza di scegliere pezzi di valore è meglio affidarsi ad antiquari selezionati che rilascino un certificato di autenticità. I più conosciuti a Bangkok sono:

Amantee: dedicato all’antiquariato Thai e tibetano.

Elephant House: rarità di pezzi antichi provenienti dal Myanmar.

Lamont: antiquario di mobili e oggetti d’arte decorativa proveniente da tutta l’Asia, con sede anche a Phuket.

Oriental Art of Living: mobili Thai, Laotiani e Cambogiani.

Paul’s Antiques: è uno degli antiquari più affidabili.

Siamraj: è il posto giusto per chi predilige le ceramiche tradizionali, in particolare Benjarong.


River City Art & Antique Centre: un intero centro commerciale dedicato all’antiquariato. Decine di gallerie espongono pezzi originali certificati: esempi della produzione etnica dei popoli dell’Indonesia, Nepal, Bhutan, opere della raffinata cultura cinese e dell’arte Khmer e Thai.