Henry Cartier-bresson ©

Per chi viaggia, la fotografia è il mezzo per fissare i momenti vissuti. Registrate dall’apparecchio fotografico le emozioni, le persone e i paesaggi, l’architettura e l’arte possono essere trasferite su carta per perpetuare l’attimo vissuto durante il viaggio. E diventa arte la fotografia, delicata rappresentazione di un’emozione o semplice cartolina. Ultima nata tra le arti, è vissuta avventurosamente per crescere tecnicamente: acidi e fissaggi, pellicole sempre più sensibili (alla luce), bianco e nero e poi colore, trasparenze… ora la camera oscura si chiama bianca, perché trasferitasi dentro il computer. L’apparecchio fotografico è diventato il fido compagno del viaggiatore, dai primi aristocratici fotografi di viaggio, dediti a riportare volti a abitudini di popoli e luoghi lontani, sostituendo i disegni che assolvevano, fino ad allora, la stessa funzione.

Henry Cartier-bresson ©

Henry Cartier-Bresson è uno dei maggiori fotografi dello scorso secolo, nato nel 1908 e morto nel 2004 ha segnato la storia della fotografia.Inizia come pittore e poi passa alla sperimentazione con la fotografia dopo un anno passato in in Costa d’Avorio e il ritorno in Francia. Compra una Leica e parte per un viaggio che lo porta nel sud della Francia, in Spagna, in Italia e in Messico.

L’ansia che rode Cartier-Bresson in questo suo viaggio fra le immagini del mondo lo porta ad una curiosità insaziabile, incompatibile con l’ambiente borghese che lo circonda, di cui non tollera l’immobilismo e la chiusura, la piccolezza degli orizzonti. Nel 1935 negli USA inizia a lavorare per il cinema con Paul Strand; tiene nel 1932 la sua prima mostra nella galleria Julien Levy.

Dal 1948 al 1950 è in Estremo Oriente. Nel 1952 pubblica “Images à la sauvette”, una raccolta di sue foto (con copertina, nientemeno, che di Matisse), che ha un’immediata e vastissima eco internazionale.

Dopo una serie di viaggi (Cuba, Messico, India e Giappone), dal 1966 si dedica progressivamente sempre più al disegno, lasciando però in eredità scatti che sono la storia dell’immagine fotografica.   U.B. ©2012

Henry Cartier-bresson ©

 

HENRI CARTIER-BRESSON Immagini e parole

da venerdì 20 gennaio al 6 maggio 2012

HENRI CARTIER BRESSON

IMMAGINI E PAROLE

20 gennaio-6 maggio

Palazzo Incontro

La nuova mostra di Palazzo Incontro, promossa dalla Provincia di Roma nell’ambito del Progetto ABC Arte Bellezza Cultura, è organizzata da Contrasto, Magnum Photo e Fondation Cartier Bresson in collaborazione con Civita.

Quarantuno fotografie tra le più suggestive del grande maestro della fotografia in bianco e nero accompagnate dal commento, tra gli altri, di Aulenti, Balthus, Baricco, Cioran, Gombrich, Jarmusch, Kundera, Miller, Scianna, Sciascia, Steinberg e Varda.

La mostra rappresenta un’occasione unica per contemplare e comprendere Cartier-Bresson e grazie ai commenti, per approfondire i temi legati alla fotografia: il suo potere comunicativo. le sue peculiarità stilistiche, il suo ruolo.