Se si parla di birra, non si capisce certamente il senso del titolo. Veramente non si capisce neppure come una birra possa chiamarsi così, poi scorrendo il sito del produttore si incomincia ad abituarsi, visto che sotto la voce “birre” ci sono 4 categorie: le classiche, le stagionali, le trentatré e le bizzarre. Mettiamo di considerare perle ai Porci una birra bizzarra e andiamo a vedere se la troviamo in questa categoria: dopo la presentazione e le giustificazioni della casa scorriamo la lista e Perle ai Porci c’è!  Questo ci dice a riguardo il produttore: “Le Bizzarre sono le nostre birre più originali, talvolta decisamente sperimentali e di difficile definizione: vengono prodotte una sola volta l’anno, una per ogni mese in base all’annata, e sono disponibili in quantità limitate in diversi formati: bottiglie, fusti e cask, a seconda delle tipologie. Creazioni differenti, ognuna con un proprio carattere, accomunate dalla straordinaria creatività che caratterizza le rispettive ricette. Scoprite il lato bizzarro della Birra del Borgo!”

Decisamente le birre presenti lasciano stupefatti, si va dalla Sedicigradi: “Birra unica e caratteristica nel panorama brassicolo internazionale. SEDICI i gradi alcoolici, come SEDICI i mesi di maturazione ed invecchiamento in barrique. La maturazione in legno dona complessità nei profumi, nei sapori e nel colore. Nettare d’orzo color ebano, denso ed impenetrabile nel bicchiere sprigiona sentori atipici per una birra, va dalle nuances di vaniglia e noci, passando per profumi di malto per finire con dei decisi richiami di maderizzazione e tostatura. Buona mineralità e delicata dolcezza.” Sedici gradi alcolici, maturazione in barrique veramente qualcosa fuori dalle regole, geniale! Troviamo poi la Rubus, in cui il Rubus… idaeus non è altro che il lampone, messo nella birra Duchessa per innestare una nuova fermentazione e creare una birra rosa da presentare come aperitivo al posto dello spumante rosé. Le Anniversario per celebrare la fondazione del birrificio, ogni anno una ricetta diversa. Ogni anno luppoli diversi. Ogni anno tecniche di lavorazione diverse. Ancora la KeTo Reale  con aggiunta di tabacco! Hoppy Cat, l‘assaggio lascia sbigottiti! Le intense note resinose e luppolate, tipiche del luppolo americano che si utilizza, vanno a fondersi con le fragranti nuances di torrefatto. 

E ce ne sono altre, logicamente anche Perle ai Porci, birra stout alla quale vengono aggiunte, in fase di bollitura del mosto, ostriche fresche con tutto il guscio, le Fin de Claire N2 provenienti dalle coste della Bretagna (15 kg di ostriche per 500 litri di mosto) e  le Telline del Litorale Romano. Il colore cupo l’associa alle stout irlandesi, ottima, cremosa e color marrone la schiuma. Al naso si notano le note del tostato tipico delle stout,  con in più il salato e il minerale delle ostriche con il guscio. Al gusto è piacevolmente equilibrata e si presenta evidente  ancora l’amaro della tostatura che va poi declinando nel caffè e piacevolmente il salmastro per una nota di chiusura. In abbinamento con saporiti piatti di pesce.
Bizzarra la Perle ai Porci? No, tutt’altro, un’ottima birra, diversa ma piacevole scoperta di cui ricordarsi la prossima volta che sarà prodotta!
Le birre classiche prodotte vanno dalla American Pale Ale, alla India Pale Ale, Saison, Belgian Strong Ale, all’Imperial Pilsner. Birre per tutti i gusti, volutamente diversi, frutto di una grande curiosità per le birre degli altri paesi, il coraggio di provare e di riuscire ad offrire sempre un prodotto che sorprende per la sua novità.
Tra le classiche la Duchessa, prodotta con farro si presenta con un colore oro carico, quasi aranciato.. La schiuma è compatta e di grana finissima e visivamente eccellente. Al naso note di fiori  e frutta. In bocca sensazione di consistenza di panna,leggera acidità, di corpo adeguato, leggero il luppolato e la piacevole freschezza persistente.