Taurasi è uno dei comuni dell’Irpinia, terra di monti, colline e valli, non ha sbocco al mare. Perciò, il clima è generalmente freddo e umido d’inverno, caldo d’estate. Tuttavia, chi vive in media collina ed in montagna beneficia di un gradevole clima estivo. Sui monti prosperano il faggio, l’abete, il carpino, l’acero, il frassino, l’elce, il tiglio, il castagno, il rovere, il cerro e il pioppo. Pianure e  colline producono in abbondanza vini, castagne, nocciuole, granturco, frumento, segale, tabacco, olive, frutta ed ortaggi. Fra i minerali, lo zolfo un tempo veniva estratto in gran copia nelle miniere di Altavilla Irpina e Tufo. Oggetto di estrazione il gesso, la torba, ed marmo cipollino (famoso il marmo di Fontanarosa). Tra gli animali selvatici, da segnalare ovviamente il lupo, la volpe, il cinghiale, il coniglio, il riccio. Tra i prodotti tipici irpini, i vini meritano un posto di rilievo, visto che il continuo miglioramento qualitativo ha consentito anche la conquista dei mercati esteri: nei migliori ristoranti, non è raro imbattersi in bottiglie di Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Aglianico, Taurasi. Anche altri vini, meno famosi, stanno facendosi strada, come ad esempio, la Coda di volpe.

Taurasi- il Castello

A Taurasi ha sede l’azienda vinicola Guastaferro perché questa è la zona di origine del Taurasi, vitigno autoctono che sembrerebbe sia stato introdotto dai Greci al tempo della fondazione delle loro colonie nel VI-VII secolo a.C. Forse il nome del vitigno, deriva dal greco aglianos: chiaro e agliaia splendente. Quindi vini chiari e splendenti per distinguerlo da altri vini campani come Lacrima e Mangiaguerra, molto piu scuri.

L’azienda Guastaferro ha origine nei primi anni 2000, sulla preesistente proprietà di vigneti pregiati in contrada Piano dell’Angelo. La costruzione della cantina in Taurasi, da un’idea di Raffaele, iscrittosi proprio in quegli anni alla facoltà di Agraria di Portici, permette di produrre direttamente il vino da cui il paese trae notorietà. Splendidi i vigneti con viti che sono monumenti vegetali, 150 anni di vita quelle la cui uva è destinata a produrre la Riserva della cantina!

Il 2003 è l’anno della prima vinificazione, si produce logicamente il Taurasi , vino di grande caratura, tanto che quel primo vino è possibile degustarlo, nella versione Riserva,  anche ai giorni nostri. Altro rosso il Taurasi “Primum” D.O.C.G. e il Greco di Tufo, bianco.

Il Greco di Tufo viene vinificato con uve conferite da viticoltori di fiducia, nel bicchiere giallo paglierino, al naso delicato profumo floreale, in bocca pulito, aromatico e persistente, fresco. Da presentare come aperitivo e con piatti di pesce.

Il Taurasi Primum 2004, da uve Taurasi in purezza, selezione severa delle uve, pigiatura soffice, fermenta in acciaio a temperatura controllata per circa 20 giorni, affinamento in legno per 18 mesi e poi in bottiglia per un anno. Colore rosso rubino, al naso frutti rossi e spezie, in bocca elegante e pieno. Da abbinare a piatti impoortanti di carne, anche di cacciagione, formaggi stagionati.

Il Taurasi Riserva 2003, con uva in purezza da vigne di 150 anni, viene affinato in legno per circa 30 mesi, rosso rubino carico il colore, al naso profumi ricchi e complessi, in bocca spicca il fresco del tannino, quasi incredibile e che sicuramente permette a questo vino ancora alcuni anni di permanenza in cantina. Come per il Primum 2004 da accompagnare con piatti importanti di carne o cacciagione, con i formaggi stagionati e come vino da meditazione in una serata davanti al caminetto scoppiettante. ©2013 U.B.

http://www.guastaferro.it/taurasi.html