Impegno sociale, impresa, scienza, attualità e vino. Le diverse identità della cultura sono al centro della XXXII edizione del Premio Masi che da oltre trent’anni celebra la vivacità creativa di persone e istituzioni impegnate ad affermare e a promuovere i valori fondanti della società e del vivere civile.

Premio Masi  © U. Bellò
Premio Masi © U. Bellò

Per Isabella Bossi Fedrigotti, presidente della Fondazione Masi: “In un momento di crisi collettiva e di perdita generale di orientamento, il Premio Masi non smette di dare risalto a personalità che difendono il radicamento culturale proponendo nuove prospettive per il futuro e ponendosi ad esempio per la collettività. La cultura deve essere il motore di sviluppo del nostro Paese che, avendola coltivata per lungo tempo, l’ha poi irrimediabilmente trascurata. I premiati della XXXII edizione del Premio Masi sono la testimonianza di un Paese creativo, tenace, intelligente e pieno di risorse e raccontano storie che ci ridanno speranza per il futuro”.

Isabella Bossi Fedrigotti © U. Bellò
Isabella Bossi Fedrigotti © U. Bellò

“Gli imprenditori devono essere in prima linea nella promozione della cultura”, dice Sandro Boscaini, Vicepresidente della Fondazione Masi, presidente di Masi Agricola e ideatore del Premio: “Il Premio e la Fondazione Masi sono strettamente legati alla nostra storia produttiva e hanno come obiettivo quello di tradurre in valore aggiunto per le nostre comunità il successo di un vino, l’Amarone, espressione d’eccellenza del nostro territorio. In questi trent’anni abbiamo cercato gli interpreti migliori di quei valori che hanno fatto grande la nostra regione e il nostro Paese e sui quali dobbiamo continuare ad investire”.

Sandro Boscaini  © U. Bellò
Sandro Boscaini © U. Bellò