di Anna Maria De Luca

In quest’isola, dall’amore tra Zeus ed Europa, consumatosi sul monte Ida (la vetta principale di Creta), nacquero i primi europei. Noi vi accompagniamo per il primo pezzetto, il resto lo lasciamo alla vostra fantasia

creta orientaleDa poco più di un mese si può volare da Bergamo Orio al Serio fino all’aeroporto di Hania. Una volta arrivati conviene noleggiare un’auto (un buon riferimento è il Car Rental di Christos Milonakis) e partire all’esplorazione di Creta, bellissima tra spiagge e monasteri.

Per entrare subito nello spirito che ancota oggi vive a cavallo tra il mito e la modernità, tra il fascino dei villaggi e la moda fashion delle cittadine, vi consigliamo un percorso in tutta la zona orientale, che da Hania vi porta a Paleochora.

Dall’aeroporto di Hania potete arrivare ad Omalos, a pochi chilometri di distanza. Lungo la strada vi consigliamo una piccola pausa a Theriso, nell’azienda familiare di Elefterios Pikonas che vi farà assaggiare i formaggi di sua produzione, ed in particolare il formaggio morbido che i cretesi usano al posto della feta nell’insalata greca: il myzitra.

E, naturalmente, lo yogurt.

Rinfrancati di forze, potete continuare il vostro tragitto.

Una volta arrivati a Omalos lasciate l’auto e proseguite a piedi: qui inizia la prima sorpresa, il canyon Samaria. Scendete giù a piedi lungo il canyon e vi si aprirà davanti la spiaggia di Agia Roumeli.

A questo punto non vi resta che prendere una barca per esplorare la costa via mare, fermandovi dove vi pare. Il meglio lo trovate fino a Sougia, ad est, oppure dall’altro lato fino a Chora Sfaklon.

 

Dopo un pomeriggio di esplorazioni e bagni, andate ad Hania per vedere l’antica città.

Camminando per strada scoprirete quanto sia ancora viva la storia dall’antica civiltà micenea al periodo turco. Una storia che tutti vi racconteranno come se fosse accaduta ieri, nonostante siano invece passati secoli. Esplorate il quartiere di Topanas con le sue eleganti case veneziane, il quartiere giudaico di Evraiki con la sua bellissima sinagoga restaurata – per darvi un’idea della sua bellezza: incontriamo una coppia di giovani sposi finlandesi giunti fino ad Hania solo per fare le foto di nozze – e Splantzia dove potete scoprire le case turche e le piccole chiese. Se volete continuare l’esplorazione anche dal punto di vista gastronomico potete andare, sempre nel cuore della città, in un locale dove l’architettura turca è rimasta intatta: il ristorante è il Mesogheiakò che si trova in Chatzimichali aliani, 36, nel cuore dell’old town (28210 57992) Andate in centro, per la cena. Al ristorante turco riscoprirete l’antico cuore della città. Dopo cena, se siete alla ricerca di un locale fashion potete andare in un antico monastero trasformato in un lounge bar. I prezzi sono più o meno come in Italia. Troviamo molti finlandesi e zero italiani, per ora.

Per dormire, provate il Thalassa beach resort, sulla spiaggia di Agia Marina.

Qui troverete il general manager George Nikais pronto ad accogliervi per una dolce vacanza. Un consiglio: non rinunciate ad un cocktail comodi nei sedili immersi dentro la piscina e ad un bagno in notturna. Se invece preferite un appartamento, ne abbiamo visti di carine con vista sul mare a Zourva (info@aphirates-zourva.org).

Il giorno successivo vi consigliamo di andare ad esplorare Georgiopoli beach dove troverete un pellicano che da tre anni vive lì vicino al porto. Ha deciso che stare di fianco ai pescatori che aggiustano le reti è meno faticoso che volare per mari in cerca di cibo. Lo troverete vicino alle reti e alle barche, subito dopo il suggestivo ponticello che porta a mare.

Per assaggiare i tradizionali sapori dell’isola potete fermarvi a pranzare a Maza vicino alla chiesetta di Agios Nikolais, vero gioiellino del Mille. Di fianco alla chiesetta troverete l’unica taverna del villaggio, Maza Tabern (tel 28250 51615), dove regna la signora Despina, l’anziana madre del proprietario. Il suo nome significa “regina”. La troverete seduta all’ombra, all’angolo della sua casa, intenta a pulire le horta, le verdure che il figlio ha raccolto nei campi e che dopo qualche minuto vi ritroverete cotte nel piatto, con il limone,insieme alla moussaka ed all’agnello.

E’come entrare in casa di qualcuno: qui i proprietari cucinano per la famiglia e quando arrivano i clienti mangiano le stesse cose. Non esiste un menu e si cucina solo con olio extravergine di oliva. Dopo un bel relax a tavola, tra la bouganville ed il piacevole venticello che spira nell’isola, potete andare a prendere un caffè sul lago Kournas.Qui si trova l’Empire, locale fashion, di stampo completamente diverso dalla taverna che avete appena lasciato, ma suggestivo con le sue poltrone in vimini dai cuscini bianchi dalle quali potete godervi una bella vista sul lago e sui monti.

Non lasciate l’isola senza arrivare a Balos: bisogna lasciare l’auto e proseguire a piedi tra le colline di timo, tra gli ulivi e la capre. Salite sulle rocce che si ergono a picco sul mare ed ad un certo punto vi si aprirà il paradiso: la laguna di Balos. Avete di fronte due isole: a destra quella più grande, Imeri Gramvoussa, a sinistra l’Agria Gramvoussa. Per arrivare in acqua, scendete a piedi fino a Kissamos Kastelli e da lì potete prendete una barca per andare sulle due isole. Se non ce la fate a prendere la barca, riscendete con la macchina fino a Falassina beach per un bagno (potete pranzare al lido Tropic).

Altro must è visitare l’elegante Retymno city.

Tra moschee e chiese che convivono fianco a fianco troverete, in una casa del 1609, la bottega dove George Atjiparaskos e la moglie Katerina preparano da mezzo secolo la pasta fatta a mano. La loro porta è sempre aperta perché sono orgogliosi di mostrare a tutti i curiosi come la loro pasta non si rompa mai. Un’attività che continuerà, spera George, con il suo nipotino, saltando una generazione.

Da non perdere a Retymno anche il caffè Veneto, in Epimenidou Street: si trova dentro uno degli antichi monasteri che impreziosiscono l’isola. Per cenare, andate a Platanos, nell’antico cuore di Retymno dove, dal 1930 c’era la famosa Damano’s tabern. Oggi il nome è cambiato – si chiama Otonas – ma la tradizione dei piatti cretesi (anche qui si cucina solo con olio extravergine di oliva) – è rimasta uguale ad un tempo.

Se volete una cena romantica con il tavolino sulla sabbia ed un pesce appena pescato andate a Sfinari beach, al The Sunset restaurant aperto fino a mezzanotte.

Il locale è gestito dalla famiglia Baladakis: Nikos pesca e la madre, Eleni, prepara i piatti. Assaggiate la zuppa di pesce, gustate con calma il profumo di mare che sentite in bocca e rilassatevi sotto la luna inventando un altro itinerario per il giorno successivo.

(Pubblicato l’8 luglio 2011 su Masterviaggi)

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