Quando arrivi in Provenza la noti subito la luce che ha ispirato pittori e fotografi. Ti sfiora, ti avvolge, ti entra negli occhi, ti entra nel cuore e ti innamori di questo cielo e di questo panorama.

Distese di lavanda colorano declivi punteggiati di vecchi alberi, le case di pietra confinano con le coltivazioni. Vado a cercare i profumi che si distillano da queste corolle, vado a vedere come stilla dagli alambicchi l’olio essenziale e i prodotti che se ne ricavano. Visito il museo della lavanda a Coustellet dove predominano il colore e il profumo di questi fiori e potete vedere la più importante collezione d’alambicchi in rame rosso dal XVI secolo fino ai giorni nostri .     (http://www.museedelalavande.com/it/museo.php)

In pianura estensioni di grano biondo, colonie di girasoli spiccano contro il cielo blu: sembra di vedere i quadri di van Gogh… e allora cerchi se ci sono ancora i luoghi di questi dipinti. Ad Arles, a Saint Remy, nella pianura della Crau, il ponte di Langlois ad Arles, lo trovi anche quello, fuori dal paese e solitario nella campagna. Sempre lì, mentre l’acqua scorre e va verso la Camargue.

Anche l’Arenes che spicca nel centro dell’abitato di Arles è sempre lì, oggi vi si celebra il gioco con i tori, durante il quale alcuni giovani cercano di strappare al toro le decorazioni che ha sulle corna. Per riuscirci necessita che i ragazzi siano veloci e scattanti, e così li vedi saltare plasticamente oltre  le transenne per sfuggire alla carica dell’animale. Fino a che uno di questi coraggiosi non riesce a staccare il trofeo! Però voglio vederli liberi questi tori neri, scendo in Camargue e tra le alte erbe che circondano le strade si intravedono magnifici esemplari che pascolano bradi, riposandosi all’ombra degli alberi.

Più avanti lo spettacolo dei cavalli di razza Camargue, bianchi. Cavalcano immersi nell’acqua degli etangs e sfiorano uccelli bianchi e rosa che dragano il fondo con lo strano becco, spaventati dall’improvvisa presenza corrono sulle lunghe zampe e  si librano in volo per poi tornare a posarsi sull’acqua, i fenicotteri della Camargue.

UB©2011

photo U. Bellò ©2010 (2)

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