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 ACETAIE APERTE: ECCO LA MAPPA PER COSTRUIRE UN GUSTOSO ITINERARIO ALLA SCOPERTA DEL BALSAMICO

Volete partire per un viaggio alla scoperta dell’Aceto Balsamico di Modena attraverso le 20 Acetaie Aperte domenica 30 settembre ma non sapete da dove iniziare? La prima cosa da fare è collegarsi al sito del Consorzio Aceto Balsamico di Modena www.consorziobalsamico.it o a quello delConsorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena www.balsamicotradizionale.it, andare alla pagina dedicata ad Acetaie Aperte 2012 e scegliere, tra le molteplici alternative, il programma più intrigante o l’Acetaia più vicina a casa, quella più suggestiva o quella “storica”, quella più ricca di eventi o quella più danneggiata dal sisma dello scorso maggio. Una volta definito l’itinerario da seguire, non resta che scaricare – da uno dei siti dei consorzi – la Mappa Acetaie Aperte 2012https://maps.google.com/maps/ms?msid=212999343450423213944.0004ca737ef0e739bc627&msa=0                       con i relativi indirizzi, impostare il navigatore e partire verso una indimenticabile giornata in mezzo ai mosti in cottura, al profumo inconfondibile dell’oro nero e alle botti che custodiscono questo prezioso condimento.

Ventitre soci dei consorzi del Balsamico di Modena IGP e del Tradizionale di Modena DOP aprono le porte al pubblico con degustazioni, visite alle acetaie e ai locali di invecchiamento del Tradizionale

Dopo il sisma che ha danneggiato alcune strutture, il grande cuore dei modenesi rimette in moto a tempo di record la produzione di Aceto Balsamico  e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.

Un appuntamento che assume un significato doppiamente importante, perchè arriva ad appena quattro mesi dal sisma che ha colpito al cuore Modena e danneggiato strutture e attività produttive, tra cui alcuni produttori di aceto balsamico. Questo evento, vuole essere per i produttori modenesi l’occasione di far sapere al mondo che il loro lavoro non si è fermato e che la ferita fisica inferta dal sisma al territorio ha tirato fuori con forza ancora maggiore l’orgoglio e la voglia di ricominciare di queste persone, che aderendo ad Acetaie Aperte vogliono dare un segnale concreto di ritorno alla normalità.

Nelle acetaie aderenti, per tutta la giornata di domenica 30 settembre si potrà assaporare in tutta la sua pienezza il gusto di un condimento esclusivo che in Italia e all’estero conta milioni di estimatori, come ha confermato anche una recente ricerca Nomisma, dove l’oro nero di Modena occupa il primo posto tra i prodotti agroalimentari italiani maggiormente esportati.

Siamo molto presenti sui mercati esteri e questo lo dobbiamo alla fama di cui gode l’aceto balsamico che risulta essere tra i prodotti più emblematici del made in Italy agroalimentare nel mondo – commenta il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Cesare Mazzetti – e la maggior parte dei consumatori stranieri tende a riconoscere a questo prodotto l’origine essenzialmente italiana e con essa anche le sue peculiarità, riuscendo a coglierne a tratti anche le più sottili sfumature. Una meticolosa attenzione ai particolari, che addirittura in alcuni casi viene meno nel consumatore italiano il quale, dando per scontato di conoscere il prodotto già sufficientemente, non si preoccupa di approfondire che ogni aceto ha la sua personalità, una intensità diversa e un procedimento produttivo particolare. Acetaie Aperte si propone come l’occasione ideale per far conoscere a tutti la vera essenza di questo prodotto, con degustazioni e visite guidate tra botti, tini, legni pregiati e intensi profumi di mosto”.

Una intera giornata per degustare e assaporare con tutti e 5 i sensi uno dei più preziosi tesori dell’enogastronomia italiana, ma anche per scoprire – visitando il cuore pulsante di questa miniera d’oro nero quali sono le acetaie – i più reconditi segreti che permettono al mosto di diventare l’eccellente condimento universalmente apprezzato. Gli assaggi saranno resi ancora più suggestivi e le visite più affascinanti con le passeggiate nei locali di invecchiamento del Tradizionale DOP, dove si è avvolti dall’intenso profumo sprigionato dalle botti che lo custodiscono gelosamente.