«Toccare la pietra lavica significa – spiega Andrea Branciforti – toccare un elemento fisico vivo. Se poi si pensa che questo elemento possa diventare segno e progetto, allora tutto ciò non può che sorprenderci e stimolare la nostra visionarietà».

Abbiamo avuto modo di apprezzare l’opera di Andrea Branciforti, designer, CEO dello studio e laboratorio Improntabarre, per la collezione “Casting e Agate” di Pietracolata (https://pietracolata.com/) ed è per questo che lo segnaliamo, con convinzione, ai nostri lettori. Segni stilizzati e progetti che raccontano, nella pietra lavica, la storia di un evento misto di fede, devozione e miti popolari. Intrecciando i colori caldi e vibranti del magma (la bicromia è una peculiarità di questa linea) al nero della pietra lavica, Branciforti ha disegnato questa linea di oggetti iconici made in Sicily, dal design contemporaneo. Nata dal fortunato incontro con Seby Di Mauro – Ceo di Pietracolata – “Casting e Agate” è una special edition di set da tavola composti da portapane, sottobicchiere e sottopiatti, attraverso cui Branciforti ha ripercorso e narrato la storia delle colate laviche (una su tutte, quella del 1669) che nei secoli hanno afflitto Catania, i suoi luoghi e monumenti e la fortissima fede che da sempre anima la città verso la sua patrona, Sant’Agata.

Il taglio obliquo sul bordo, creato per agevolare la presa, e il segno della macchina lasciato a vivo sono simboli del “hand-made, del fatto a mano” e di un’artigianalità ancora viva e presente. La peculiarità delle collezioni Pietracolata è di essere – a un tempo – “reperti archeologici”, ovvero, parti di colate laviche storiche e “epifanie del domani”, nella misura in cui riescono a rendere i rivestimenti da parete, dei veri e propri oggetti di design, sintesi di una concezione dell’abitare concreta, ricercata e che pone al centro la funzionalità del prodotto oltre alla sua linea estetica.

La pietra lavica diventa oggetto di design nelle collezioni Pietracolata. Amore per la Sicilia, l’innovazione tecnologica (uso della serigrafia su vetro e non su smalto) e la conservazione delle tecniche artigianali sono alla base di questo made in Sicily, nato dal sogno di due imprenditori di creare oggetti dal design contemporaneo in pietra lavica. Sapienza artigianale, funzionalità dei prodotti, collaborazioni con designer e altre aziende: sono i punti di forza di Pietracolata, azienda nata, nel 2013 dal sogno di due imprenditori di trasformare la colata lavica in pietra (come lo stesso naming, ricorda) da plasmare e personalizzare in superfici uniche e su misura, arricchite da pattern esclusivi che restituiscono un’immagine della Sicilia stilizzata e attuale, lontana da quella folkloristica cui spesso è associata. Ulteriore tratto distintivo dell’azienda è dato dalle collaborazioni che intesse con altre aziende del settore e con designer, come dimostrano le collezioni presentate a Milano per il Fuorisalone. Si pensi, ad esempio, alla special kitchen edizion “Casting e Agate”, firmata da Andrea Branciforti (designer, Ceo di Improntabarre e Presidente ADI Sicilia) di Pietracolata (https://pietracolata.com/).

«La nostra ambizione – racconta Seby di Mauro Ceo di Pietracolata – è trasformare la pietra lavica – da sempre, usata in contesti urbani per realizzare strade, marciapiedi, o nel settore dell’oggettistica, come supporto per souvenir turistici – in un prodotto esclusivo e personalizzabile con cui arredare case e spazi di lavoro, modificando così l’idea e l’impostazione degli ambienti interni del nostro vivere quotidiano. Per fare ciò abbiamo investito in macchinari e know how, altamente, specializzati. La Sicilia, nostra terra d’origine, è lo scrigno delle meraviglie da cui nasce la colata lavica che dà origine alla nostra preziosa materia prima. Il gusto isolano riecheggia anche nei nomi scelti per le nostre collezioni, si pensi, a “Fucina”, la linea di complementi d’arredo per cucina che, recentemente, si è arricchita della special edition “Casting Agate”, di Andrea Branciforti.

A chiusura della Milano Design Week dell’aprile 2018, Pietracolata è rientrata in Sicilia pronta a tirare le somme di di una full immersion nel mondo del design internazionale. L’azienda siciliana, infatti, ha partecipato al Fuorisalone, dove ha presentato oltre alle sue collezioni di top, rivestimenti e complementi d’arredo per cucina – all’interno del Tortona Design District, nello Spazio Magna Pars – due progetti frutto di due recenti collaborazioni: una, con MVK+ITALIA, per cui ha realizzato dei rivestimenti in pietra lavica per cucine; l’altra con il designer Andrea Branciforti, autore di “Casting e Agate”.

Il mondo Pietracolata è fatto di esperienza, cooperazione professionale con designer e aziende, ed eccellenza al servizio dei rivenditori. L’azienda risponde all’esigenza di un mercato che richiede innovazione, sperimentazione, qualità dei materiali, affidabilità e ricercatezza. Pietracolata è sinonimo di progetti ricercati che partono dall’amore per la Sicilia e il suo vulcano Etna. Si pensi ai top, rivestimenti e accessori di design in pietra lavica apprezzati per lo stile e l’originalità, per la qualità dei materiali utilizzati e soprattutto perché ogni pezzo ha una propria specifica sfumatura di colore. Alle proposte già realizzate, è inoltre, possibile ideare oggetti personalizzati, inviando la trama che si desidera.

Unendo la tecnica all’estro artistico, Pietracolata ha mutato la colata (il magma) in pietra lavica, modellandola, serigrafandola e trasformandola in oggetti unici e inimitabili. La peculiarità di questi prodotti è di essere – a un tempo – “reperti archeologici”, ovvero, parti di colate laviche storiche e “epifanie del domani”, nella misura in cui riescono a rendere i rivestimenti da parete, dei veri e propri oggetti di design, sintesi di una concezione dell’abitare concreta, ricercata e che pone al centro la funzionalità del prodotto oltre alla sua linea estetica. Il mondo Pietracolata è fatto di esperienza, cooperazione professionale con designer e aziende, ed eccellenza al servizio dei rivenditori. L’azienda risponde all’esigenza di un mercato che richiede innovazione, sperimentazione, qualità dei materiali, affidabilità e ricercatezza.

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